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Il tema delle competenze e del capitale umano - per la sua rilevanza ed importanza - ha un ruolo centrale all’interno delle imprese e anche nel PNRR che prevede interventi e risorse per il rafforzamento delle competenze attraverso un approccio innovativo sia per riqualificare le persone che per professionalizzarle.
Il PNRR, accogliendo la proposta di Confindustria, ha posto come uno dei pilastri dell’attività su R&S&I i dottorati innovativi. Si tratta di azioni su cui lavorano insieme università (statali e non) e imprese, con l’obiettivo di rendere lo strumento del dottorato coerente con le reali esigenze dell’impresa - facilitando l’inserimento di risorse qualificate nelle imprese, e di favorire anche attraverso i dottorati la collaborazione tra sistema pubblico di ricerca e imprese.
Il dottorato si configura come il più alto livello di istruzione previsto dall’ordinamento italiano, nasce con l’obiettivo di sviluppare la metodologia ricerca scientifica avanzata fornendo le competenze necessarie per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione presso soggetti del settore pubblico e privato.
Il Modello adottato prevede di partire da un progetto di ricerca/bisogno di innovazione dell’impresa e su questo attivare un dottorato e la collaborazione con il sistema pubblico (università). Le azioni prevedono investimenti ma anche Riforme necessarie alla loro realizzazione
Le iniziative di competenza del MUR nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che ricadono nell’ambito della Missione 4 “Istruzione e ricerca”, mirano a rafforzare le condizioni per lo sviluppo di una economia ad alta intensità di conoscenza, di competitività e di resilienza, partendo dal riconoscimento delle criticità del nostro sistema di istruzione, formazione e ricerca. Uno degli obiettivi principali da perseguire riguarda il rafforzamento dei sistemi di ricerca e la loro interazione con il mondo delle imprese e delle istituzioni. All’interno della M4 tale interazione si concretizza nei vari investimenti attraverso forme di collaborazione quali partenariati pubblico-privati, fondazioni e consorzi.
INVESTIMENTO 3.3 della Missione 4 Componente 2 del PNRR destina 600 milioni di euro complessivi, così articolati:
RIFORME - Per promuovere questo processo si prevede la semplificazione delle procedure ed è in questa linea che si muovono:
L’obiettivo strategico è quello di far incontrare la domanda di innovazione richiesta dalle imprese con l’offerta di conoscenza che proviene dal mondo accademico e della ricerca. Si tratta di un partenariato vero e proprio su obiettivi di ricerca condivisi e rappresenta un fattore chiave per la competitività del Paese.
L’attuazione della riforma del dottorato di ricerca è stata avviata con il DM n.352
del 9 aprile 2022, pubblicato dal MUR, che ha dato corso alla prima
applicazione dell’introduzione dei dottorati innovativi a caratterizzazione
industriale, finanziati con investimenti previsti dal PNRR. Obiettivo della misura è attivare 5.000 dottorati innovativi, all’anno, per tre anni (15.000 dottorati complessivi nel PNRR), che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese, con il finanziamento privato al 50% e finanziare
incentivi per l'assunzione da parte delle imprese, di 20.000 ricercatori. L’intervento ha previsto una prima finestra per le imprese nel giugno 2022.
Il 2 marzo 2023 è stato firmato il DM n. 117 - che si raccorda a quello relativo al primo ciclo di dottorati dello scorso anno - con il quale si avvia la procedura di accreditamento dei corsi di dottorato per il nuovo anno accademico 2023-2024, nelle more della registrazione della Corte dei Conti.
Le borse per dottorati innovativi sono 13.292 e per quanto riguarda l’ammontare delle borse di ricerca potranno contare ciascuna su uno stanziamento di 30.000 euro, in cofinanziamento con le imprese private. Per accedere agli stanziamenti le attività dovranno essere avviate entro il 30 dicembre 2023. Nell’eventualità di borse non assegnate le disponibilità residue potranno essere utilizzate per il ciclo successivo, nell’anno accademico 2024-2025.
Il Decreto recepisce alcune osservazioni e proposte particolarmente sostenute da Confindustria, in particolare:
Gli interventi previsti nel PNRR puntano a rafforzare la capacità di lavorare in partnership pubblico - privato e il dottorato innovativo rappresenta proprio il punto di connessione. Si tratta quindi di un’azione per continuare ad aumentare l’attrattività del nostro Paese, anche verso i giovani, come un luogo in cui si può fare ricerca di qualità sia nel pubblico che nel privato.
L’obiettivo strategico è quello di far incontrare la domanda di innovazione richiesta dalle imprese con l’offerta di conoscenza che proviene dal mondo accademico e della ricerca e affinché sia raggiunta è necessario rafforzare la partnership pubblico-privato che rappresenta un fattore chiave per la competitività del Paese.
I dottorati sono una grande opportunità per dotare l’Italia di risorse umane all’altezza delle sfide globali che lo attendono. In primis, la necessità di effettuare un salto culturale, riuscendo a costruire una nuova mentalità e una nuova dimensione della collaborazione, capace di guardare al ricercatore non più come soggetto diviso tra pubblico e privato ma inserito in un progetto congiunto ed interattivo. E’ doveroso sottolineare la caratteristica qualificante dei dottorati innovativi che è quella di fornire ai giovani dottorandi le competenze necessarie per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione e per sviluppare percorsi professionali a forte contenuto di innovatività.
Il dottorato innovativo vede le imprese protagoniste, perché nasce da un loro progetto/bisogno di innovazione e prevede che il dottorato sia inserito su un progetto reale di ricerca di interesse per l’impresa.
Per favorire l’incremento del numero di ricercatori, Confindustria, insieme alla Fondazione Mai, ha lavorato attivamente per supportare la realizzazione di una piattaforma dedicata ai dottorati realizzata in collaborazione tra Ministero dell’Università e della Ricerca, Confindustria e Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui).
La piattaforma digitale “Dottorati imprese” si propone come luogo di incontro tra la presentazione dell'offerta dei progetti di ricerca da parte delle realtà accademiche e il mondo delle imprese. Queste possono accedervi per avere il quadro complessivo dei dottorati previsti e della loro distribuzione tra le università, presentare il loro bisogno/progetto di ricerca, e, quindi, avviare l’interlocuzione con le università indicate, procedendo, attraverso tutti i passaggi successivi, alla definizione della collaborazione.