AUDIZIONI PARLAMENTARI

DL Sicurezza energetica

21 dicembre 2023

Energia

Energia

Confindustria ha espresso apprezzamento ed una valutazione complessivamente positiva per le misure contenute provvedimento, poiché contribuiscono a intercettare, in linea con le nostre proposte, tutte e tre le dimensioni rilevanti dell’energia: la decarbonizzazione, la competitività e la sicurezza degli approvvigionamenti.

Il decreto legge, infatti, contiene disposizioni in materia di energy e gas release, produzione di energia da fonti rinnovabili e potenziamento delle infrastrutture energetiche che vanno nella giusta direzione.

In merito invece alle misure che il provvedimento dedica al tema della ricostruzione nei territori colpiti da calamità naturali e, in particolare, agli ultimi eventi alluvionali verificatisi in Toscana a partire dallo scorso 2 novembre, Confindustria auspica che l’iter di conversione in legge del DL rappresenti l’occasione per completare e rafforzare il quadro di misure a sostegno dei territori alluvionati.

Dlgs. Statuto contribuente

20 dicembre 2023

Fisco

Fisco

Nel contesto dell’attuazione della Legge delega fiscale per la revisione del sistema tributario, lo schema di decreto legislativo recante modifiche allo statuto dei diritti del contribuente (Atto Governo n. 97), al vaglio delle Commissioni parlamentari Finanze e Bilancio del Senato per l'espressione del parere, dovrebbe recepire i criteri direttivi indicati dall’articolo 4 della Legge delega avente specificamente ad oggetto la riforma dello statuto del contribuente.

La norma prevede che le disposizioni dello Statuto costituiscono princìpi generali dell’ordinamento e criteri di interpretazione adeguatrice della legislazione tributaria e indica diversi princìpi e criteri direttivi di delega per la revisione dello Statuto medesimo.

Il documento di osservazioni di Confindustria riporta alcune prime considerazioni sul provvedimento, in particolare sui profili di maggiore interesse per le imprese, oltre a uno schema con le modifiche puntuali alle norme dello Statuto.


DdL Istruzione tecnica

07 dicembre 2023

Education

Education

L’istruzione tecnico-professionale è, storicamente, tema di massimo interesse per Confindustria e lo è diventato soprattutto nella fase post-pandemica in cui, secondo i dati Excelsior Unioncamere-Anpal, il tasso di difficoltà di reperimento di figure professionali è drasticamente aumentato, passando da un 26,4% del 2019 ad un attuale 45,1%.

L’istruzione tecnico-professionale (istituti tecnici, istituti professionali e IeFP) rappresenta un fondamentale ramo del nostro sistema educativo per contribuire all’innalzamento complessivo del livello di capitale umano nel Paese e, in particolare, come strumento di contrasto al mismatch tra domanda e offerta.

Confindustria ritiene che i contenuti del provvedimento siano in continuazione e coerenza con percorso lungo, che ha portato al progressivo riconoscimento del ruolo delle imprese nel sistema educativo; percorso che ha superato un primo traguardo con la riforma degli ITS Academy, votata a larga maggioranza nella scorsa Legislatura.

Confindustria ritiene quindi complessivamente positiva la stesura del DdL 924, sia sul fronte dei contenuti che del metodo.



Dlgs. Adempimenti tributari

07 dicembre 2023

Fisco

Fisco

Nel contesto dell’attuazione della Legge delega fiscale lo schema di decreto legislativo riguardante razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari (Atto Governo n. 93) è attualmente al vaglio delle Commissioni parlamentari Finanze e Bilancio di Camera e Senato.

In tema di adempimenti, l’articolo 16, comma 1, della Legge delega reca i seguenti princìpi e criteri direttivi:

  • l’introduzione di misure per la semplificazione degli obblighi dichiarativi e di versamento;
  • interventi diretti a favorire l’accesso ai servizi dell’amministrazione finanziaria;
  • misure dirette a rafforzare la posizione dei cittadini nel rapporto con l’amministrazione finanziaria;
  • interventi concernenti l’amministrazione finanziaria.

La memoria fornisce un primo esame delle disposizioni e dei principali profili di interesse per le imprese.


DdL Concorrenza 2022 - Camera

01 dicembre 2023

Affari Legislativi

Affari Legislativi

La Legge annuale per il mercato e la concorrenza costituisce un driver di politica economica nazionale, che Confindustria considera prioritario.

Confindustria ha apprezzato, quindi, l’impegno assunto in occasione della presentazione del PNRR, che ha previsto l’adozione di quattro leggi annuali. 

Le modifiche introdotte al provvedimento in prima lettura al Senato, da un lato, rafforzano la portata concorrenziale del provvedimento - accogliamo con favore, ad esempio, la modifica dei limiti alle emissioni elettromagnetiche che consentirà la maggior diffusione della tecnologia 5G - dall’altro, segnano un passo indietro su alcune disposizioni - ci riferiamo al pacchetto di misure relative all’Autorità Antitrust, che risulta indebolito rispetto al testo in entrata al Senato.


