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La Legge di Bilancio e l’emergenza lavoro dimenticata

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La Legge di Bilancio e l’emergenza lavoro dimenticata

07 gennaio 2019 | Presidente

Il rallentamento della economia globale e della Germania, la fine del Quantitative Easing della Banca centrale europea e una Legge di Bilancio espansiva, ma che in questo scenario sarà pro-ciclica, non possono che generare preoccupazione nel mondo produttivo.

Per reagire serve aprire tutti i cantieri pronti a partire e mettere in campo misure di stimolo agli investimenti e all’occupazione. In Italia restano infatti bloccate 27 grandi opere che se fossero avviate darebbero lavoro a 400.000 persone con una ricaduta sull’economia di 86 miliardi.

Il lavoro è la grande emergenza dimenticata del Paese.

È necessario avviare un grande piano di inclusione giovani con la decontribuzione e la detassazione totale per le assunzioni a tempo indeterminato. Così si può affrontare l’emergenza guardando oltre la Manovra, perché molte misure non hanno impatto sul primo anno.

Per quanto riguarda l’autonomia rafforzata delle regioni, di cui si sta discutendo, deve diventare un fattore di competitività, ma non a danno di qualcuno. Non serve creare altri centralismi o sprechi ma assicurare maggiore efficienza a parità di risorse e competenze.

Per approfondire le proposte di Confindustria per il lavoro e la crescita:

le interviste del Presidente Boccia a SkyTG24, Corriere della Sera, Famiglia Cristiana, TG2

e le interviste del Direttore Generale di Confindustria Marcella Panucci a Il Messaggero e a Il Mattino


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