AUDIZIONI PARLAMENTARI

DdL consumo di suolo

13 giugno 2019

Politiche Industriali

Politiche Industriali

Confindustria ha depositato una memoria, i cui contenuti sono stati condivisi con il Sistema associativo, dalla quale emerge tra l'altro, la necessità di invertire l'approccio sinora adottato dal Parlamento in materia di contenimento del consumo di suolo.
In altri termini, Confindustria auspica una legge non basata su divieti e restrizioni, ma su misure che stimolino la rigenerazione, la riconversione e la riqualificazione del territorio.
Tale approccio, a nostro modo di vedere, non può realizzarsi se non attraverso un quadro di regole certo e di incentivazione concreta della attività di rigenerazione, riqualificazione, risanamento e reindustrializzazione dei territori, nonché l'impiego di materiali sempre più innovativi. 
In questo percorso di politica industriale che abbiamo sottoposto all'attenzione del Senato abbiamo chiesto di puntare sull'industria. 


DL Crescita

10 maggio 2019

Affari Legislativi

Affari Legislativi

Il DL Crescita rappresenta un segnale di discontinuità, seppur di portata limitata, nella direzione di una maggiore attenzione alla crescita e interviene anche su alcune carenze dell'ultima Legge di Bilancio.
Confindustria ha sottolineato come le risorse stanziate siano poche e l’impatto sulle finanze pubbliche neutro, evidenziando la necessità che il Governo assicuri ora continuità e coerenza d’azione sulle politiche per le imprese e le misure per la crescita. 

Nel merito, Confindustria ha individuato alcune lacune da colmare e possibili correttivi da apportare al provvedimento, per rafforzarne la portata. 


DL Sblocca-cantieri

06 maggio 2019

Affari Legislativi

Affari Legislativi

Il provvedimento rappresenta una prima risposta alla richiesta del mondo imprenditoriale di rilanciare la politica infrastrutturale e accelerare la spesa per investimenti pubblici, nella misura in cui affronta alcuni nodi, strutturali e contingenti, che hanno rallentato negli ultimi anni la realizzazione o il completamento delle opere. 
Tuttavia, sullo stock delle opere bloccate, il DL interviene esclusivamente mediante i commissariamenti, la cui effettività è, peraltro, subordinata all’adozione di provvedimenti successivi. Inoltre, sul fronte regolatorio, alcune misure del DL rischiano di alterare le scelte di fondo del nuovo Codice dei contratti pubblici, in danno dell’effettiva concorrenza e della qualità dell’offerta. 
La conversione in legge del DL potrebbe pertanto rappresentare la sede per adottare ulteriori “misure di sblocco” (tipizzazione delle ipotesi di esclusione della colpa grave in tema di responsabilità erariale, estensione della sezione speciale del Fondo di garanzia per le PMI alle imprese subappaltatrici e creditrici degli appaltatori in crisi), mirate principalmente ai cantieri fermi e al sostegno della filiera, nonché per correggere i profili di carattere regolatorio più critici (regolarizzazione ex post delle violazioni fiscali non conosciute al momento della domanda di partecipazione, ripristino del tetto del 30% per il punteggio economico per la valutazione dell'OEPV, facoltatività del subappalto). 
PdL Anticontraffazione

23 aprile 2019

Affari Legislativi

Affari Legislativi

La contraffazione è un fenomeno preoccupante, in continua espansione e trasformazione, che erode opportunità di crescita per l’economia nazionale.

Confindustria condivide, in linea di principio, gli obiettivi generali perseguiti dalla PDL così come l'intento di semplificare le norme penali per la repressione della contraffazione, troppo numerose e frammentate.

Tuttavia, riteniamo preoccupante l’ampliamento della sanzione penale a nuove condotte, come l’evocazione del marchio (art. 3), la fallace indicazione (art. 13) e i nuovi obblighi di etichettatura (art. 15).

L’intervento legislativo, a nostro avviso, non può prescindere dal principio di sussidiarietà o extrema ratio del ricorso allo strumento penale e quello della ragionevolezza e proporzionalità della pena, che sono principi costituzionali di carattere generale e che trovano in materia penale puntuali declinazioni.

Inoltre, si sottolinea come i nuovi obblighi di tracciabilità ed etichettatura rischino di creare oneri eccessivi, soprattutto per le PMI, nonché di essere incompatibili con le norme europee sulla libera circolazione delle merci.


