- L'Europa è arrivata alla pandemia convalescente dopo la crisi del debito sovrano. La narrazione che aveva dominato durante la gestione della crisi greca trascurava le cause profonde della crisi finanziaria (eccesso di debito privato e squilibri commerciali) concentrandosi sull'apologo dei “peccatori fiscali”. Questo ha ispirato politiche di gestione della crisi e riforme istituzionali orientate verso un accresciuto controllo delle finanze pubbliche ignorando altre fonti di squilibrio. La recessione del 2012-13, che solo l'Eurozona ha sperimentato, è il risultato di questo approccio discutibile.
- La crisi del Covid-19 rappresenta un salto qualitativo importante. L'UE si è lasciata alle spalle timidezze passate per far fronte alla pandemia. La sospensione del Patto di Stabilità e gli acquisti della BCE hanno consentito agli stati, in prima linea nella lotta alla pandemia, di sostenere le economie e i sistemi sanitari. Proiettandosi poi nel medio periodo, l'Europa ha preso il testimone con il Next Generation EU, uno sforzo di indebitamento comune al servizio di obiettivi condivisi di ripresa e trasformazione dell'economia. Il Dispositivo per la ripresa e la resilienza non è ancora un “momento hamiltoniano” ma potrebbe diventarlo.
- Le istituzioni europee sembrano aver (infine!) accettato il fatto che un'Unione monetaria necessita di meccanismi di condivisione del rischio che coinvolgano la mano pubblica accanto ai mercati. Tre cantieri sembrano essere fondamentali. In primo luogo la creazione di una capacità di bilancio condivisa. Questa dovrebbe comportare una riorganizzazione delle molteplici facility vecchie e nuove in un unico strumento di finanziamento dei paesi membri; anche meccanismi automatici come un sussidio di disoccupazione europeo dovrebbero far parte del pacchetto. Poi, si dovrebbe mirare a migliorare le capacità di stabilizzazione dei mercati, completando l'Unione bancaria e l'Unione dei mercati dei capitali. Il terzo cantiere dovrebbe rivedere le regole di bilancio per renderle meno pro-cicliche e meno ostili all'investimento pubblico.
JEL Classification: F45, H11, H63, N24.
Keywords: condivisione del rischio, Dispositivo per la ripresa, Eurozona, Next Generation EU, capacità di bilancio.