Position Paper e Studi

Proposta Corporate Sustainability Reporting Directive

13 maggio 2021

Affari Legislativi

Affari Legislativi

Nell’ambito della Finanza sostenibile, il 21 aprile u.s. la Commissione europea - dopo una consultazione terminata a giugno scorso sulla revisione della direttiva 2014/95 relativa alla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario - ha presentato una proposta di modifica della disciplina, che prende il nome di Corporate Sustainability Reporting Directive, con l’obiettivo di migliorare la rendicontazione di sostenibilità per contribuire alla transizione verso un sistema economico e finanziario pienamente sostenibile e inclusivo in conformità al Green Deal europeo e agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

La proposta mira, infatti, a garantire che vi siano informazioni adeguate e disponibili al pubblico sui rischi che le questioni di sostenibilità presentano per le imprese e sugli impatti  che le imprese stesse hanno sulle persone e sull'ambiente. La divulgazione da parte delle imprese di informazioni pertinenti, comparabili e affidabili sulla sostenibilità è divenuto per le Istituzioni europee un prerequisito per il raggiungimento dei predetti obiettivi.

Diverse le novità proposte, dall’ampliamento dell’ambito di applicazione della normativa, all’obbligo di adottare un standard unico europeo per la rendicontazione, alla necessità di taggare digitalmente le informazioni. Nei prossimi mesi la proposta di direttiva dovrà essere approvata dal Parlamento e dal Consiglio Europeo e Confindustria seguirà l’iter legislativo per presentare eventuali osservazioni e proposte concordate con il Sistema associativo.


Piano d'azione per l'idrogeno - Focus Regolamentazione Mercato

12 maggio 2021

Politiche Industriali

Politiche Industriali

Confindustria crede nelle potenzialità dell’idrogeno ed ha chiarito le cinque linee di intervento necessarie allo sviluppo di un mercato in Italia e in Europa: Classificazione, Certificazione, Regolazione, Semplificazione e Supporto.

In primo luogo, risulta essenziale definire in modo chiaro le diverse tipologie di idrogeno in base alle modalità di produzione ed alle emissioni ad esse associate, mutuando a livello nazionale, la classificazione contenuta nella Strategia Europea per l’idrogeno.

Collegato alla classificazione è il processo di certificazione del vettore, che risulta fondamentale per evitare vincoli allo sviluppo del mercato dell’idrogeno e dei servizi di flessibilità che questo può offrire per contrastare l’ovegeneration.

Una corretta regolazione dovrà altresì permettere configurazioni basate su considerazioni di efficienza economica, correlate alla necessità di promuovere l’utilizzo efficiente della generazione elettrica e delle infrastrutture, oltre a sfruttare i benefici derivanti da economie di scala e dai risparmi nei costi di trasporto.

La semplificazione dei processi autorizzativi è trasversale a tutto il settore energetico e le Linee Guida Preliminari della Strategia Nazionale Idrogeno la evidenziano come uno dei nodi cruciali.

Da ultimo, risulta chiara l’importanza, nell’attuale contesto di mercato, di prevedere meccanismi di supporto all’idrogeno, dal punto di vista dell’offerta del vettore, della domanda finale e della filiera tecnologica.



Recepimento della Direttiva europea n. 790/2019 sul diritto d’autore e ...

15 gennaio 2021

Affari Legislativi

Affari Legislativi

L’Italia dovrà recepire la Direttiva sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale entro il prossimo 7 giugno.

Approvata nell’ambito della Strategia Digitale europea, la Direttiva innova il quadro di riferimento in tema di tutela del diritto d’autore, con l’obiettivo di aggiornarlo in base all’evoluzione degli utilizzi digitali e transfrontalieri dei contenuti protetti. In sede europea, l’approvazione della nuova disciplina è stata molto dibattuta per la difficoltà di conciliare i diversi interessi degli operatori coinvolti. Il risultato è una Direttiva a “maglie larghe”, che lascia ampio spazio agli Stati membri per il recepimento, ma che comunque fa segnare alcuni importanti passi avanti nella direzione del rafforzamento delle tutele dei titolari dei diritti, dopo anni in cui la modernizzazione del framework è stata lasciata alle pronunce della Corte di Giustizia UE.