Documento di Economia e Finanza 2019

18 aprile 2019

Centro Studi

Centro Studi

Il DEF 2019 riconosce lo stallo dell’economia italiana ma non fornisce indicazioni su come il Governo intenda affrontare l’attuale rallentamento, sugli obiettivi di bilancio che vuole perseguire e su come imposterà la prossima Legge di bilancio. Ciò crea incertezza.

Per reagire al rallentamento e aprire una nuova fase che punti a crescita e rientro del debito pubblico, occorre ridare fiducia a:

  • famiglie, per evitare che accrescano il risparmio;
  • imprese affinché aumentino la propensione agli investimenti;
  • investitori perché scendano i tassi di rendimento sui titoli di Stato.

Per questo Confindustria ritiene che il Governo debba varare un programma di medio termine credibile che: fissi obiettivi chiari, contenga misure anticicliche per investimenti e sostegno al credito, indichi cosa fare con gli aumenti IVA, avvii riforme, come quella fiscale, volte a favorire la crescita, individui come reperire le risorse.

I decreti "Crescita" e "Sblocca Cantieri", negli obiettivi, rappresentano una positiva inversione di rotta delle politiche del Governo.


Applicazione del Codice dei Contratti Pubblici

11 aprile 2019

Politiche Industriali

Politiche Industriali

Gli investimenti pubblici continuano a declinare. Oltre a garantire adeguate risorse pubbliche, è necessario rivedere il Codice dei contratti pubblici con interventi urgenti e di profonda revisione strutturale.  
Occorre risolvere criticità di fondo e colmare lacune che consentano di recuperare funzionalità al sistema dei contratti pubblici e di superare incertezze applicative a carico della stazioni appaltanti e degli operatori economici. Altrettanto essenziale è limitare le deroghe, evitando il ricorso “quasi sistematico” alle eccezioni.
Le procedure decisionali per l’impiego delle risorse sono ancora troppo lente e farraginose e impediscono l’apertura in tempi accettabili dei cantieri, aumentando così il gap tra stanziamenti e risorse effettivamente spese, in particolare per le opere pubbliche.  
Bisogna quindi migliorare la capacità di programmazione, l’efficienza attuativa e la qualità della spesa, partendo dalle principali cause di blocco del processo di definizione e di esecuzione delle opere pubbliche.



Fondi Sanitari Integrativi del Sistema Sanitario Nazionale

10 aprile 2019

Coesione Territoriale

Coesione Territoriale

La sanità integrativa italiana è una realtà di grande rilievo, che assiste più di 10 milioni di persone, non in contrapposizione ma in piena sinergia con il Servizio Sanitario Nazionale. Copre tuttavia solo una parte della spesa sanitaria privata e il suo rafforzamento potrebbe correggere la principale anomalia di tale spesa, cioè la mancata intermediazione da parte di soggetti professionali.

Le ipotesi di limitazione delle prestazioni rimborsabili e di riduzione dei benefici fiscali e previdenziali avrebbero effetti negativi sia sull'adesione dei cittadini/lavoratori ai fondi, sia sul versante della sostenibilità dei fondi stessi, sia sul piano della trasparenza per lo Stato, visto che i fondi chiedono per il rimborso la documentazione di spesa, consentendo l’emersione del sommerso “cash”.

E’ auspicabile, dunque, lo sviluppo ordinato e trasparente della sanità integrativa, anche iniziando a riflettere sull’architettura di un sistema di vigilanza che assicuri efficienza, trasparenza, certezza della gestione economica-finanziaria e tutela degli iscritti.


Dlgs. incoraggiamento impegno a lungo termine azionisti

26 marzo 2019

Affari Legislativi

Affari Legislativi

Su un piano generale, si rileva che lo Schema di decreto non tiene nella dovuta considerazione gli esiti della consultazione dello scorso novembre e alla quale Confindustria ha partecipato con una risposta congiunta con Assonime (in allegato) e si osserva come il legislatore nazionale si stia orientando verso un intervento normativo ampio e pervasivo, che rischia di arrecare alle società quotate italiane uno svantaggio competitivo rispetto a quelle europee. Nello specifico, i commenti si concentrano su operazioni con parti correlate, identificazione degli azionisti, remunerazioni e diritto di porre domande, sostenendo la necessità di coniugare l’armonizzazione con la salvaguardia di alcuni importanti risultati già acquisiti nell’ordinamento italiano e di eliminare le disposizioni più restrittive rispetto al quadro giuridico comunitario (goldplating).

DdL Salario minimo orario

14 marzo 2019

Lavoro e Relazioni ...

Lavoro e Relazioni Industriali

L’introduzione di un salario minimo legale potrebbe - a ben determinate condizioni - contribuire a ridurre l’area delle situazioni anomale, ma il problema centrale è e resta quello di garantire il rispetto delle regole e della giusta retribuzione del lavoro, a prescindere dalla sua fonte di regolazione (se legale o contrattuale).

Il tema centrale è quindi definire correttamente il rapporto tra il salario minimo legale e il sistema della contrattazione collettiva esistente.

Confindustria e Cgil Cisl Uil hanno da tempo iniziato un percorso che ha proprio la finalità di individuare il contratto collettivo di riferimento per ogni settore produttivo - anche ai fini retributivi - in base all’effettiva rappresentatività dei soggetti stipulanti.

Un percorso che, se adeguatamente sostenuto, offrirebbe risposte a molte delle questioni che si intendono affrontare con i disegni di legge in esame.


DL Reddito di Cittadinanza e Quota 100 - Camera

11 marzo 2019

Lavoro e Relazioni ...

Lavoro e Relazioni Industriali

Confindustria ritiene che i lavori parlamentari del Senato abbiano sostanzialmente confermato il testo originario del provvedimento, quanto meno nei suoi assunti fondamentali: restano valide, pertanto, tutte le osservazioni critiche di fondo che erano state già formulate nell’audizione svolta al Senato il 4 febbraio scorso.

Se è vero, infatti, che una gran parte degli emendamenti approvati in Commissione Lavoro sono finalizzati a cercare di prevenire eventuali condotte fraudolente da parte dei futuri richiedenti la misura del reddito di cittadinanza, Confindustria, nella memoria consegnata in Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, sottolinea alcuni interventi modificativi del provvedimento approvati nel passaggio al Senato che risultano particolarmente critici e peggiorativi del testo del decreto legge, in materia di:

  • Disincentivo all’attivazione dei percettori del reddito di cittadinanza
  • Fondi interprofessionali per la formazione continua
  • Ammortizzatori sociali in deroga


DL Reddito di Cittadinanza e Quota 100

06 febbraio 2019

Lavoro e Relazioni ...

Lavoro e Relazioni Industriali

La valutazione di Confindustria espressa sul Reddito di Cittadinanza (RdC) è sostanzialmente negativa: si ritiene, infatti, che tematiche come la povertà e le politiche attive non possano essere affrontate in maniera efficace attraverso questo strumento ma che, piuttosto, sarebbe stato preferibile potenziare il REI per la povertà e affidare al RdC il compito di avviare misure per l’occupazione.


Inoltre, pur valutando utile l’adozione di interventi orientati alla solidarietà e alla coesione sociale per ridurre i divari, riteniamo che la formulazione del RdC contenuta nel DL anziché incentivare l'offerta di lavoro attraverso una maggiore mobilitazione degli individui nella ricerca dell'occupazione, possa determinare un effetto di scoraggiamento principalmente a causa:

  • del livello troppo elevato del beneficio economico previsto (in Italia lo stipendio medio dei giovani under 30 si attesta a 830 netti al mese); 

  • del meccanismo di scelta per disciplinare il cuneo tra il beneficio che percepisce il nucleo familiare nel suo insieme e i redditi di lavoro.

E' altresì importante che il potenziamento dei Centri per l’Impiego sia accompagnato da un rafforzamento del ruolo delle Agenzie per il Lavoro private ripensando anche la scelta di superare l’assegno di ricollocazione, rafforzandone i meccanismi di condizionalità.

Per quanto riguarda la misura denominata "Quota 100", nonostante la valutazione positiva circa l’obiettivo di introdurre un meccanismo di flessibilità delle uscite, occorre considerare con attenzione gli equilibri complessivi del sistema pensionistico e anziché operare un'eccezione temporanea, sarebbe opportuno mettere in cantiere la definizione di uno strumento solido che consenta la flessibilità di pensionamento. 


Dlgs Marchi di impresa

21 gennaio 2019

Affari Legislativi

Affari Legislativi

Confindustria apprezza l'impianto complessivo del provvedimento perché introduce, anche nel nostro ordinamento, alcune importanti misure volte a rafforzare la tutela dei marchi di impresa e quindi a potenziare gli strumenti per la lotta alla contraffazione. Tuttavia occorre compiere un puntuale coordinamento tra la disciplina dei marchi collettivi di indicazione geografica e i nuovi marchi di certificazione e garanzia, al fine di non compromettere l'attuale sistema di funzionamento delle IGP e DOP.


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