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26 giugno 2019
Lavoro e Relazioni ...
Lavoro e Relazioni Industriali
Il sistema normativo della salute e sicurezza presenta, a dieci anni dalla sua regolazione, numerosi aspetti di criticità, la cui soluzione potrebbe portare ad un incremento dell’efficacia della prevenzione e della cultura della sicurezza.
La PdL, che interviene su alcuni aspetti della normativa – ispezione, consulenza, tariffa dei premi Inail - pur toccando argomenti d’interesse, non focalizza l’attenzione sui punti realmente critici.
Per Confindustria, infatti, anche alla luce dell’accordo del 18 dicembre 2018, attuativo del Patto della Fabbrica, l’intervento sugli elementi di complessità presenti nel D.lgs n. 81/2008 costituisce un aspetto prioritario sul quale intervenire.
24 giugno 2019
Lavoro e Relazioni ...
Lavoro e Relazioni Industriali
13 giugno 2019
Politiche Industriali
Politiche Industriali
10 maggio 2019
Affari Legislativi
Affari Legislativi
06 maggio 2019
Affari Legislativi
Affari Legislativi
23 aprile 2019
Affari Legislativi
Affari Legislativi
La contraffazione è un fenomeno preoccupante, in continua espansione e trasformazione, che erode opportunità di crescita per l’economia nazionale.
Confindustria condivide, in linea di principio, gli obiettivi generali perseguiti dalla PDL così come l'intento di semplificare le norme penali per la repressione della contraffazione, troppo numerose e frammentate.
Tuttavia, riteniamo preoccupante l’ampliamento della sanzione penale a nuove condotte, come l’evocazione del marchio (art. 3), la fallace indicazione (art. 13) e i nuovi obblighi di etichettatura (art. 15).
L’intervento legislativo, a nostro avviso, non può prescindere dal principio di sussidiarietà o extrema ratio del ricorso allo strumento penale e quello della ragionevolezza e proporzionalità della pena, che sono principi costituzionali di carattere generale e che trovano in materia penale puntuali declinazioni.
Inoltre, si sottolinea come i nuovi obblighi di tracciabilità ed etichettatura rischino di creare oneri eccessivi, soprattutto per le PMI, nonché di essere incompatibili con le norme europee sulla libera circolazione delle merci.
18 aprile 2019
Centro Studi
Centro Studi
Il DEF 2019 riconosce lo stallo dell’economia italiana ma non fornisce indicazioni su come il Governo intenda affrontare l’attuale rallentamento, sugli obiettivi di bilancio che vuole perseguire e su come imposterà la prossima Legge di bilancio. Ciò crea incertezza.
Per reagire al rallentamento e aprire una nuova fase che punti a crescita e rientro del debito pubblico, occorre ridare fiducia a:
Per questo Confindustria ritiene che il Governo debba varare un programma di medio termine credibile che: fissi obiettivi chiari, contenga misure anticicliche per investimenti e sostegno al credito, indichi cosa fare con gli aumenti IVA, avvii riforme, come quella fiscale, volte a favorire la crescita, individui come reperire le risorse.
I decreti "Crescita" e "Sblocca Cantieri", negli obiettivi, rappresentano una positiva inversione di rotta delle politiche del Governo.
11 aprile 2019
Politiche Industriali
Politiche Industriali
10 aprile 2019
Sviluppo del Mezzogiorno
Sviluppo del Mezzogiorno
La sanità integrativa italiana è una realtà di grande rilievo, che assiste più di 10 milioni di persone, non in contrapposizione ma in piena sinergia con il Servizio Sanitario Nazionale. Copre tuttavia solo una parte della spesa sanitaria privata e il suo rafforzamento potrebbe correggere la principale anomalia di tale spesa, cioè la mancata intermediazione da parte di soggetti professionali.
Le ipotesi di limitazione delle prestazioni rimborsabili e di riduzione dei benefici fiscali e previdenziali avrebbero effetti negativi sia sull'adesione dei cittadini/lavoratori ai fondi, sia sul versante della sostenibilità dei fondi stessi, sia sul piano della trasparenza per lo Stato, visto che i fondi chiedono per il rimborso la documentazione di spesa, consentendo l’emersione del sommerso “cash”.
E’ auspicabile, dunque, lo sviluppo ordinato e trasparente della sanità integrativa, anche iniziando a riflettere sull’architettura di un sistema di vigilanza che assicuri efficienza, trasparenza, certezza della gestione economica-finanziaria e tutela degli iscritti.
26 marzo 2019
Affari Legislativi
Affari Legislativi
Su un piano generale, si rileva che lo Schema di decreto non tiene nella dovuta considerazione gli esiti della consultazione dello scorso novembre e alla quale Confindustria ha partecipato con una risposta congiunta con Assonime (in allegato) e si osserva come il legislatore nazionale si stia orientando verso un intervento normativo ampio e pervasivo, che rischia di arrecare alle società quotate italiane uno svantaggio competitivo rispetto a quelle europee. Nello specifico, i commenti si concentrano su operazioni con parti correlate, identificazione degli azionisti, remunerazioni e diritto di porre domande, sostenendo la necessità di coniugare l’armonizzazione con la salvaguardia di alcuni importanti risultati già acquisiti nell’ordinamento italiano e di eliminare le disposizioni più restrittive rispetto al quadro giuridico comunitario (goldplating).
14 marzo 2019
Lavoro e Relazioni ...
Lavoro e Relazioni Industriali
L’introduzione di un salario minimo legale potrebbe - a ben determinate condizioni - contribuire a ridurre l’area delle situazioni anomale, ma il problema centrale è e resta quello di garantire il rispetto delle regole e della giusta retribuzione del lavoro, a prescindere dalla sua fonte di regolazione (se legale o contrattuale).
Il tema centrale è quindi definire correttamente il rapporto tra il salario minimo legale e il sistema della contrattazione collettiva esistente.
Confindustria e Cgil Cisl Uil hanno da tempo iniziato un percorso che ha proprio la finalità di individuare il contratto collettivo di riferimento per ogni settore produttivo - anche ai fini retributivi - in base all’effettiva rappresentatività dei soggetti stipulanti.
Un percorso che, se adeguatamente sostenuto, offrirebbe risposte a molte delle questioni che si intendono affrontare con i disegni di legge in esame.
11 marzo 2019
Lavoro e Relazioni ...
Lavoro e Relazioni Industriali
Confindustria ritiene che i lavori parlamentari del Senato abbiano sostanzialmente confermato il testo originario del provvedimento, quanto meno nei suoi assunti fondamentali: restano valide, pertanto, tutte le osservazioni critiche di fondo che erano state già formulate nell’audizione svolta al Senato il 4 febbraio scorso.
Se è vero, infatti, che una gran parte degli emendamenti approvati in Commissione Lavoro sono finalizzati a cercare di prevenire eventuali condotte fraudolente da parte dei futuri richiedenti la misura del reddito di cittadinanza, Confindustria, nella memoria consegnata in Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, sottolinea alcuni interventi modificativi del provvedimento approvati nel passaggio al Senato che risultano particolarmente critici e peggiorativi del testo del decreto legge, in materia di: