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21 settembre 2021
Politiche Industriali
Politiche Industriali
Confindustria condivide pienamente gli obiettivi di fondo della direttiva SUP, finalizzata a ridurre l’impatto di determinati prodotti plastici monouso sull’ambiente, nonché promuovere la transizione verso un’economia circolare con materiali innovativi e multiuso.
Per questa ragione, il raggiungimento degli obiettivi di salvaguardia ambientale previsti dalla Direttiva deve essere effettuato attraverso misure coerenti ed efficaci, evitando approcci inutilmente restrittivi delle disposizioni comunitarie nei confronti dei prodotti monouso.
Relativamente ai lavori della Commissione Ue per la predisposizione dell'atto di esecuzione della Direttiva Sup, è fondamentale che il metodo di calcolo degli obiettivi di riduzione sia incentrato sul quantitativo di plastica nei prodotti e non sui prodotti stessi, per evitare che la Direttiva pregiudichi numerose tipologie di prodotti, sostenibili, su cui le filiere italiane vantano posizioni di leadership a livello internazionale.
Confindustria ha inoltre ribadito la necessità di sopprimere la plastic tax, misura punitiva che non incide sui comportamenti e drena inutilmente risorse alle imprese per investimenti in economia circolare e riconversioni.
21 settembre 2021
Affari Legislativi
Affari Legislativi
L’introduzione della composizione
negoziata per la soluzione della crisi d’impresa, che entrerà in vigore il 15 novembre 2021, rappresenta la novità di maggior rilievo del nuovo Decreto. In linea generale, si tratta di una scelta apprezzabile.
Infatti, stante la pervasiva e perdurante situazione di crisi, Confindustria ha sostenuto da tempo la necessità del rinvio dell’entrata in vigore delle procedure di allerta e composizione assistita della crisi che, in virtù dei loro presupposti di attivazione e complessità operativa, avrebbero rischiato di travolgere invece che sostenere una larga fetta di imprese, soprattutto quelle di minori dimensioni.
Nel frattempo, però, appariva necessario individuare una soluzione d’urgenza in grado di aiutare quelle imprese che, pur in difficoltà, presentino effettivamente le potenzialità necessarie per rimanere sul mercato. La scelta compiuta è stata di affiancare all’imprenditore, che decida volontariamente di farvi ricorso, un esperto competente, terzo e indipendente incaricato di agevolare trattative riservate necessarie per il risanamento aziendale.
Per garantire la maggiore attrattività del nuovo istituto, soprattutto nella fase di avvio, sarà importante evidenziarne, preservarne e, se possibile, rafforzarne tali caratteristiche.
19 luglio 2021
Politiche Industriali
Politiche Industriali
Confindustria ha fornito il proprio contributo alle importanti e delicate attività della Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad essi correlati.
Nel corso dell'intervento, la Vice Presidente per l’Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura, Maria Cristina Piovesana, si è soffermata in particolare su due aspetti: le criticità della disciplina penale e i possibili rafforzamenti e l’impegno di Confindustria sul fronte delle “politiche attive”, che possono dare un contributo decisivo al contrasto alla criminalità ambientale.
18 giugno 2021
Affari Legislativi
Affari Legislativi
14 giugno 2021
Politiche Industriali
Politiche Industriali
La Nuova Sabatini è uno strumento molto apprezzato dalle PMI soprattutto grazie ad alcuni elementi che caratterizzano la misura:
È importante procedere al rapido rifinanziamento della misura anche per evitare una frenata degli investimenti.
31 maggio 2021
Affari Legislativi
Affari Legislativi
Pur recependo alcune nostre istanze, in particolare in materia di ristori e sostegno alla liquidità delle imprese, il Decreto appare ancora fortemente sbilanciato su azioni contingenti e “di rimedio” che contrastano con la necessità, ormai inderogabile, di avviare azioni riformiste per favorire la transizione dallo scenario emergenziale a quello di ripresa, in particolare sui temi del lavoro.
24 maggio 2021
Centro Studi
Centro Studi
Il decreto-legge n. 59/2021 approva il “Piano Nazionale per gli Investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza”, finalizzato ad integrare con risorse nazionali per 30,6 miliardi di euro per gli anni dal 2021 al 2026 gli interventi del PNRR, stabilendo la ripartizione di tale fondo.
