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Semplificare le procedure di riparazione e ricostruzione e avviare una riflessione sull'istituzione di "zone franche urbane" nelle aree colpite dal terremoto, disciplinando anche i cosiddetti "danni indiretti". Queste le proposte di Confindustria, oggi in audizione in Senato con il Vice Presidente Alberto Baban.
"È giunto il momento di una riflessione per definire un’azione rapida, che metta a disposizione gli strumenti necessari per il rilancio economico e territoriale delle zone colpite", ha detto Baban.
Inoltre, è necessario ampliare l'area del cosiddetto "cratere" sismico, poiché la superficie attualmente individuata non tiene conto degli eventi di gennaio, né delle recenti calamità atmosferiche che hanno colpito, in particolare, l'Abruzzo.
Altri aspetti importanti riguardano i danni subiti dalle imprese: non solo quelli “diretti”, ma anche gli “indiretti”, generati dalla riduzione del giro d’affari delle imprese non danneggiate fisicamente dal sisma.
Per quanto riguarda questi ultimi, le misure dovrebbero consistere nell’applicazione di compensazioni e soluzioni di carattere temporaneo finalizzate a limitare fenomeni di delocalizzazione. In questa direzione, andrebbe svolta una seria riflessione sull’opportunità di istituire le cosiddette “zone franche urbane".
Per approfondire, scarica l'audizione: goo.gl/0t64eX