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06 novembre 2019
Europa, Presidente
Europa, Presidente
La IX edizione del Business Forum tra Confindustria e BDI è stata dedicata ai temi digitali (intelligenza artificiale, infrastrutture digitali) e al negoziato sul Quadro finanziario pluriennale post 2020 come strumento per supportare la digitalizzazione dell’economia.
La dichiarazione congiunta firmata a Bolzano riafferma la solidità dei rapporti fra le due organizzazioni e indica ai rispettivi Governi e alle Istituzioni europee le priorità strategiche da perseguire per puntare alla sovranità tecnologica e digitale nell’UE.
In particolare, la dichiarazione indica la necessità di:
BDI e Confindustria hanno sostenuto anche l’importanza di un approccio europeo in materia di 5G e di cyber-sicurezza e di raggiungere un’indipendenza tecnologica necessaria alla sicurezza digitale europea.
21 ottobre 2019
Politiche Industriali
Politiche Industriali
Il position paper "Green Public Procurement: Una domanda giusta per una economia circolare e sostenibile" — presentato il 18 ottobre in occasione della XIII edizione del Forum Compraverde Buygreen — si pone l'obiettivo di analizzare, da un lato, lo stato dell’arte dell’implementazione dello strumento nel nostro Paese e, dall’altro, di fornire possibili linee d’intervento e azioni per superare le criticità identificate, al fine di porre in essere un vero e proprio piano d’azione volto rendere il GPP un concreto strumento di politica ambientale e industriale.
I contenuti del position paper, che vogliono essere un contributo alla transizione verso il modello di economica circolare, si fondano sulla vision della Commissione Europea secondo cui “il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo”, perché ritiene tale nuovo modello di crescita “una componente indispensabile degli sforzi messi in campo per sviluppare un’economia che sia sostenibile, rilasci poche emissioni di biossido di carbonio, utilizzi le risorse in modo efficiente e resti competitiva”.
La redazione del documento è stata possibile grazie alla collaborazione della Fondazione Ecosistemi e delle imprese e Associazioni di Confindustria, nell'ambito delle attività del Gruppo Tecnico Industria e Ambiente.
17 ottobre 2019
Affari Legislativi
Affari Legislativi
Lo scorso 15 ottobre Confindustria ha partecipato, con le altre principali associazioni di categoria, a un primo confronto con la Ministra Dadone sulle priorità in materia di semplificazione.
A tal fine, Confindustria ha elaborato e presentato un documento sviluppato lungo quattro direttrici:
il rafforzamento di una regia unica a livello centrale, imperniata sul Dipartimento della funzione pubblica, per un piano complessivo di riduzione degli oneri amministrativi e l’implementazione delle misure di semplificazione già previste, a partire dal coordinamento multilivello di queste politiche;
la costituzione di team specializzati, nell’ambito di ciascuna amministrazione o tra amministrazioni diverse, per offrire supporto qualificato alle stesse nelle valutazioni più complesse dal punto di vista tecnico;
gli interventi di semplificazione in ambiti particolarmente rilevanti per le imprese, a partire da: accelerazione per la realizzazione delle infrastrutture pubbliche (es. meccanismo presso Presidenza del Consiglio per individuare e superare le cause di blocco, anche attraverso l’esercizio dei poteri sostitutivi); adempimenti connessi alla gestione dell’IVA (es. trasmissione annuale dei dati relativi all’esterometro); interventi in materia di economia circolare (es. abbattimento dei costi di bonifica e reindustrializzazione dei siti contaminati);
la valorizzazione del merito nel pubblico impiego e assunzione di giovani specializzati.
15 ottobre 2019
Politiche Fiscali
Politiche Fiscali
Confindustria e il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili - recependo le istanze provenienti dalle associazioni sul territorio e dagli ordini professionali - hanno raccolto, in un documento congiunto, oltre 50 proposte di semplificazione nei vari ambiti della normativa fiscale.
Le proposte sono corredate dagli articolati normativi e da prime quantificazioni e si muovono lungo tre direttrici fondamentali:
In tale contesto, le proposte normative dettagliate nel documento sono classificate in base al carattere di priorità e distinte per ambito o tributo di applicazione.
Tra gli interventi prioritari, Confindustria segnala l’urgenza di intervenire nell’ambito dell’IVA, al fine di ridurre e semplificare la mole di adempimenti e oneri connessi a questo tributo. A quasi un anno dall’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica possiamo dire che, nonostante il percorso di preparazione a questa rivoluzione sia stato complesso e oneroso, le imprese hanno affrontato la sfida e ne sono uscite vincenti.