Confindustria ha portato avanti un lavoro di sintesi con le proprie rappresentanze direttamente interessate dalle nuove regole con l’obiettivo di elaborare una posizione unitaria su un tema alquanto divisivo per l’industria europea e nazionale.

Il “Documento di proposte di Confindustria per il recepimento della nuova direttiva copyright” contiene la posizione dell’industria sui principali temi oggetto della nuova disciplina e costituisce la cornice unitaria per le proposte che le singole rappresentanze confindustriali potranno declinare con maggior dettaglio e in coerenza con i principi condivisi.

L’obiettivo del paper è, dunque, di contribuire in modo costruttivo al recepimento delle nuove regole europee sul copyright e alla creazione di un quadro normativo in grado di incentivare la creatività e gli investimenti, ma anche di favorire la diffusione dei contenuti e lo sviluppo dei settori interessati.



LEGGE DI BILANCIO 2021 - NOTA COMPLESSIVA E APPROFONDIMENTO FISCALE

11 gennaio 2021

Politiche Fiscali, Direttore ...

Politiche Fiscali, Direttore Generale

Il 30 dicembre il Parlamento ha approvato in via definitiva il testo della Legge di Bilancio per il 2021 (Legge 30 dicembre 2020, n. 178, GU n.322).

Il provvedimento coniuga interventi volti ad attutire gli impatti economico-sociali dell’emergenza con misure dirette al rilancio degli investimenti per sostenere la ripresa post pandemica.

Ne deriva un complesso di misure che spaziano da quelle di carattere emergenziale (ammortizzatori sociali, fondo per il sostegno delle attività produttive, Fondo di Garanzia, misure fiscali per l’emergenza) a quelle più propriamente mirate al rilancio (Piano Transizione 4.0, automotive, lavoro, superbonus e detrazioni, economia circolare): non mancano, altresì, misure di breve respiro che hanno assorbito ingenti risorse economiche che avrebbero potuto essere più proficuamente utilizzate per interventi maggiormente orientati alla ripresa economica.

In ogni caso, è necessario che - anche in vista della concreta definizione e attuazione del PNRR - il Governo delinei un intervento organico di politica economica, tenendo in considerazione anche i possibili rischi di una revisione al ribasso del quadro macroeconomico.

In allegato, una nota di valutazione generale del provvedimento e una nota di approfondimento delle norme fiscali di maggiore interesse per le imprese, che tiene conto anche di disposizioni o chiarimenti di prassi intervenuti successivamente all’approvazione della Legge di Bilancio 2021



CONTRIBUTO CONSULTAZIONE PUBBLICA IMPOSTA SERVIZI DIGITALI

07 gennaio 2021

Politiche Fiscali

Politiche Fiscali

L’Agenzia delle Entrate ha indetto, dal 16 al 31 dicembre 2020, una consultazione pubblica sullo schema del provvedimento direttoriale con cui saranno stabilite le modalità operative dell’Imposta sui Servizi Digitali, introdotta dall’articolo 1, commi 35-50 della Legge di Bilancio 2019 (Legge 30 dicembre 2018, n. 145), ed entrata in vigore dal 1° gennaio 2020.

Confindustria ha fornito il proprio contributo alla consultazione inviando ai competenti Uffici dell’Agenzia, il 29 dicembre, la risposta in allegato, corredata da alcuni estratti di pubblicazioni con cui negli anni scorsi è stata effettuata una prima analisi dell’imposta e delle sue numerose criticità.


CHECK UP MEZZOGIORNO - DICEMBRE 2020

21 dicembre 2020

Coesione Territoriale

Coesione Territoriale

Il Check-up Mezzogiorno, elaborato da Confindustria e SRM, mostra un forte impatto del Covid sull’economia meridionale del 2020.

