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Crescita e riduzione del debito sono prioritarie. L’Europa non può essere un alibi per evitare di rimettere i conti pubblici su un percorso di risanamento.
La nostra posizione è chiara: no a una manovra in deficit per continuare ad alimentare la spesa corrente. Non possiamo andare in Europa a chiedere di indebitarci ancora per questo. Altro discorso è spendere per investimenti, crescita e infrastrutture.
Inoltre, i comportamenti che alimentano lo spread caricano l’Italia di una tassa occulta che riduce le risorse già scarse che abbiamo a disposizione per le riforme che servono per la crescita, come il taglio del cuneo fiscale a favore dei lavoratori.
Il Presidente Boccia ha poi commentato la situazione politica del nostro Paese.
La stabilità politica è una precondizione per l’azione di governo. Ma se la stabilità serve a continuare con il presentismo e la conflittualità otteniamo esattamente il contrario: instabilità, ansia e incertezza nel Paese e nell’economia.
Infine il decreto Sblocca Cantieri: attivare i cantieri ancora fermi per cui sono già stati stanziate risorse significa creare lavoro. Le infrastrutture collegano l’Italia al suo interno e al mondo e la fanno crescere. È cruciale la questione temporale.