Altre proposte mirano a semplificare adempimenti e doppi binari che sottraggono tempo e risorse alle imprese e che potrebbero essere gestiti con maggiore coerenza.
Non mancano, infine, proposte di intervento che mirano a superare alcune interpretazioni di prassi in contrasto con principi di logica giuridica e a valorizzare gli istituti di collaborazione tra Fisco e contribuenti, garantendo proporzionalità alla reazione sanzionatoria.
15 ottobre 2019
Coesione Territoriale
Coesione Territoriale
Il position paper sul Patto per la Salute tra Stato e Regioni 2019-2021 è stato elaborato dal Gruppo Tecnico Scienza della Vita di Confindustria.
Il documento – che esprime in modo unitario le posizioni delle imprese produttrici di beni e servizi dell’intera filiera della salute – intende evidenziare riflessioni e proposte nell’ambito del confronto sul Patto per la Salute.
Il position paper, preceduto da un executive summary, è stato inviato al Ministro della Salute Roberto Speranza e contiene proposte sui seguenti temi:
07 ottobre 2019
Direttore Generale
Direttore Generale
Il Governo ha approvato la Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza 2019 (NaDEF), che aggiorna le stime sul quadro macroeconomico e gli obiettivi programmatici.
La NaDEF delinea per la prossima manovra una serie di misure che, oltre alla sterilizzazione degli aumenti dell’IVA, include l’avvio del taglio del cuneo fiscale e alcuni interventi per il sostegno agli investimenti privati, tra cui la proroga degli incentivi nell’ambito del programma Industria 4.0.
Rispetto alle linee di intervento delineate nella NaDEF, Confindustria ha elaborato un documento di osservazioni e proposte, al fine di contribuire alla costruzione di una Manovra di Bilancio che - anche nell'attuale fase congiunturale - garantisca crescita e sviluppo.
Più in dettaglio, Confindustria auspica che il 2020, anche per i tassi di interesse ai minimi, venga utilizzato per:
1) ricreare il clima di fiducia;
2) rilanciare gli investimenti privati, in particolare quelli volti a favorire l’innovazione e la sostenibilità ambientale;
3) avviare in modo significativo la riduzione del carico fiscale sul lavoro.
12 settembre 2019
Affari Legislativi
Affari Legislativi
Tra giugno e luglio scorsi, la CONSOB ha aperto tre consultazioni pubbliche in materia di trasparenza societaria, alle quali Confindustria ha risposto congiuntamente con Assonime.
In particolare, la prima consultazione ha interessato le proposte di modifica da apportare al Regolamento Emittenti per l’adeguamento al cd. Regolamento Prospetto (Regolamento UE 2017/1129 relativo al prospetto da pubblicare per l’offerta pubblica o l’ammissione alla negoziazione di titoli in un mercato regolamentato), entrato in vigore nella sua interezza lo scorso 21 luglio.
Nel documento di osservazioni (All. 1), è stata richiesta l’abrogazione delle previsioni di cui al Regolamento Emittenti, che introducono o mantengono disposizioni non previste dalla disciplina comunitaria, nonché ulteriori interventi di semplificazione. Ciò al fine di assicurare una reale armonizzazione della regolamentazione italiana e delle prassi di vigilanza adottate dalla Consob nella procedura dei prospetti al sistema definito dall’ordinamento comunitario e concretamente attuato negli altri paesi europei.
Anche la seconda consultazione ha riguardato proposte di modifica al Regolamento Emittenti, questa volta dirette a disciplinare:
Nel documento di osservazioni (All. 2) è stato rilevato che: i predetti casi di esenzione appaiono nel complesso condivisibili ma potrebbero essere ulteriormente semplificati; l’obbligo di notifica della partecipazione infra-soglia appare controverso e ne occorrerebbe una declinazione più equilibrata.
La terza consultazione ha avuto a oggetto una nuova comunicazione relativa ai criteri per il controllo del prospetto, che sostituisce quella in materia del 2009.
Tali criteri standard sono indicati dal cd. Regolamento Delegato (Regolamento Delegato UE n. 980/2019), che consente altresì all'Autorità competente di applicare criteri aggiuntivi. Avvalendosi di questa possibilità, la CONSOB ha - in particolare - individuato alcune situazioni non esaustive cui applicare i predetti criteri aggiuntivi e ha chiarito che, nell'ambito dell'attività istruttoria in materia di prospetto, terrà conto del patrimonio informativo di cui è in possesso in base all'espletamento di altri compiti istituzionali.
Nel documento di osservazioni (All. 3) è stato evidenziato in particolare che il ricorso a informazioni esterne al prospetto, incluse quelle in possesso delle Autorità competenti in virtù di altre funzioni di vigilanza, dovrebbe essere limitato a specifici casi a fronte di particolari esigenze di tutela degli investitori e che l’applicazione sistematica dell’utilizzo dell’intero patrimonio informativo di tali Autorità condurrebbe a una disomogeneità nel grado di accuratezza delle informazioni contenute nel prospetto e a una eterogeneità dei controlli tra i diversi paesi.
Pertanto, sarebbe opportuno che la CONSOB valutasse di rinviare la definizione dei criteri indicati nella bozza di comunicazione a ulteriori e attesi lavori di coordinamento in sede ESMA.
23 luglio 2019
Affari Legislativi
Affari Legislativi
Il position paper di Confindustria sull'autonomia differenziata, è stato approvato all'unanimità dal Consiglio delle Rappresentanze Regionali lo scorso 18 luglio.
Il documento, frutto di un ampio e approfondito confronto all'interno del Sistema associativo e con le Istituzioni interessate, si muove lungo 4 direttrici:
17 luglio 2019
Coesione Territoriale
Coesione Territoriale
11 luglio 2019
Politiche Fiscali, Affari ...
Politiche Fiscali, Affari Legislativi
Confindustria approfondisce le principali misure di interesse per le imprese contenute nella legge di conversione del DL Crescita (n.34/2019) pubblicata in G.U. n.151 del 29/06/2019.
Tra i principali interventi si segnalano:
Infine, viene segnalata la significativa limitazione delle tutele legali connesse al completamento del Piano ambientale per lo stabilimento ILVA di Taranto, valutata negativamente da Confindustria.
In allegato sono disponibili la nota generale e la nota di approfondimento delle misure fiscali.
25 giugno 2019
Politiche Fiscali
Politiche Fiscali
Il position paper di Confindustria sui principi fiscali internazionali e digitalizzazione dell'economia fornisce un supporto per seguire il dibattito in corso sulla revisione dei principi di fiscalità internazionale indotta dai processi di digitalizzazione e globalizzazione dell'economia.
La ricerca di soluzioni per adeguare i sistemi fiscali alla rivoluzione digitale non è un fatto recente e affonda le proprie radici nelle questioni fiscali delle “reti globali dell’informazione” (seconda metà degli anni '90) e del “commercio elettronico” (anni 2000), trasformatesi nei problemi fiscali della “digital economy” (2013) e, oggi, in quelli “dell’economia digitalizzata" nel suo complesso (2018-19).
Nella prima parte del position paper vengono esaminati i principi cardine che governano il sistema fiscale internazionale, oggi messi in crisi, e sono ripercorse le tappe del dibattito svolto sul tema sin dalla metà degli anni ’90, fino ad arrivare ai più recenti sviluppi, presentati dall’OCSE al Summit G20 di Fukuoka dell’8-9 giugno 2019.
La seconda parte del documento, invece, è dedicata alla descrizione delle c.d. misure ad interim, ossia quelle misure adottate in attesa di una revisione condivisa a livello mondiale dei criteri di fiscalità internazionale, con particolare riferimento alla disciplina dell’imposta sui servizi digitali introdotta in Italia con la Legge di Bilancio 2019.
20 giugno 2019
Affari Legislativi, Politiche ...
Affari Legislativi, Politiche Industriali
È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale (GU – Serie generale n. 140 del 17 giugno 2019) la Legge n. 55/2019 di conversione del DL Sbloccacantieri (n. 32/2019).
Confindustria ha seguito i lavori parlamentari intervenendo in Audizione dinanzi alle Commissioni, presentando diverse proposte emendative e contribuendo al confronto con e tra i rappresentati del Governo e del Parlamento. Tale confronto è stato complesso all’interno della maggioranza, specie dopo i risultati delle elezioni europee, che rischiavano di bloccare l’iter di conversione del DL e, quindi, provocarne la relativa decadenza.
Durante l’esame parlamentare, sono state apportate diverse modifiche al testo del DL.
In particolare, nelle more di una complessiva revisione del Codice dei contratti pubblici, è stata prevista in via sperimentale la sospensione di alcuni istituti fino alla fine del 2020 (divieto di appalto integrato; obbligo per i Comuni non capoluogo di provincia di avvalersi delle centrali di committenza; obbligo di scegliere i commissari di gara tra gli esperti iscritti all’albo ANAC), la cui efficacia andrà monitorata in termini di accelerazione dell’affidamento dei lavori, trasparenza e qualificazione della committenza.
Sono state, poi, approvate alcune misure transitorie, applicabili sempre fino al 31.12.20, su aspetti particolarmente qualificanti. In particolare si prevede una disciplina transitoria del subappalto, che dispone la sospensione dell’obbligo di indicare la terna dei subappaltatori, nonché delle verifiche in sede di gara in merito alla sussistenza dei motivi di esclusione riferiti al subappaltatore. L’auspicio è che tali previsioni, ampiamente condivise dal mondo produttivo, siano previste a regime. Desta, invece, preoccupazione la facoltà attribuita alla stazione appaltante di prevedere o meno nel bando di gara il ricorso all’istituto (entro il limite del 40% del valore complessivo del contratto), in quanto ciò limita fortemente la libertà dell’impresa di organizzare la propria attività.
Nell’ambito delle misure approvate, sono poi condivisibili alcuni interventi di semplificazione, che potranno garantire celerità nell’attività di procurement. Ad esempio, fino al 31.12.20, viene previsto:
L’auspicio di Confindustria è che anche tali previsioni siano confermate all’esito della sperimentazione.
Tra le misure da segnalare, anche la conferma del Regolamento unico di attuazione, che dovrebbe a regime soppiantare le Linee Guida ANAC e che punta ad assicurare organicità e chiarezza all’intero corpus normativo.
In merito, poi, alle modifiche strutturali in materia di criteri di aggiudicazione, è apprezzabile l’opzione di affidare alla discrezionalità delle stazioni appaltanti la scelta tra il criterio del minor prezzo e quello dell’OEPV nei contratti sotto soglia UE, nonché il ricorso all’OEPV per i contratti caratterizzati da notevole contenuto tecnologico o innovativo. Sempre in tema di OEPV, si valuta positivamente il ripristino, in caso di aggiudicazione con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, del limite del 30% al punteggio massimo attribuibile alla componente economica dell’offerta.
Con riferimento alla rideterminazione delle soglie di affidamento e delle procedure esperibili per gli appalti sotto soglia UE, desta preoccupazione l’ampliamento dell’affidamento diretto e del ricorso alle procedure negoziate. Il nuovo meccanismo, se da un lato, potrebbe comportare una maggiore facilità nell’affidamento degli appalti sotto soglia UE, dall’altro, potrebbe avere effetti negativi in termini di trasparenza e concorrenza nella partecipazione alle gare pubbliche e condurre a una non improbabile chiusura di importanti fasce di mercato.
Apprezzabili anche la fissazione di un limite temporale (entro il 15 dicembre 2019) per l’individuazione delle opere da commissariare, nonché la previsione nel DL di commissariamenti ad hoc per alcune opere strategiche (es. MOSE; nodo ferroviario di Genova).
Positiva altresì la soppressione - approvata in sede parlamentare - della misura contenuta nel testo originario del DL, che prevedeva l’esclusione dalle gare per irregolarità fiscali e previdenziali non definitivamente accertate. Con tale disposizione si rischiava, in taluni casi, di rendere impossibile alle imprese la partecipazione alle gare, determinando un danno, grave e sproporzionato, a fronte di violazioni che, spesso, si rivelano del tutto infondate.
Condivisibili anche:
Infine, come più volte evidenziato da Confindustria, l’esame parlamentare non ha consentito di intervenire su quello che doveva essere il “nucleo forte” del provvedimento, vale a dire i fattori di blocco che rallentano le fasi decisionali e realizzative delle opere, a partire dalle sofferenze delle PMI subappaltatrici e creditrici degli appaltatori in crisi e dai casi di “fuga dalla firma” da parte dei funzionari pubblici.
A tale ultimo riguardo, si ribadisce la preoccupazione per le ripercussioni negative, anche sull’attrattività del Paese, della misura introdotta in sede parlamentare che esclude per legge, in ogni caso di cessazione anticipata di rapporti di concessione autostradale, la colpa grave, purché il danno tragga origine da un decreto vistato e registrato dalla Corte dei Conti in sede di controllo preventivo di legittimità.
In allegato sono scaricabili in ordine: