menu start: Thu Jun 13 08:56:41 CEST 2024
menu end: Thu Jun 13 08:56:41 CEST 2024
18 giugno 2020
Affari Legislativi
Affari Legislativi
A pochi anni dall’attuazione della direttiva NFRD, a livello europeo si sta affermando sempre di più l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di sviluppare la domanda di informazioni delle imprese per favorire la valutazione dei rischi di sostenibilità per gli investitori e per rispondere all’aumentata offerta dei prodotti finanziari sostenibili.
Nella propria comunicazione sul Green Deal europeo, la Commissione Europea si è impegnata a rivedere la NFRD nel 2020 come parte della strategia per rafforzare le basi per investimenti sostenibili.
Lo scorso 20 febbraio ha, infatti, messo in consultazione un documento sulla revisione della direttiva 2014/95 relativa alla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario per raccogliere osservazioni sulle seguenti otto questioni:
Confindustria ha risposto alla consultazione, evidenziando in via preliminare la necessità di tenere conto dell’attuale contesto di emergenza dovuto alla diffusione del COVID-19 in ragione del quale il settore industriale ha subito notevoli danni che, nel medio periodo, necessiteranno di azioni straordinarie per essere risanati. Pur comprendendo l’esigenza di migliorare la capacità di segnalazione delle informazioni non finanziarie, si ritiene al momento necessario evitare iniziative che aggravino ulteriormente la situazione di difficoltà delle imprese attraverso l’imposizione di regole che inevitabilmente andrebbero ad impattare sull’operatività delle stesse sottoponendole a oneri di adempimento e costi amministrativi attualmente non sostenibili.
Inoltre, prendendo atto che esistono una serie di problematiche e incertezze sulle DNF sicuramente da monitorare - dalla comparabilità, all’affidabilità, all’incompletezza - l’eventuale modifica dell’attuale normativa, che non evidenzia nei fatti ostacoli o problemi rilevanti, stante anche la breve esperienza sviluppata, dovrebbe seguire un approccio prudente e graduale garantendo da un lato l'attuale flessibilità nelle scelte delle imprese sulla definizione della propria materialità e sulla collocazione della DNF, e evitando dall'altro costi aggiuntivi in merito alle verifiche (favorevoli alla limited assurance) e l'ampliamento dell'ambito di applicazione soprattutto alle PMI.
Entrando nel merito delle singole questioni poste in consultazione, in allegato la risposta alla consultazione e una sintesi delle valutazioni di Confindustria.
28 maggio 2020
Politiche Fiscali
Politiche Fiscali
In allegato è disponibile la prima nota di commento alle misure fiscali contenute nel DL n. 34 del 19 maggio 2020 (DL Rilancio) recante "Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19".
Il provvedimento, che stanzia circa 55 miliardi di euro in termini di indebitamento netto, interviene, in modo trasversale, in diversi ambiti, affiancando a misure di potenziamento del sistema sanitario, strumenti di sostegno alla liquidità, interventi di riduzione del carico impositivo e di semplificazione fiscale anche finalizzati ad un più celere recupero dei crediti vantati verso la PA e dei crediti di imposta, indennizzi a famiglie e settori particolarmente colpiti, disposizioni di differimento dei versamenti e degli adempimenti tributari, misure per gli enti territoriali, etc.
Con riferimento alle misure fiscali, si segnala la centralità dello stralcio dell’IRAP dovuta per il saldo del 2019 e per la prima rata di acconto 2020 e la disattivazione delle clausole di salvaguardia IVA e accise; significativi, inoltre, le misure di sostegno alla capitalizzazione delle imprese e il potenziamento degli interventi volti a incrementare l’efficienza energetica degli edifici e a ridurre il rischio sismico, oltre ad una serie di misure a sostegno delle spese straordinarie necessarie a garantire lo svolgimento delle attività produttive e commerciali in condizioni di sicurezza.