Dlgs. Fiscalità internazionale

28 novembre 2023

Fisco

Fisco

Il Dlgs. interviene su diversi aspetti della fiscalità c.d. “cross border” e contiene anche la normativa di recepimento della Direttiva (UE) 2022/2523 del Consiglio del 14 dicembre 2022 in materia di imposizione minima globale (la c.d. “global minimum tax”).

Le osservazioni di Confindustria riguardano, innanzitutto, la nuova definizione di residenza delle persone fisiche, la cui norma appare per certi aspetti lacunosa, a differenza di quella che apporta modifiche alla definizione di residenza per le persone giuridiche che viene allineata maggiormente alla prassi internazionale.

Un’apprezzabile finalità di semplificazione viene presentata dalla riscrittura, in parte, della disciplina delle c.d. “controlled foreign companies” (CFC) su cui, tuttavia, residuano alcuni aspetti da chiarire.

Un’altra importante previsione è quella in materia di lavoratori impatriati per cui viene abrogato il previgente regime di favore per coloro che trasferiscono la residenza fiscale in Italia, sostituito con un nuovo regime fiscale agevolato con requisiti più restrittivi.

Infine un intero titolo dello schema di provvedimento contiene le disposizioni di recepimento della Direttiva (UE) 2022/2523, in materia di “ global minimum tax”, su cui pure sono state fornite diverse osservazioni. Tuttavia numerosi aspetti applicativi della normativa (in primis, l’applicazione di regimi semplificati) sono demandati a decreti ministeriali di prossima emanazione.


Dlgs. IRPEF-IRES

28 novembre 2023

Fisco

Fisco

In materia di IRPEF, il decreto legislativo prevede diverse misure (accorpamento dei primi scaglioni IRPEF, aumento detrazione lavoro dipendente e no tax area, correttivo ai requisiti di accesso al trattamento integrativo al reddito) che, seppure aventi come obiettivo la riduzione del prelievo fiscale, non sono supportate da una prospettiva di medio-lungo termine.

Peraltro, fa da contraltare a tali interventi, una riduzione, nella misura fissa di 260 euro, della detrazione spettante per specifiche tipologie di oneri, per i contribuenti titolari di reddito complessivo superiore a 50 mila euro.

In generale, l’intervento di riforma dell’IRPEF appare parziale e non del tutto adeguato rispetto agli obiettivi assegnati.

Con riferimento alle misure in materia di IRES, si dispone una prima – e solo parziale – attuazione delle misure previste dalla legge delega. A differenza, infatti, di quanto contenuto in quest’ultima, lo schema di decreto legislativo prevede solo una agevolazione sul piano delle assunzioni, di applicazione complessa e di impatto limitato, valevole per il solo 2024.

A ciò si affianca l’ abrogazione definitiva dell’ACE (Aiuto alla Crescita Economica) che, stante la mancanza di misure sostitutive analoghe e di un ridisegno complessivo dell’IRES, comporterà un aumento del costo del capitale, facendo venir meno una leva importante alla patrimonializzazione delle imprese.


Regolamento europeo imballaggi

15 novembre 2023

Transizione ambientale

Transizione ambientale

Confindustria, Confagricoltura, Confcommercio, Confartigianato, Confcooperative, Federdistribuzione, Casartigiani e CLAAI, hanno espresso al Parlamento l’assoluta necessità di fare pressione sulle Istituzioni europee per un maggiore buon senso ed equilibrio nell’introduzione della nuova disciplina, ribadendo l’allarme che deriva dall’applicazione delle nuove norme.

Sono molti gli aspetti del provvedimento valutati come critici che, se approvato, rischiano di danneggiare un intero sistema di eccellenza. E’ a rischio oltre il 30% del PIL del Paese, decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di posti di lavoro.

Si tratta dei molteplici settori produttori di imballaggi, i loro fornitori di materie prime, dell’intera industria italiana del riciclo, delle imprese che utilizzano tali imballaggi per commercializzare ed esportare merci in Italia e all’estero, dall’agricoltura a tutte le filiere della produzione alimentare e della ristorazione, dalla cosmetica alla farmaceutica, dai pubblici esercizi al turismo, dalla piccola, media e grande distribuzione organizzata, al vending, alla logistica, ai produttori di macchinari. 

Le criticità del provvedimento, purtroppo, non sono “limitate” solo al tema del riuso a scapito del riciclo. Sono presenti, infatti, anche divieti di produzione per diverse tipologie di imballaggi monouso e l’identificazione, per alcune tipologie di imballaggi monouso, del cauzionamento.

