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Pan al Sole24Ore – Servono nuove regole fiscali per il Patto di Stabilità e crescita. Investimenti Green fuori dal deficit. Al via il Trilaterale Confindustria-BDI-Medef

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Pan al Sole24Ore – Servono nuove regole fiscali per il Patto di Stabilità e crescita. Investimenti Green fuori dal calcolo del deficit. Al via il Trilaterale Confindustria-BDI-Medef

09 novembre 2021 | Vice Presidente


 

Al via la terza edizione del Forum Trilaterale tra Confindustria e le associazioni imprenditoriali di Germania e Francia, BDI e Medef. Gli industriali dei primi tre Paesi manifatturieri dell’Europa si confronteranno con rappresentanti istituzionali, nazionali ed europei, per condividere riflessioni sull'impatto della transizione verde e digitale e sul ruolo degli investimenti per rilanciare la crescita dell'Ue. Si tratta di un appuntamento importante perché testimonia l'ottimo rapporto di cooperazione tra le tre maggiori economie europee e la rafforzata consapevolezza del ruolo che il mondo dell'industria può e deve giocare in questa stagione di riflessione, negoziato e riforme, nel rimodellare il volto e il peso dell'Europa post pandemia.

 

Stefan Pan, Delegato del Presidente di Confindustria per l’Europa, in un editoriale su Il Sole 24 Ore ha sottolineato quanto la preoccupazione principale sia che l'occasione storica, rappresentata dal piano europeo di ripresa, venga depotenziata o vanificata nei suoi risultati a causa di regole scritte senza tener conto del contesto in cui saranno applicate.

Per questo, le scelte che l'Unione europea si appresta a rendere vincolanti hanno bisogno di un "reality check", senza il quale si rischia di scrivere un libro dei sogni o, peggio, di ipotecare il futuro delle nuove generazioni e il ruolo dei nostri Paesi nello scacchiere globale.

 

Gli equilibri geopolitici e geostrategici globali si stanno ridisegnando e l'Unione europea rischia di subire le scelte di posizionamento dei suoi principali competitor, scelte che passano attraverso un rafforzamento o un ripensamento degli standard di produzione e distribuzione molto meno sensibili alla tutela dell'ambiente.

 

È un dato di fatto – ha continuato Pan - che le nostre imprese competono a livello globale con attori che hanno vincoli molto meno rigidi e che non sempre condividono le ambizioni climatiche e di autonomia strategica dell'Unione. Per questo il comune impegno di Confindustria, BDI e Medef sarà rivolto verso le istituzioni europee, affinché superino un certo atteggiamento ideologico quando affrontano gli aspetti salienti legati alla nuova rivoluzione industriale e al nuovo equilibrio mondiale. Le nostre imprese sono coinvolte direttamente nel declinare la sfida della doppia transizione verde e digitale, con visione e capacità di innovazione tecnologica. Per questo è essenziale che le istituzioni europee considerino il mondo dell'Industria un elemento imprescindibile per la soluzione dei problemi dell'Unione e non un freno al processo di integrazione e di riforma. Quando si discute di sostenibilità con l'obiettivo di tradurla in azioni e norme vincolanti, serve tenere presenti tutte le prospettive da cui il concetto può essere declinato: ambientali, certamente, ma anche economiche e sociali. Occorre poi non perdere di vista il tema della nostra competitività a livello globale, che deve essere la bussola per ogni azione di politica economica.

 

Stefan Pan, nel corso della sua riflessione, ha sottolineato che bisogna essere chiari sul fatto che “le rivoluzioni industriali hanno costi economici e sociali molto alti. Gli obiettivi europei, quindi, devono necessariamente essere accompagnati da misure adeguate, per supportare da un lato le imprese nel processo di transizione e, dall'altro i territori e i cittadini nell'affrontare tali processi, senza minare la coesione sociale. Da questa prospettiva, è evidente che servono investimenti maggiori rispetto a quelli previsti da Next Generation EU, ed è altrettanto evidente che l'Unione europea deve creare un ecosistema che incentivi quelli privati, in modo da determinare quell'effetto leva su cui spesso si fa aprioristicamente affidamento senza però averne creato le condizioni”. E secondo Pan, “uno dei primi banchi di prova sarà la riforma del Patto di Stabilità e Crescita. Servono regole fiscali nuove. In questo senso, il Forum Trilaterale potrebbe essere l'occasione per fare fronte comune con BDI e Medef sulla proposta di scorporare gli investimenti per la doppia transizione dal calcolo del deficit, come contributo di riflessione prima che la Commissione europea metta nero su bianco le sue indicazioni. Senza misure "realistiche" si rischia di creare ulteriori pericolose distorsioni competitive e di indebolire fortemente la posizione internazionale della nostra industria, determinando desertificazione industriale e depressione economica in interi territori dell'Unione. Quindi, con il Forum Trilaterale - ha chiosato Pan -, Confindustria, BDI e Medef intendono continuare a promuovere le istanze e le proposte del mondo industriale nel confronto con le istituzioni europee, chiamate a definire in questi mesi la direzione e la risposta dell'Unione europea alle sfide del millennio.


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