AUDIZIONI PARLAMENTARI

Superbonus 110%

14 maggio 2021

Politiche Fiscali

Politiche Fiscali

Confindustria è stata audita presso le Commissioni riunite Ambiente, territorio e lavori pubblici e Attività produttive, commercio e turismo della Camera dei Deputati, in merito ai profili applicativi del Superbonus 110 %.

Nel corso dell’Audizione, il Vicepresidente Emanuele Orsini ha rimarcato come il Superbonus 110 %, nelle sue articolazioni, sia una misura in grado di imprimere una spinta alla riqualificazione del patrimonio immobiliare, alla riduzione del consumo del suolo e al raggiungimento degli obiettivi climatici e, per questa via, può dare un contributo di rilievo alla ripresa dell’intera economia del Paese.

Per queste ragioni – e per consentire alla misura di esplicare efficacemente il suo potenziale - il Vicepresidente Orsini ha ribadito la necessità di interventi di proroga ed ampliamento dell’ambito di applicazione delle detrazioni, di sistematizzazione dei documenti interpretativi e di significative semplificazioni sul piano degli adempimenti.



PdL Amministrazione straordinaria

06 maggio 2021

Affari Legislativi

Affari Legislativi

La memoria svolge alcune considerazioni sul tema dell’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi.

L’occasione è data dalla proposta di legge delega A.C. 1494, che si colloca nel solco del più ampio processo di riforma delle procedure concorsuali, per rendere il nostro diritto della crisi d’impresa più organico e coerente coi tempi e le ragioni dell’economia.

Certificati Bianchi

06 maggio 2021

Politiche Industriali

Politiche Industriali

In linea generale, l’arrivo dello schema di decreto predisposto dal Ministero della transizione ecologica, indirizzato a rendere più efficace il meccanismo dei certificati bianchi attraverso disposizioni che modificano ed aggiornano il DM 11 gennaio 2017 nella versione modificata dal DM 10 maggio 2018, tenta di colmare una lunghissima aspettativa degli operatori di settore nei confronti di un sistema che negli ultimi anni ha mostrato difficoltà applicative e di funzionamento.
Tali difficoltà sono connesse principalmente alla ridotta generazione di titoli con conseguenti criticità nelle dinamiche di mercato che hanno mostrato uno squilibrio fra domanda e offerta di TEE. In particolare, come noto, il mercato è entrato in sofferenza per carenza di offerta di TEE necessari per l’approvvigionamento da parte dei soggetti obbligati ai fini del soddisfacimento degli obblighi ad essi associati con conseguenti perdite.
Lo schema di decreto prevede alcune modifiche alla regolamentazione in vigore e innova anche introducendo un sistema di acquisizione dei TEE tramite procedure competitive come le aste che dovrebbe affiancarsi alle attuali metodologie e criteri per il riconoscimento dei risparmi energetici.
Tuttavia, nonostante le modifiche previste, il decreto sembra configurarsi come un correttivo di corto respiro e senza una visione prospettica. Molti dei suggerimenti avanzati da Confindustria nel documento di Proposta di riforma del meccanismo TEE del luglio 2020, trasmesso alle Istituzioni competenti, non sono stati recepiti e nel decreto non sono trattati aspetti che hanno significativamente ostacolato il mercato in questi ultimi anni.


DdL Molestie sui luoghi di lavoro

04 maggio 2021

Lavoro e Relazioni ...

Lavoro e Relazioni Industriali

Confindustria, in apertura, ha evidenziato come l’attenzione su queste tematiche sia sempre stata elevata, ricordando come sia stata la prima organizzazione di rappresentanza delle imprese italiane a sottoscrivere nel 2016, con Cgil, Cisl, Uil, l’accordo di attuazione dell’importante accordo quadro europeo sulle molestie e sulla violenza sul luogo di lavoro del 26 aprile 2007.

Siamo convinti che la scelta più costruttiva e fattiva che si possa porre in essere per contrastare le molestie di genere non sia solo quella di prevedere sanzioni penali ma, soprattutto, quella di creare i presupposti affinché tali comportamenti vengano adeguatamente prevenuti. Occorre, cioè, creare un'efficace rete di prevenzione che consenta, il più possibile, di evitare che si arrivi al punto che qualcuno si renda responsabile di molestie.

Occorre prevedere, in primo luogo, un potenziamento dei centri antiviolenza ed una loro specializzazione, perché attualmente la nostra rete di prevenzione, comunque non sufficiente, è molto più focalizzata sui reati che si commettono in famiglia.

Il senso dell’accordo concluso in materia tra Confindustria e Cgil, Cisl, Uil, in attuazione dell’accordo europeo, è quello di creare dei punti di riferimento validi, al di fuori dall'impresa, ai quali le persone possano rivolgersi con fiducia ed avere assistenza tecnica, psicologica e legale, anche nella fase successiva alla denuncia.


