menu start: Thu Jan 23 07:42:28 CET 2025
menu end: Thu Jan 23 07:42:28 CET 2025
25 settembre 2018
Centro Studi
Centro Studi
Confindustria ha rappresentato alla Commissione una serie di questioni di natura economica e giuridica che dovrebbero essere valutate con attenzione. Il rischio è che mentre l’Europa lavora per un’ampia armonizzazione del quadro normativo e una maggiore integrazione del mercato interno, il legislatore italiano si mostri poco attento ai nuovi modelli di business e alla competizione tra canali di vendita.
In particolare, dovrebbero essere oggetto di valutazione la possibile contrazione del livello dell’occupazione e la diminuzione del volumi dei consumi, che acquisiscono una connotazione ancora più marcata nell’attuale contesto macro-economico. Ulteriori punti su cui Confindustria sollecita una riflessione sono il complesso delle deroghe al divieto di apertura festiva e domenicale; la proporzionalità dell’obbligo di chiusura rispetto alla tutela dei piccoli esercizi; il possibile contenzioso giudiziario da parte dei grandi operatori economici, anche attraverso rilievi di carattere costituzionale.
18 settembre 2018
Affari Legislativi
Affari Legislativi
Confindustria ha espresso sul provvedimento una posizione negativa, poiché esso stravolge il vigente modello di class action (disciplinato dall’art. 140-bis del Codice del consumo), introducendo diversi elementi di criticità, che renderebbero il giudizio di classe particolarmente gravoso per le imprese e incentiverebbero la litigiosità.
Tra i punti più problematici: l’ampliamento dell’ambito di applicazione, soggettivo e oggettivo, dell’azione di classe; la scomposizione in due fasi della procedura di adesione all’azione; l’introduzione di una serie di incentivi alla litigiosità; la previsione di deroghe ingiustificate alla ordinaria disciplina processuale e la mancata previsione di importanti presidi previsti dalla vigente disciplina sulla azione di classe.
In conclusione, Confindustria ha invitato la Commissione Giustizia a un’approfondita riflessione, al fine di ovviare alle numerose criticità della Proposta evidenziate nel corso dell’Audizione.
12 settembre 2018
Politiche Industriali
Politiche Industriali
Lo sviluppo dei sistemi di generazione distribuita costituisce un modello organizzativo con il quale si fondono le figure di consumatore e produttore in un unico nuovo soggetto all’interno del mercato elettrico. Per questo è necessaria una politica che definisca la loro efficienza economica per il sistema, la sostenibilità ambientale, la definizione di accesso alla rete e/o di gestione virtuale o fisica della rete, i criteri di partecipazione al dispacciamento e al bilanciamento, sistemi di incentivo espliciti ed impliciti non distorsivi ed una chiara definizione della normativa sulla fiscalità energetica.
E’ essenziale una politica che disciplini lo sviluppo dell’autoproduzione, che si inserisce a pieno titolo all’interno degli obiettivi di sviluppo di fonti rinnovabili per il nostro Paese nel quale una parte significativa delle nuove installazioni dovrà essere effettuata attraverso un sistema di generazione diffuso e correlato a logiche di autoconsumo e gestione efficiente dell’energia.
18 luglio 2018
Lavoro e Relazioni ...
Lavoro e Relazioni Industriali
Nel corso dell'audizione sono state svolte alcune considerazioni sugli indirizzi di politica economica del nuovo Governo, evidenziando la necessità di evitare brusche retromarce sui processi di riforma avviati e, al contempo, di assicurare stabilità e certezza al quadro regolatorio.
In merito agli specifici contenuti del Decreto Confindustria ha sottolineato l'inefficacia delle nuove misure in materia di contratti a termine rispetto al condivisibile obiettivo di lotta alla precarietà e il rischio di un eccessivo ingessamento del mercato del lavoro, suggerendo una serie di correttivi.
In relazione alle misure sulle delocalizzazioni si è evidenziata la necessità di distinguere i processi di internazionalizzazione dell’attività d’impresa dalle delocalizzazioni selvagge.
Infine, tra gli altri temi, si è proposto di superare il divieto assoluto di pubblicità dei giochi introdotto dal Decreto, indicando ulteriori strumenti volti a rendere più severa l’attuale disciplina e a qualificare ulteriormente la pubblicità.
12 luglio 2018
Lavoro e Relazioni ...