L’Indice Sintetico dell’Economia Meridionale continua a scendere e registra, secondo le stime preliminari, un calo di oltre 40 punti rispetto all’anno precedente, il più basso registrato a partire dal 2007. Gli effetti recessivi della pandemia sul PIL nel 2020 si prevede che siano appena meno pronunciati nel Sud (-9% l’andamento del Pil) rispetto al Centro-Nord (-9,8%), ma comunque consistenti; per il 2021 e 2022 la ripresa del Mezzogiorno si prospetta invece sensibilmente più debole (rispettivamente +1,2% e +1,4%) rispetto al Centro-Nord (+4,5% e +5,3%).




PIANO D'AZIONE PER L'IDROGENO

20 ottobre 2020

Politiche Industriali

Politiche Industriali

L’Unione Europea si sta proponendo quale leader nel campo della decarbonizzazione dell’economia, fissando obiettivi sempre più ambiziosi all’interno del Green New Deal.

La neutralità climatica del vecchio continente al 2050 necessita di un cambio di paradigma nella generazione e gestione dell’energia, trasformando fonti e vettori energetici attraverso l’abilitazione di breakthrough technologies come l’idrogeno.

La Commissione Europea ha recentemente presentato la Strategia europea del vettore e diversi Paesi UE hanno definito target nazionali.

Il Piano d’Azione di Confindustria si propone come punto di riferimento in ambito nazionale disegnando una strada italiana per il settore e la sua filiera che stimoli la diffusione di idrogeno rinnovabile e low-carbon nell’attuale fase di sviluppo del mercato.

IL CORAGGIO DEL FUTURO. ITALIA 2030-2050

29 settembre 2020

Presidente

Presidente

In allegato gli executive summary del libro "Il coraggio del futuro. Italia 2030-2050".

PROPOSTA DI RIFORMA DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA (TEE)

29 luglio 2020

Politiche Industriali

Politiche Industriali

L’innalzamento degli obiettivi di decarbonizzazione comunitari renderà ancora più rilevante il ruolo dell’efficienza energetica, soprattutto con riferimento ai settori industriali, ai quali sarà richiesto di avviare un nuovo ciclo di investimenti in innovazione tecnologica ambientale.

Per questa ragione, Confindustria ritiene fondamentale che il nuovo quadro di politica energetica preveda la continuità dei Titoli di Efficienza Energetica (i cosiddetti certificati bianchi) secondo una riqualificata prospettiva, strutturalmente stabile in relazione agli obiettivi 2030.

Inoltre, considerata l’importanza dello strumento per il settore manifatturiero e la sua efficienza in termini di costo, Confindustria ha presentato una proposta di riforma dello strumento dei TEE con l’auspicio che per il periodo 2021-2030 si possa avere un quadro di regole e strumenti di mercato  stabili e privi di incertezze nell’ottica della semplificazione, dell’ottimizzazione delle metodologie di quantificazione e riconoscimento del risparmio energetico, della riduzione dei tempi per l’approvazione, l’emissione e l’offerta dei titoli sul mercato.

L’approfondimento svolto ha portato alla redazione di una proposta che prevede sia necessario sviluppare una piattaforma di mercato completa in grado di orientare le decisioni di investimento degli operatori in modo strutturale. La nuova piattaforma di mercato deve essere in grado di fornire “segnali di prezzo” a breve ma anche a lungo termine per favorire le condizioni informative disponibili agli operatori, promuovendo la concorrenza.
 

RAPPORTO REGIONALE PMI 2020

22 luglio 2020

Coesione Territoriale

Coesione Territoriale

Una fotografia a tinte fosche quella scattata dal nuovo Rapporto Regionale PMI 2020, realizzato da Confindustria e Cerved, in collaborazione con SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno che, in un’unica pubblicazione, integra le evidenze presentate negli anni scorsi nel Rapporto PMI Mezzogiorno e nel Rapporto PMI Centro-Nord.

Il volume di quest’anno si arricchisce di un capitolo di analisi sugli impatti che il Covid-19 ha determinato sui sistemi locali di PMI, nonché di una sezione dedicata alla ricognizione e all’approfondimento delle misure messe in campo sia a livello europeo che nazionale per fronteggiare l’emergenza.