Il Fondo complementare, in particolare, è destinato a finanziare progetti in linea con gli obiettivi del PNRR, ma che non possono essere finanziati con il Piano stesso perché non vi è sufficiente disponibilità di risorse, oppure perché tali progetti non rispettano alcuni criteri stabiliti dalla Commissione UE.
Tra le misure previste nel Fondo complementare più rilevanti per lo sviluppo industriale, vi sono le risorse relative al Piano Transizione 4.0, per le quali Confindustria sottolinea l’opportunità di un’estensione al 2023, accompagnata dalla possibilità per i soggetti beneficiari dei crediti d’imposta di cessione, anche parziale, a soggetti terzi.
14 maggio 2021
Fisco
Fisco
Confindustria è stata audita presso le Commissioni riunite Ambiente, territorio e lavori pubblici e Attività produttive, commercio e turismo della Camera dei Deputati, in merito ai profili applicativi del Superbonus 110 %.
Nel corso dell’Audizione, il Vicepresidente Emanuele Orsini ha rimarcato come il Superbonus 110 %, nelle sue articolazioni, sia una misura in grado di imprimere una spinta alla riqualificazione del patrimonio immobiliare, alla riduzione del consumo del suolo e al raggiungimento degli obiettivi climatici e, per questa via, può dare un contributo di rilievo alla ripresa dell’intera economia del Paese.
Per queste ragioni – e per consentire alla misura di esplicare efficacemente il suo potenziale - il Vicepresidente Orsini ha ribadito la necessità di interventi di proroga ed ampliamento dell’ambito di applicazione delle detrazioni, di sistematizzazione dei documenti interpretativi e di significative semplificazioni sul piano degli adempimenti.
06 maggio 2021
Affari Legislativi
Affari Legislativi
06 maggio 2021
Politiche Industriali
Politiche Industriali
04 maggio 2021
Lavoro e Relazioni ...
Lavoro e Relazioni Industriali
Confindustria, in apertura, ha evidenziato come l’attenzione su queste tematiche sia sempre stata elevata, ricordando come sia stata la prima organizzazione di rappresentanza delle imprese italiane a sottoscrivere nel 2016, con Cgil, Cisl, Uil, l’accordo di attuazione dell’importante accordo quadro europeo sulle molestie e sulla violenza sul luogo di lavoro del 26 aprile 2007.
Siamo convinti che la scelta più costruttiva e fattiva che si possa porre in essere per contrastare le molestie di genere non sia solo quella di prevedere sanzioni penali ma, soprattutto, quella di creare i presupposti affinché tali comportamenti vengano adeguatamente prevenuti. Occorre, cioè, creare un'efficace rete di prevenzione che consenta, il più possibile, di evitare che si arrivi al punto che qualcuno si renda responsabile di molestie.
Occorre prevedere, in primo luogo, un potenziamento dei centri antiviolenza ed una loro specializzazione, perché attualmente la nostra rete di prevenzione, comunque non sufficiente, è molto più focalizzata sui reati che si commettono in famiglia.
Il senso dell’accordo concluso in materia tra Confindustria e Cgil, Cisl, Uil, in attuazione dell’accordo europeo, è quello di creare dei punti di riferimento validi, al di fuori dall'impresa, ai quali le persone possano rivolgersi con fiducia ed avere assistenza tecnica, psicologica e legale, anche nella fase successiva alla denuncia.
22 aprile 2021
Centro Studi
Centro Studi
Lo scenario macroeconomico disegnato nel DEF per il 2021 e 2022 è sostanzialmente in linea con quello previsto dal Centro Studi Confindustria ed è basato sull’ipotesi che entro settembre la campagna di vaccinazione abbia raggiunto l’80% dei cittadini italiani.
Il contesto attuale pone problematiche di breve e di lungo periodo.
Nel breve periodo queste riguardano:
Il principale problema di lungo periodo riguarda la bassa crescita riflesso della bassa dinamica della produttività: in 20 anni l’Italia ha cumulato un ritardo di 20 punti percentuali rispetto alla Germania.
Il programma Next Generation EU è una grande occasione per realizzare una strategia coerente in cui gli investimenti a sostegno dell’economia sono accompagnati da riforme strutturali adeguate.