DdL Bilancio 2024

14 novembre 2023

Affari Legislativi

Affari Legislativi

Confindustria ha evidenziato, da un lato, che si tratta di una Manovra ragionevole nella misura in cui concentra le poche risorse disponibili sulla riduzione, seppur per il solo 2024, del cuneo contributivo; dall’altro ha rimarcato le carenze del provvedimento, in particolare sul versante degli investimenti e, più in generale, di una strategia per la crescita e la competitività.

Risultano infatti assenti interventi di ampio respiro dal lato dell’offerta necessari a sostenere la competitività delle imprese nel quadro dei nuovi paradigmi europei: dal Piano Industria 5.0, alle misure di sostegno, alla struttura finanziaria e alla patrimonializzazione delle imprese, che rischia invece di uscire indebolita dalla prospettata abrogazione dell’ACE.

Un’occasione mancata è anche l’assenza di una definitiva soppressione di plastic e sugar tax, soltanto rinviate.  

Generano da ultimo preoccupazioni le modalità con cui viene introdotto l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa a copertura dei danni catastrofali. Pur cogliendo un’esigenza importante, infatti, la declinazione della misura fa emergere, tra le altre cose, numerose incertezze interpretative ed applicative.


PdL salario minimo e giusta retribuzione

10 novembre 2023

Lavoro e Relazioni ...

Lavoro e Relazioni Industriali

Premesso che la regolazione dei minimi salariali costituisce un meccanismo fondamentale nel funzionamento del mercato del lavoro, va ribadito che in Italia, come noto, questa funzione è stata storicamente svolta dai contratti collettivi nazionali di categoria.

Confindustria ritiene opportuno che tale regolazione rimanga affidata alla contrattazione collettiva, per più motivi, anche se l’indiscriminato proliferare di contratti collettivi sottoscritti da associazioni di dubbia rappresentatività, pone come imprescindibile premessa che vengano introdotte disposizioni di legge volte ad individuare il contratto collettivo di riferimento, per ogni settore, che sia sottoscritto da agenti contrattuali effettivamente rappresentativi.

Confindustria ritiene comunque necessario sottolineare che, in ogni caso, il vero problema del rispetto di un salario minimo adeguato prescinda dalla fonte che ne determina la misura. Il problema vero, almeno in Italia, sembra essere quello degli strumenti volti a garantire l’effettivo rispetto del livello retributivo minimo, piuttosto che quello della fonte (legge o contratto collettivo), che ne determina la misura. 

In questo senso, l’introduzione di un salario minimo legale non risolverebbe, di per sé, il problema di adeguare i salari più bassi.

PdL Gestione emergenze

25 ottobre 2023

Affari Legislativi

Affari Legislativi

La Proposta di Legge interviene sull’attuale quadro normativo in materia di gestione delle emergenze di rilievo nazionale, ponendosi l’obiettivo di accelerare e semplificare sia gli interventi necessari al superamento della fase emergenziale, sia la realizzazione delle attività di ricostruzione, contenendo le tempistiche della gestione straordinaria.

In via generale, Confindustria apprezza l’iniziativa parlamentare, le cui logiche e finalità incontrano le esigenze che le imprese si trovano a fronteggiare ogniqualvolta accadimenti eccezionali pregiudicano il normale svolgimento delle attività produttive, minacciandone la stessa sopravvivenza.

L’intervento riformatore della PdL, oltre a imporre una seria riflessione sul livello di complessità del quadro normativo ordinario, evidenzia la necessità di introdurre, in maniera stabile, un quadro di norme derogatorie per far fronte a eventi sì eccezionali nella portata, ma sempre più ciclici in termini di frequenza.


PdL Ratifica CETA

19 ottobre 2023

Affari Internazionali

Affari Internazionali

In un contesto di crescenti spinte protezionistiche e crisi della governance multilaterale degli scambi, i trattati commerciali preferenziali tra paesi acquistano un ruolo centrale .

Il CETA – come più in generale tutti gli ultimi accordi siglati dalla UE con paesi terzi - ha avuto un forte impatto positivo sulle esportazioni italiane. Secondo stime del Centro Studi di Confindustria, ha generato una maggiore crescita delle vendite italiane in Canada di quasi il 10%, soltanto nei primi due anni.

Nel quinquennio 2017 (anno dell’entrata in vigore del CETA) al 2022 la dinamica positiva delle esportazioni italiane verso il Canada è stata ancora più marcata realizzando un tasso di crescita cumulato del 62,3%, molto più alto di quello raggiunto dalle vendite italiane nel mondo pari al 38%.

Secondo Federalimentare, che rappresenta 13 Associazioni nazionali di categoria dell’Industria degli alimenti e delle bevande, dall’entrata in vigore del CETA, nel quinquennio di riferimento, l’export italiano nel settore agroalimentare ha segnato una accelerazione sia con riferimento alle precedenti esportazioni in Canada che rispetto alla media dell’incremento del nostro export a livello mondo.


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