Lavoro e Relazioni Industriali
Confindustria da tempo ha sottolineato la necessità di implementare un corretto bilanciamento delle politiche passive con le politiche attive. Queste direttrici sono state colte dalla riforma del Dlgs. 50/2015, che si rende ora necessario sviluppare e migliorare.
Nello specifico, per sostenere un mercato del lavoro più dinamico è necessaria una migliore integrazione fra servizi pubblici e privati per favorire l’inserimento - o il reinserimento - delle persone nel mercato del lavoro. Questo approccio richiede tempo e organicità di azione poiché presuppone una pluralità di interventi su diverse competenze di organismi pubblici e con il supporto e la “sussidiarietà” dei privati.
Confindustria, in tal senso, auspica una revisione delle politiche del lavoro che non rinneghi il lungo percorso di riforme realizzate dal nostro Paese, ma che si innesti e semplifichi, ottimizzandole, le normative esistenti.
13 giugno 2018
Sviluppo del Mezzogiorno
Sviluppo del Mezzogiorno
Il provvedimento contiene una serie di disposizioni condivisibili, seppure andrebbero inseriti alcuni correttivi volti a rafforzare altre misure di rilancio della ripresa economica. Il riferimento è al credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali e all’estensione dell’operatività della ZFU fino al 2021.
Da un punto di vista più generale, il Decreto, per quanto apprezzabile, non appare tuttavia risolutivo. La necessità di gestire le emergenze degli ultimi anni ha comportato infatti un proliferare di provvedimenti disorganici. In tal senso Confindustria auspica che l’esame del decreto possa essere l’occasione per avviare una discussione sull’opportunità di definire un quadro normativo omogeneo, che costituisca una base unica di riferimento per la gestione dei diversi eventi calamitosi e a tal fine ha elaborato una proposta di articolato, allegata in calce alla memoria.
31 maggio 2018
Affari Legislativi
Affari Legislativi
Confindustria ha ribadito l'esigenza di limitare l'intervento del legislatore nazionale ai profili strettamente necessari all'attuazione al GDPR e ad arrivare ad una rapida definizione dell'iter del decreto.
Tra gli elementi di maggiore attenzione l'invito a tenere in considerazione le esigenze delle PMI; vi è inoltre preoccupazione per l'irrigidimento dell'impianto sanzionatorio, a fronte del quale si ravvisa l'opportunità, da una parte, di innalzare le garanzie nell'ambito delle procedure amministrative e, dall'altra, di evitare incentivi all'imposizione di sanzioni da parte dell'Autorità.
Resta ferma la necessità di confermare alcune scelte operate dallo schema di decreto. Il riferimento è, in particolare, all'attribuzione al Garante privacy della previsione di misure di semplificazione per le PMI, alla possibilità di organizzare la filiera privacy interna, alla disciplina transitoria, alle norme sui CV spontaneamente inviati e sui trattamenti dei dati giudiziari per eseguire i Protocolli di legalità, alla consultazione degli stakeholder prima dell'adozione di misure destinate a impattare sulle imprese.
28 maggio 2018
Affari Legislativi
Affari Legislativi
Confindustria ha espresso apprezzamento nei confronti del decreto correttivo, soprattutto per quel che concerne le disposizioni in materia fiscale. In particolare, si esprime favore verso modifiche sul divieto di distribuzione, anche indiretta, degli utili
e la precisazione, che mutua quanto previsto per le società cooperative, secondo la quale è consentito utilizzare le riserve a copertura di eventuali perdite, senza che ciò comporti la decadenza dai benefici fiscali accordati alle imprese sociali.
17 maggio 2018
Senato della Repubblica - Commissione Lavoro
15 maggio 2018
Audizione del 15/05/2018 - Camera dei deputati - Commissioni speciali riunite della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica - Andrea Montanino - Direttore CSC
23 marzo 2018
07 dicembre 2017
Confindustria sottolinea il ruolo cruciale degli investimenti esteri nell’economia italiana e l'importanza di continuare ad aumentare l'attrattività del Sistema Paese puntando soprattutto sul miglioramento del business environment. L'iniziativa della Commissione UE è apprezzabile nella misura in cui introduce una matrice comunitaria di requisiti minimi per assicurare che gli esecutivi degli Stati membri intervengano in maniera proporzionata e ben motivata su settori e acquisizioni che incidano concretamente su interessi strategici di rilevanza nazionale.