Documento di Economia e Finanza 2021

22 aprile 2021

Centro Studi

Centro Studi

Lo scenario macroeconomico disegnato nel DEF per il 2021 e 2022 è sostanzialmente in linea con quello previsto dal Centro Studi Confindustria ed è basato sull’ipotesi che entro settembre la campagna di vaccinazione abbia raggiunto l’80% dei cittadini italiani.

Il contesto attuale pone problematiche di breve e di lungo periodo.

Nel breve periodo queste riguardano:

  • il crollo dei cash flow delle imprese nell’ultimo anno;
  • la crescita del «peso del debito» per le imprese italiane dovuto al maggior ricorso ai prestiti;
  • l’impennata dei prezzi internazionali delle commodity;
  • la riduzione, negli ultimi 12 mesi, di quasi un milione il numero degli occupati, con forti divari tra settori nel recupero dei livelli di input di lavoro pre-Covid.

Il principale problema di lungo periodo riguarda la bassa crescita riflesso della bassa dinamica della produttività: in 20 anni l’Italia ha cumulato un ritardo di 20 punti percentuali rispetto alla Germania.

Il programma Next Generation EU è una grande occasione per realizzare una strategia coerente in cui gli investimenti a sostegno dell’economia sono accompagnati  da riforme strutturali adeguate.


Squilibrio della struttura finanziaria delle imprese per la pandemia

16 aprile 2021

Credito e Finanza

Credito e Finanza

Il Vice Presidente Orsini ha rimarcato l’urgenza di non indebolire – in questa fase cruciale – le misure a sostegno del tessuto economico, in particolare sul fronte della liquidità d’impresa, suggerendo interventi sia sui temi strettamente afferenti alle esposizioni debitorie (moratorie, garanzie pubbliche, regole internazionali) sia sulla leva fiscale.

Ulteriori proposte hanno riguardato la patrimonializzazione e il riequilibrio finanziario e il miglioramento delle procedure di gestione delle crisi d’impresa.


DL Sostegni

12 aprile 2021

Affari Legislativi

Affari Legislativi

Il decreto contiene alcune innovazioni apprezzabili, anche se ancora connotate dal carattere emergenziale e non del tutto risolutive. In linea generale, Confindustria ha sottolineato che occorre agire in due direzioni:

  • accelerare la campagna vaccinale;
  • proseguire nella politica di sostegno, preparandoci, al contempo, alla fase di ripresa economica.

Nel merito, abbiamo evidenziato alcuni miglioramenti nel meccanismo di accesso e di calcolo del contributo a fondo perduto, segnalando tuttavia che il sistema dei ristori continua a non tener in considerazione le esigenze delle imprese che hanno effettivamente subito le maggiori perdite. In quest’ottica abbiamo, quindi, suggerito l’opportunità di passare ad un metodo basato sui costi fissi sostenuti dalle imprese e non già indennizzati.

Sul capitolo lavoro, viste le evidenze sull’andamento dell’occupazione, abbiamo espresso l’esigenza di intervenire su temi urgenti, come i contratti a termine e lo smart working, ma anche, in prospettiva, su aspetti strutturali, a partire dalla riforma degli ammortizzatori sociali e da misure a supporto dei processi di ristrutturazione aziendale.

Infine, Confindustria ha rimarcato l’assenza di misure a sostegno della liquidità delle imprese, nonostante il massiccio ricorso a prestiti bancari assistiti da garanzie pubbliche abbia reso più fragile la struttura finanziaria delle imprese. In questo contesto, per sostenere gli investimenti produttivi, abbiamo formulato alcune proposte urgenti e tracciato le linee di intervento in una prospettiva di medio periodo, segnalando che resta prioritario sostenere i processi di crescita dimensionale e di ricapitalizzazione delle imprese.


Riforma Irpef

12 febbraio 2021

Politiche Fiscali, Vice ...

Politiche Fiscali, Vice Presidente

Nel corso dell’intervento, il VP Orsini ha rimarcato la necessità di provvedere ad una riforma complessiva che, con metodo e adeguata dotazione finanziaria, non si limiti all’IRPEF ma si estenda all’intero sistema tributario.

Con specifico riferimento all’imposta sul reddito delle persone fisiche, è stata segnalata l’opportunità di ricostruire un tributo che ha visto, nel tempo, indebolita la sua funzione perequativa.

L’IRPEF è giunta a generare inefficienze rilevanti nella tassazione dei lavoratori e della ricchezza familiare, che dovrebbero essere corrette per favorire il lavoro e la produttività. Pertanto, nel corso dell’audizione sono stati indicati alcuni principi al riguardo.  

Ulteriori spunti sono stati forniti con riferimento al miglioramento della fiscalità d’impresa, nella cornice di una semplificazione complessiva che dovrebbe passare anche dalla definitiva abrogazione dell’IRAP.

 

È stata infine evidenziata la necessità – ancor più pressante nella delicata fase vissuta da cittadini e imprese - di migliorare il rapporto Fisco-Contribuente nelle sue varie dimensioni, mirando al pieno rispetto dei diritti del contribuente già sanciti nell’ordinamento.


