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Serviranno 195 mila tecnici per costruire le macchine del futuro: intervista a Giovanni Brugnoli su La Stampa | Confindustria

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Serviranno 195 mila tecnici per costruire le macchine del futuro: intervista a Giovanni Brugnoli su La Stampa

26 aprile 2019 | Formazione, Vice Presidente, Lavoro e Relazioni Industriali

Entro il 2021 resteranno scoperti 195mila posti di lavoro in sei settori cardine del Made in Italy: tecnologie dell'informazione, meccanica, chimica, tessile/abbigliamento, alimentare e legno/arredo.

In una intervista a La Stampa, il Vice presidente per Capitale Umano Giovanni Brugnoli affronta il tema dell’innovazione digitale e del suo impatto sulla formazione e l’occupazione.

L'evoluzione tecnologica sarà molto più ampia e più veloce che in passato ma le nuove macchine vanno pensate, create, assemblate, adattate. Verranno cancellati molti impieghi ripetitivi ma il lavoro verrà nobilitato da nuove attività. Questa transizione necessita di una formazione professionale permanente.

Il lavoratore vittima dell'evoluzione tecnologica se cerca occasioni di riqualificazione in Italia le trova, sia pubbliche sia private. Già solo l'iniziativa Fondimpresa di Confindustria e sindacati investe 400 milioni all'anno, e le associazioni locali degli imprenditori fanno molti accordi in questa direzione: il 13 maggio lanceremo a Torino gli Stati generali della Formazione.

Se vogliamo che la digitalizzazione venga governata anziché essere subita - ha aggiunto Giovanni Brugnoli - la scuola deve fare di più per adeguarsi alle esigenze del mondo del lavoro. E i ragazzi e le ragazze devono scegliere con più attenzione i percorsi formativi: bisogna metterci anche una quota di cuore e di pancia, ma i tre quinti della scelta vanno fatti con la testa.

Per quanto riguarda il sistema formativo serve trasversalità. Per esempio un ingegnere meccanico deve avere una formazione "verticale" nell'ingegneria meccanica, ma poi deve anche prepararsi a una formazione "orizzontale" in tutte le direzioni per tutta la vita. E così ogni altra professione.

Gli studenti in ingegneria vengono prenotati dalle aziende anche prima della laurea. E gli Istituti tecnici superiori (ITS) danno garanzie analoghe. Solo che in Italia dagli ITS escono solo otto o novemila diplomati all'anno e invece in Germania centinaia di migliaia, eppure in Germania anche quelli vengono considerati pochi.

 


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