menu start: Thu Nov 14 09:53:59 CET 2024
menu end: Thu Nov 14 09:53:59 CET 2024
Il quadro di finanza pubblica in cui si inserisce il Disegno di Legge di Bilancio per il triennio 2024-2026 è quello presentato nella NaDEF deliberata il 27 settembre scorso (Tabella A). Il Documento Programmatico di Bilancio (DPB) 2024, pubblicato il 17 ottobre riprende il quadro programmatico e delinea sinteticamente le misure che il Governo intende includere nella prossima manovra di bilancio.
Nel quadro programmatico, il PIL reale è previsto crescere al +1,2% nel 2024 (dal +0,8% quest’anno), l’indebitamento netto della PA cala al 4,3% del PIL (dal 5,3% del 2023), e il rapporto debito pubblico/PIL rimane pressoché costante al 140,1% (dal 140,2%). Si noti l’impostazione espansiva della finanza pubblica: il saldo primario resta negativo anche nel 2024 per diventare positivo dal 2025. Il Governo, con la NaDEF, è stato autorizzato dal Parlamento a fissare nuovi obiettivi programmatici di bilancio rispetto a quanto precedentemente indicato nel DEF di aprile. Tuttavia, l’intonazione della politica fiscale potrebbe non essere sufficientemente prudente, come invece sostiene il Governo, alla luce della riattivazione del Patto di Stabilità e Crescita nel 2024.
La manovra di bilancio prevede misure espansive per 27,9 miliardi nel 2024, 15,8 nel 2025 e 14 nel 2026; le coperture previste ammontano a 12,3 miliardi nel 2024, 11,8 nel 2025 e 18,6 nel 2026 (Tabella B). Per differenza, il deficit aumenterà (rispetto alla stima a legislazione vigente) di 15,7 miliardi nel 2024 e 4 miliardi nel 2025, mentre nel 2026 si ridurrà per 4,6 miliardi.
Si osserva che:
Guardando in particolare al 2024, la metà delle risorse sono destinate alla riduzione della pressione fiscale e contributiva: 10,5 miliardi alla proroga del taglio del cuneo contributivo, della tassazione agevolata dei premi di produttività e delle misure di favore per i fringe benefits, e 4,3 miliardi a finanziare i primi interventi in materia di riforma fiscale (riduzione aliquote e relativi scaglioni).
A sostegno delle imprese sono indirizzati 2,3 miliardi per la sospensione di plastic e sugar tax (attualmente fino al 1° luglio 2024), per la proroga del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno e per altre misure.
Per il finanziamento delle “politiche invariate” sono stanziati 2 miliardi. Seguono interventi di importo compreso tra 1 e 2 miliardi: politiche per la famiglia (1,7 miliardi), sanità (1,7 miliardi per il rifinanziamento del SSN e a sostegno del personale sanitario), pubblico impiego (1,5 miliardi per il rinnovo dei contratti), enti territoriali (1,2 miliardi per il sostegno alla finanza locale e per i territori colpiti da calamità naturali).
Altre risorse sono stanziate per sostenere gli investimenti pubblici e strategici (850 milioni), per la sicurezza e la gestione dei flussi migratori (319 milioni), per proseguire le attività emergenziali connesse alla guerra in Ucraina (505 milioni) e per contrastare il caro energia (192 milioni).
Le misure espansive previste nella manovra 2024 sono destinate per il 65% alle famiglie, per l’8,2% alle imprese, per il restante 26,8% ad altro (politiche invariate, sanità, investimenti pubblici, enti territoriali ecc.; Tabella C).
Le coperture sul 2024, sono definite solo in parte. Due terzi di queste figurano come “altre minori spese” e “altre maggiori entrate” (rispettivamente per 7,2 e 1,5 miliardi), ma nel DPB non si precisa a cosa si riferiscano. Risparmi di spesa sono previsti derivare dalla razionalizzazione della spesa corrente e la rimodulazione di quella in conto capitale (2,3 miliardi) e da misure in materia pensionistica (1,2 miliardi).