PNRR su temi sanitari

04 febbraio 2021

Scienze della Vita

Scienze della Vita

Il settore delle Scienze della vita ha un ruolo fondamentale, sia per la tenuta sociale del Paese sia per il suo sviluppo e rilancio economico. Il valore della filiera - oggi il 10% del PIL nazionale – è uno dei pochi a registrare livelli di crescita costanti e dal 2020 al 2026 si stima possa produrre 1.500 miliardi di investimenti.

Il rapporto tra economia e salute è una delle grandi sfide che caratterizzano il mondo di domani, insieme all’incremento delle disuguaglianze e alla tutela della sanità globale. Di fronte ad opportunità così cruciali per il ruolo dell’Italia nei prossimi decenni, serve rafforzare la collaborazione tra tutti gli attori del sistema, pubblici e privati, sulla base di criteri e modalità condivise e trasparenti. Per questo, Confindustria propone un Patto per le Life Science e l’immediata costituzione di una cabina di regia comune.

I contenuti del PNRR sui temi sanitari sono in grande parte condivisibili. È stato fatto un lavoro importante da parte del Governo, ma è necessario il contributo di tutti gli attori per passare dalle parole alle azioni. Il primo obiettivo è avere una struttura della governance che permetta un confronto costante con le parti sociali. Pubblico e privato hanno una missione comune: trasformare i costi in investimenti capaci di migliorare l’efficienza e produrre ritorni sociali. Per avviare un confronto sullo sviluppo delle riforme e degli investimenti che dovranno caratterizzare i prossimi anni in ambito sanitario, Confindustria ha redatto di recente un position paper intitolato “La prosperità dell’Italia passa dal settore salute”.



Proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza

01 febbraio 2021

Direttore Generale

Direttore Generale

Confindustria è intervenuta in audizione sulla Proposta di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) approvata dal Governo lo scorso 12 gennaio.

Il documento, con riguardo al metodo, è ancora lontano dal livello di dettaglio su progetti, strumenti di attuazione, cronoprogramma e analisi d’impatto richiesti dalla Commissione Europea.

Con riguardo al merito, invece, abbiamo rilevato l’assenza di una visione strategica di politica industriale e alcune lacune, in particolare, in materia di patrimonializzazione delle imprese, energia, mercato del lavoro e, non secondaria, l’assenza di una struttura di governance necessaria per l’attuazione stessa del piano.

Abbiamo rimarcato, dunque, come l’assenza di riforme e di politiche ben disegnate aumenterà i divari e il punto non sarà tornare a prima del 2019, ma non scivolare indietro.

DdL Bilancio 2021

25 novembre 2020

Affari Legislativi

Affari Legislativi

Confindustria ritiene, in linea generale, che la Manovra rappresenti il tentativo di tenere insieme l’obiettivo del contenimento degli impatti economico-sociali dell’emergenza con quello del rilancio degli investimenti per sostenere la ripresa post pandemica.

Tuttavia, salvo alcune misure positive, gli interventi di più lungo periodo sulla crescita e la competitività del sistema industriale appaiono deboli e le principali scelte sono rinviate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Riguardo alle misure di contenimento degli effetti dell’emergenza, il DdL di Bilancio destina risorse significative volte a salvaguardare il potenziale produttivo del Paese, sostenere i redditi delle famiglie e mantenere la coesione sociale. Tuttavia, tali misure dovrebbero essere accompagnate da correttivi o interventi ulteriori.

Con riferimento alle misure di rilancio contenute nel provvedimento, Confindustria sottolinea come la crisi in atto rappresenti un’occasione storica per ripensare il futuro del Paese lungo un sentiero di sviluppo sostenibile sotto il profilo economico, sociale e ambientale.

Questa azione dovrebbe seguire tre direttrici fondamentali:

  • rilancio degli investimenti privati in chiave di ricerca, innovazione tecnologica e sostenibilità, nonché di quelli pubblici;
  • sostegno alla riorganizzazione del lavoro, all’occupazione e alla formazione del capitale umano;
  • rafforzamento della capacità amministrativa ed efficienza della spesa pubblica.


PdL società cooperative

09 ottobre 2020

Lavoro e Relazioni ...

Lavoro e Relazioni Industriali

Confindustria ha sottolineato come l’impianto generale della proposta di legge appaia fortemente dirigistico, con una seria compressione della libertà negoziale che costituisce uno dei cardini del nostro sistema economico e giuridico.

La proposta di legge in esame, tenendo anche conto delle altre tematiche trattate, seppur mossa da intenti condivisibili, come il contrasto delle false cooperative e di altre forme di abuso presenti nel mondo del lavoro, finisce per proporre soluzioni che rischiano non di risolvere i problemi che vorrebbe affrontare, bensì soltanto di limitare fortemente la libera attività delle imprese regolari, siano esse cooperative o no, penalizzandole al punto da rischiare di farle uscire dal mercato.


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