Lo Statuto di Confindustria prevede una configurazione della governance attenta ad assicurare i principi organizzativi fondamentali, come l'adeguata rappresentanza di tutte le componenti associative, la diversificazione delle competenze degli Organi, sedi di sintesi e bilanciamento delle istanze e degli interessi rappresentati, nonché di rapida risoluzione di eventuali controversie interne.

In tale quadro è prevista la nomina di un Presidente eletto ogni quattro anni dall'Assemblea, con un mandato non rinnovabile, a valle di una consultazione ampia e un coinvolgimento diffuso di tutte le Associazioni del Sistema.
In Assemblea votano tutti i Presidenti delle Associazioni di territorio e di categoria, con pesi di voto differenziati in rapporto ai contributi versati.

Il Presidente è al vertice di una squadra di Vice Presidenti che costituiscono il Consiglio di Presidenza, Organo che si riunisce con cadenze temporali ravvicinate e attraverso il quale si esprime il governo operativo di Confindustria con poteri di indirizzo strategico.

La partecipazione del Sistema associativo si realizza, invece, nel Consiglio Generale che si riunisce mensilmente. Ad esso spetta la designazione del Presidente, l'approvazione della sua squadra, l'elaborazione delle politiche di rappresentanza generale di Confindustria e la condivisione politica delle linee del Consiglio di Presidenza.

Completano l'assetto della governance due organi di controllo: i Revisori contabili, che presidiano e verificano la correttezza e la trasparenza della gestione delle risorse finanziarie di Confindustria e i Probiviri che hanno funzione di arbitrato interno e di verifica del rispetto delle regole e di interpretazione delle stesse.

Il modello di governance di Confindustria viene replicato nelle Associazioni, con particolare attenzione a un approccio binario per gli Organi direttivi e alle modalità di elezione del Presidente.

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