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In un’intervista a Il Messaggero, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, risponde alle domande sulla vicenda Alitalia: “In casi come questi le responsabilità sono distribuite e diffuse. Né si può trascurare la dura concorrenza delle compagnie low cost. Forse ha avuto un ruolo determinante la commedia degli equivoci che va in scena quando non è chiaro chi debba fare che cosa e gli attori - governo, sindacati, imprenditori privati - si muovono aspettando ciascuno dagli altri la battuta decisiva”.
Si poteva evitare quello che è successo? “Parlare col senno del poi – dice Boccia - è sempre facile. Oggi appare evidente che un accordo strutturato con qualche forte compagnia europea avrebbe potuto evitare il peggio. Dobbiamo anche dire, tuttavia, che un'intesa è stata fatta e con gli arabi dell'Etihad che apparivano forti e attrezzati”.
Sulle soluzioni: “Tentare di rilanciare una compagnia, soprattutto se del calibro e del significato di Alitalia, non è mai sbagliato. Oggi più di ieri, con risorse scarse e serrata competizione, occorre però – è l’analisi del presidente di Confindustria - misurare bene ogni passo per non cadere in fallo. Sostegni, aiuti, sussidi non sono più possibili e c’è bisogno di una presa di coscienza generale, che sfugga dalla trappola tutta italiana del poi tutto s’aggiusta. Crediamo davvero di poter liquidare così una faccenda seria e importante come quella che riguarda un'azienda che da lavoro a 20 mila persone tra dirette e indirette? Ci affrettiamo a chiarire, a scanso di altri possibili equivoci, che non pensiamo alla nazionalizzazione ma a scelte di mercato”.
Leggi l'intervista completa: https://goo.gl/BD645j