A completare il tutto, una monografia sui potenziali effetti della Tassonomia UE per la Finanza Sostenibile, con un focus sulla capacità delle nostre imprese di sostenere gli investimenti necessari alla riconversione e sull’impatto delle nuove norme a livello territoriale.

GRANDI IMPRESE ESTERE IN ITALIA - REPUTAZIONE E SOSTENIBILITA'

20 luglio 2020

Affari Internazionali

Affari Internazionali

Il terzo volume della serie "Grandi Imprese Estere in Italia", nata su iniziativa dell'Advisory Board Investitori Esteri (ABIE) di Confindustria, è incentrato sui temi della Reputazione e Sostenibilità.

Dall'analisi condotta nel report emerge come gli obiettivi comuni perseguiti dalle aziende dell’ABIE possono essere così schematizzati:

  • investire nei propri dipendenti;
  • investire nella tutela dell’ambiente.

Si tratta di un piccolo passo avanti rispetto a quanto fatto dal Business Roundtable4 che, nell’agosto 2019, ha presentato una dichiarazione firmata da 181 Amministratori Delegati che si impegnano a guidare le proprie aziende a beneficio di tutte le parti interessate: clienti, dipendenti, fornitori, comunità e azionisti.

Tutti gli indicatori e le best practice evidenziati sono anche utili per spiegare, almeno in parte, la resilienza mostrata da queste imprese durante l’emergenza COVID, che ha impresso una forte accelerazione al percorso verso un nuovo modo di lavorare in azienda, già iniziato da tempo.

Inoltre, se parlare di sostenibilità sembrava essere diventato più una moda che una questione di sostanza, in questo periodo così drammatico per l’Italia e per il mondo, emerge con forza che molte delle best practice aziendali sono state fondamentali per attuare rapidamente tutto quanto fosse alla portata delle imprese per continuare a lavorare mettendo in sicurezza i propri lavoratori, avendo anche una forte solida finanziaria alle spalle.

In particolare, secondo i dati della rilevazione speciale ISTAT “Situazione e prospettive delle imprese nell’emergenza sanitaria COVID-19” le grandi imprese a controllo estero risultano molto meno esposte ai rischi di tenuta operativa e sostenibilità dell’attività rispetto alle altre grandi imprese residenti, seppure dichiarino possibilità di chiusura di sedi in misura più ampia rispetto ad altri tipi di impresa.

Inoltre, sul fronte della liquidità, le grandi imprese a controllo estero manifestano una minore vulnerabilità rispetto alle altre grandi imprese italiane: la mancanza di liquidità viene rilevata da 1 impresa a controllo estero su 6, a fronte di incidenze nettamente superiori per le altre grandi imprese, soprattutto quelle appartenenti a gruppi domestici.

Infine, le grandi imprese a controllo estero si caratterizzano in modo evidente per la quota elevata di imprese che prevedono strategie di reazione alla crisi complessivamente improntate all’espansione (il 45,8%, rispetto al 42,3% delle multinazionali a controllo nazionale, il 38,3% dei gruppi domestici, ed il 30,6% delle grandi imprese indipendenti).


CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO DL RILANCIO

07 luglio 2020

Politiche Fiscali, Affari ...

Politiche Fiscali, Affari Legislativi

L’articolo 25 del DL Rilancio (Decreto legge 19 maggio 2020, n. 34) prevede, per il sostegno ai titolari di partita Iva che esercitano attività d’impresa e di lavoro autonomo o che sono titolari di reddito agrario, l’erogazione di un contributo a fondo perduto commisurato alla diminuzione di fatturato subita a causa dell’emergenza epidemiologica Covid- 19.

La nota allegata descrive i requisiti e la procedura per l’accesso al contributo, anche alla luce dei chiarimenti resi dall’Amministrazione finanziaria e del protocollo siglato tra Ministero dell'Economia e delle Finanze, Ministero dell'Interno e Agenzia delle Entrate per i controlli di regolarità antimafia


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