20 maggio 2020
Gruppo Tecnico
Gruppo Tecnico
Le Linee guida per la rendicontazione di sostenibilità per le PMI sono state elaborate dal Gruppo Tecnico RSI di Confindustria (coordinato da Marina Migliorato, Head of Sustainability Stakeholders Engagement di Enel), insieme a GBS (Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale) e Piccola Industria, con il contributo della Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti e di ASviS (Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile) e si pongono l’ambizioso obiettivo di spiegare alle PMI italiane in che modo possono approcciarsi alla responsabilità sociale, secondo un “percorso per step”, in grado di gestire al meglio un cambiamento di prospettiva che passi dal rivedere il modello di business, illustrando, conseguentemente, gli innumerevoli benefici che possono derivare da tale scelta.
14 aprile 2020
Affari Legislativi
Affari Legislativi
Ai fini dell’attuazione della delega al Governo, di cui alla Legge di delegazione europea 2018 (L. n. 117/2019), per l’adozione di uno o più decreti legislativi di adeguamento del TUF al cd. Regolamento Prospetto (Regolamento UE n. 1129/2017), lo scorso marzo il MEF ha avviato una consultazione pubblica, alla quale Confindustria ha risposto congiuntamente con Assonime.
Nel documento di risposta, anzitutto si ribadiscono le osservazioni, già svolte in occasione della risposta alla consultazione aperta la scorsa estate dalla Consob per l’adeguamento della regolamentazione secondaria, secondo cui la disciplina europea mantiene complessità informativa; non ha accolto proposte di semplificazioni come esentare dall’obbligo di prospetto le operazioni di aumento di capitale e consentire alle PMI quotate sui mercati regolamentati di adottare il prospetto semplificato UE della crescita; ha mantenuto duplicazioni di procedure per le offerte transfrontaliere e l’obbligo di sottoporre i prospetti all’approvazione del paese di incorporazione, lasciando ampi margini di discrezionalità con conseguenti difformità applicative alle autorità nazionali competenti.
Alla luce di questa premessa e considerato che la maggior parte delle modifiche intendono eliminare disposizioni già contenute nel Regolamento Prospetto e quindi direttamente applicabili, si richiede in particolare di:
19 marzo 2020
Affari Legislativi
Affari Legislativi
La Legge di Bilancio 2019 ha modificato la disciplina delle società quotate in materia di quote di genere (artt. 147-ter e 148, TUF), introdotta dalla Legge cd. Golfo-Mosca (n. 120/2011), richiedendo che il genere meno rappresentato raggiunga il 40% in entrambi gli organi sociali per sei mandati consecutivi, con vigenza dal primo rinnovo successivo alla entrata in vigore della legge (i.e. 1° gennaio 2020).
La nuova disciplina ha sollevato problemi applicativi e interpretativi a fronte dei quali la CONSOB ha dapprima pubblicato una comunicazione, data l’urgenza di chiarimenti per le società soggette al rinnovo degli organi sociali nell’imminente stagione assembleare, e poi ha aperto una consultazione in ordine alle modifiche da apportare al Regolamento Emittenti ai fini dell’adeguamento.
In particolare, la CONSOB ha proposto di modificare l’articolo 144-undecies.1 del RE prevedendo che:
Alla consultazione - scaduta lo scorso 16 marzo - Confindustria ha risposto congiuntamente ad Assonime osservando che:
31 gennaio 2020
Affari Legislativi
Affari Legislativi
La Legge n. 120/2011 (Legge Golfo-Mosca) è intervenuta sulla composizione degli Organi sociali delle Società quotate di cui agli articoli147-ter e 148 del Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, introducendo la quota di un terzo del “genere meno rappresentato” per tre mandati consecutivi.
In vista della prossima cessazione dei suoi effetti, la Legge di Bilancio 2019 ha modificato i predetti articoli, richiedendo che il genere meno rappresentato raggiunga il 40% in entrambi gli organi sociali per sei mandati consecutivi, con vigenza dal primo rinnovo successivo alla entrata in vigore della legge (i.e. 1° gennaio 2020).
La nuova disciplina è foriera di problemi interpretativi e applicativi, tra cui quello attinente all’impossibilità aritmetica di applicare la quota del 40% ai collegi sindacali composti da tre membri effettivi, che è particolarmente urgente per le società soggette al rinnovo dell’Organo di controllo nella prossima stagione assembleare 2020.
