Non isolare l'Italia, si pensi a un piano di rilancio - Vincenzo Boccia al Corriere della Sera

28 febbraio 2020 | Presidente


Il Presidente Boccia, in un'intervista pubblicata oggi dal Corriere della Sera, esprime preoccupazione per la situazione che stiamo vivendo a causa dell'emergenza Coronavirus.

Questo è il momento di lavorare in modo congiunto e con lucidità. Non è il momento di rinfacciare le sconfitte ma di compattarsi nell'interesse generale e di denunciare i mali del Paese, tra cui – secondo Boccia - non saper fare sistema e non valutare gli effetti collaterali per l'economia e la società di alcune scelte che facciamo. 

L'export e il turismo, per esempio, hanno subito pesanti contraccolpi. Evidentemente sono stati sottovalutati gli effetti di certe reazioni. Nel Paese e all'estero si è data la percezione di una situazione molto più grave di quanto non sia, l'immagine deve essere quella di un paese che sta governando questo problema. 

Più che un piano di emergenza, ciò che occorre è un piano straordinario che compensi l'arretramento dell’economia che arriverà. 
 
Secondo noi, spiega ancora Boccia al Corriere della Sera, bisogna lavorare al più presto alla dotazione infrastrutturale del Paese con regole semplificate che permettano di attivare subito le risorse di bilancio già stanziate, dando l’idea di un’Italia che reagisce.

Serve inoltre un programma di inclusione dei giovani nelle imprese e nell’amministrazione con un deciso ricorso alla decontribuzione.

Il Fondo di garanzia per le imprese andrebbe allargato alle microattività, turistiche e non solo, che stanno subendo gli effetti più gravi. 

Il documento congiunto tra imprese e sindacati lancia un messaggio a tutte le istituzioni nazionali e decentrate e a tutti i partiti per lavorare uniti perché questa situazione è molto delicata. 


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