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29 aprile 2020
Affari Legislativi
Affari Legislativi
26 marzo 2020
Affari Legislativi
Affari Legislativi
Il DL Cura Italia (DL n.18 del 17 marzo 2020) è un provvedimento necessario e importante, anche da un punto di vista quantitativo, ma fornisce solo una prima risposta all’emergenza economica, che necessita di un’azione successiva altrettanto rapida, incisiva negli strumenti e massiva da un punto di vista delle risorse, per consentire di affrontare le gravi conseguenze che questa emergenza sta determinando sulle imprese e sull’economia del Paese, prima che diventino irreversibili.
Gli interventi rapidi e urgenti, partono dalla necessità di:
evitare che, in un momento di fortissima contrazione della liquidità, siano le imprese a dover far fronte alle anticipazioni per la corresponsione della cassa integrazione ai lavoratori;
posticipare e rateizzare tutti i pagamenti fiscali e contributivi per le imprese piccole, medie e grandi, evitando di drenare risorse che, a causa di chiusure e rallentamenti della produzione, vengono a mancare;
potenziare tutti i sistemi di garanzia per sostenere la liquidità a breve e a lungo termine.
11 marzo 2020
Affari Legislativi
Affari Legislativi
19 febbraio 2020
Politiche Industriali
Politiche Industriali
18 febbraio 2020
Lavoro e Relazioni ...
Lavoro e Relazioni Industriali
Le PdL abbinate, recanti “Modifiche all’articolo 46 del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, in materia di rapporto sulla situazione del personale" oltre a prevedere norme dirette a modificare la disciplina dei congedi, a prevedere agevolazioni per il rientro della madre lavoratrice e per l'assunzione di madri lavoratrici, nonché incentivi per lo smartworking, sostegno economico alla natalità, sono volte a modificare le attuali disposizioni che regolano la trasmissione del rapporto periodico sulla situazione del personale e ad intervenire, quindi, sulla trasparenza salariale.
Confindustria ha sottolineato come l'Italia sia fra i Paesi dell'Unione Europea con il più basso tasso di differenziale salariale in termini di salario orario lordo (5% vs il 16% della media UE) e che i due fattori che maggiormente incidono sui differenziali salariali tra uomini e donne sono il settore economico di appartenenza e il tempo di lavoro (part time vs full time).
Confindustria ha richiamato l'attenzione della Commissione, altresì, sul fatto che nonostante l'obbligo di trasmissione del rapporto sia in vigore dal 1991 non vi sia evidenza dei risultati conseguiti e delle analisi compiute in ragione delle informazioni trasmesse dalle imprese assoggettate ogni due anni all'obbligo di trasmissione (le imprese >100 dipendenti).
Stante ciò, riteniamo fondamentale che si operi per accrescere il tasso di partecipazione femminile al mercato del lavoro, si attuino misure per attrarre giovani studentesse verso le facoltà STEM, si migliorino le politiche di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro attraverso una rete adeguata di servizi per l'infanzia e la non autosufficienza e attraverso nuovi orari delle città.
11 novembre 2019
Affari Legislativi
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05 novembre 2019
Fisco
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08 ottobre 2019
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Lavoro e Relazioni Industriali
02 ottobre 2019
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25 luglio 2019
Fisco
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23 luglio 2019
Lavoro e Relazioni ...
Lavoro e Relazioni Industriali
04 luglio 2019
Affari Legislativi
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Confindustria ha posto l'attenzione su alcune misure contenute nel DDL che rischiano di creare incertezze, compromettere l’armonizzazione del diritto consumeristico e disincentivare l’innovazione.
In particolare, il riferimento è:
Inoltre, appaiono problematiche le norme in tema di parti di ricambio e quelle che introducono sanzioni penali per gli operatori che ricorrono a pratiche di obsolescenza programmata, nonché le nuove attribuzioni in termini di vigilanza e controllo al Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti.
Confindustria suggerisce di attendere gli sviluppi del dibattito europeo sull’obsolescenza programmata prima di introdurre una disciplina nazionale sul tema. A livello UE, infatti, i confronti sul tema sono in corso e mancano ancora indirizzi consolidati al riguardo.
Infine, si segnala che sia sul fronte consumeristico, sia su quello ambientale, i concetti di durabilità e riparabilità dei beni hanno già assunto una rilevanza strategica in termini di qualità e sostenibilità. Pertanto, appare opportuno promuoverne la più ampia diffusione anche al fine di favorire un consumo responsabile e disincentivare fenomeni di obsolescenza programmata.