Data l’urgenza, la CONSOB ha aperto una consultazione lampo, chiusa lo scorso 28 gennaio, avente a oggetto una proposta di comunicazione recante chiarimenti in merito alle nuove quote di genere; consultazione alla quale Confindustria ha risposto congiuntamente ad ABI, ANIA e ASSONIME.
Alla comunicazione seguirà un'altra consultazione per l'adeguamento alle novità normative.
23 gennaio 2020
Affari Internazionali
Affari Internazionali
L'aggiornamento del Vol. I “Grandi Imprese Estere in Italia: Un valore strategico” realizzato dall'Advisory Board Investitori Esteri (ABIE) in collaborazione con il Centro Studi Confindustria e l’Istat, presenta un quadro generale della rilevanza delle imprese a capitale estero per l’economia italiana. Le imprese estere, infatti, pur rappresentando soltanto lo 0,3% del totale delle imprese residenti in Italia:
Per attrarre progetti d'impresa innovativi dall’estero è fondamentale migliorare la recettività a livello regionale e locale, agendo soprattutto sul rapporto tra le imprese estere e le istituzioni territoriali. Per questo occorre sviluppare un canale di comunicazione efficace che consenta rapporti continuativi e strutturati tra le imprese e chi è più prossimo a loro. Tale approccio è alla base del Progetto Retention promosso dall'ABIE che prevede la realizzazione di un processo di fidelizzazione degli investitori esteri.
09 gennaio 2020
Credito e Finanza
Credito e Finanza
Confindustria, insieme all’ABI e ad altre associazioni di rappresentanza delle imprese, ha predisposto una guida semplice sulle nuove regole in tema di autenticazione dei clienti un caso di pagamenti a distanza, la cosiddetta Strong Customer Authentication (SCA).
Le nuove regole sono state introdotte dalla Direttiva europea sui servizi di pagamento (PSD2) e definiscono i criteri che i prestatori di servizi di pagamento e le imprese che operano online dovranno osservare per autenticare i clienti che effettuano trasferimenti di denaro e pagamenti a distanza.
La SCA è in vigore dal 14 settembre 2019, ma l'Autorità di supervisione bancaria europea (EBA) - dopo le sollecitazioni delle associazioni di rappresentanza delle imprese, tra cui Confindustria - ha ritenuto opportuno prevedere, con esclusivo riferimento ai pagamenti online con carta, un periodo di flessibilità durante il quale le Autorità di vigilanza nazionali possono consentire ai prestatori dei servizi di pagamento e alle imprese che vendono online ulteriore tempo per adeguarsi alla normativa. La Banca d'Italia ha comunicato di volersi avvalere di tale possibilità.
La scadenza del periodo di flessibilità - durante il quale le regole sono in vigore ma i soggetti saranno ritenuti responsabili del mancato adeguamento alle stesse solo nel caso si verifichino frodi a danno dei consumatori - è fissata al 31 dicembre 2020.
In questo periodo, si raccomanda le imprese che operano online di mettersi in contatto con il proprio fornitore di servizi di pagamento per adeguare tempestivamente i propri processi di vendita a distanza.
27 dicembre 2019
Coesione Territoriale
Coesione Territoriale
Secondo Confindustria, le misure dedicate al Mezzogiorno contenute nella Legge di Bilancio costituiscono una prima importante risposta ma, il rafforzamento strutturale della capacità competitiva dei territori, resta un obiettivo imprescindibile che va perseguito mediante:
23 dicembre 2019
Politiche Fiscali, Affari ...
Politiche Fiscali, Affari Legislativi, Direttore Generale
La Legge di Bilancio 2020, oggi, è stata approvata definitivamente dalla Camera dei Deputati.
Nel corso dell'esame parlamentare del Disegno di Legge, Confindustria ha espresso con forza la contrarietà a tutte quelle misure che penalizzano l'attività d'impresa in Italia, come la plastic e la sugar tax, la tassa sulle auto aziendali e le norme sui concessionari.
Nei documenti allegati (nota complessiva e approfondimento sulle misure fiscali) viene evidenziato che, sebbene la Manovra contenga anche alcune misure positive (come le novità in materia di Industria 4.0, il Piano per il Sud, misure per gli investimenti e per le Fiere internazionali) e qualche miglioramento sulle criticità sopra esposte, Confindustria ritiene che la Legge di Bilancio resti nel complesso insufficiente rispetto alle esigenze del Paese e non in grado di incidere con efficacia sulla situazione di sostanziale stagnazione dell’economia.
13 dicembre 2019
Politiche Fiscali
Politiche Fiscali
Il 6 dicembre scorso, la Camera dei Deputati ha approvato, con voto di fiducia, il Disegno di legge di conversione del Decreto Legge 26 ottobre 2019, n. 124 (A.C. n. 2220-A/R), recante “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze differibili”, che ora è al Senato per la seconda lettura, ove non si attendono modifiche.
Al provvedimento è stato affidato il compito di reperire parte delle risorse da mettere al servizio degli interventi della Manovra di Bilancio.
Tale obiettivo è stato perseguito, prevalentemente, attraverso misure di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali, dettate con particolare riguardo ad alcuni settori, nonché con il ricorso a nuove misure di contrasto alle indebite compensazioni.
Il provvedimento comprende, inoltre, un articolato intervento sulla risposta sanzionatoria a fronte di violazioni tributarie, con interventi di aumento delle pene detentive, riduzione delle soglie di rilevanza penale e aggravio delle misure di aggressione patrimoniale (con una inedita estensione della confisca per sproporzione alla materia tributaria); a questi ultimi interventi si affianca l’estensione ai reati tributari della disciplina di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.
Sono, inoltre, presenti alcuni attesi interventi di semplificazione, accanto a norme che ritoccano alcune discipline fiscali vigenti: il riferimento è, in particolare, agli interventi su esterometro, ravvedimento operoso, lavoratori impatriati, memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi, IVA su prodotti igienico-sanitari, trattamento fiscale degli utili distribuiti a società semplici.
Con il position paper allegato, Confindustria intende fornire una prima descrizione e analisi delle principali misure fiscali contenute nel provvedimento, come risultanti dal testo approvato dalla Camera del Deputati, riservandosi di fornire ulteriori aggiornamenti alla luce di eventuali modifiche ad opera del Senato.
06 dicembre 2019
Affari Legislativi
Affari Legislativi
In attuazione della delega contenuta nel decreto di recepimento (d.lgs. n. 49/2019) della direttiva cd. SHRD II in materia di diritti degli azionisti delle società quotate, lo scorso 31 ottobre, la CONSOB ha posto in consultazione le modifiche al Regolamento sulle operazioni con parti correlate, al Regolamento Mercati e al Regolamento Emittenti.
Confindustria ha risposto alla consultazione congiuntamente con Assonime, concentrando i propri commenti sui temi delle operazioni con parti correlate e remunerazioni.
In linea generale, con riferimento alla disciplina delle OPC, è stato osservato che le proposte della CONSOB:
In proposito, si ritiene che occorrerebbe sfruttare la flessibilità del quadro delineato dalla Direttiva al fine di una trasposizione graduata che consentirebbe di valorizzare il quadro esistente ed evitare il fenomeno del goldplating.
Con riferimento alla disciplina delle remunerazioni, è stato osservato che la CONSOB, oltre ad allineare le previsioni regolamentari e gli schemi della politica e della relazione sulla remunerazione alla disciplina comunitaria, propone tuttavia modifiche sulla base dell’esperienza applicativa nonché alla luce delle emanande linee guida della Commissione europea.
Riguardo a tali modifiche, si ritiene di non introdurre elementi ulteriori rispetto a quelli ora previsti stante l’esistenza di una disciplina regolamentare e di autodisciplina già molto avanzata in termini di trasparenza.
Per le osservazioni più specifiche e le proposte emendative all’articolato proposto, sono disponibili nell'allegato tecnico al documento.