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UDIENZA SANTO PADRE ALL'ASSEMBLEA CONFINDUSTRIA 2022-RELAZIONE BONOMI

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Udienza del Santo Padre all’Assemblea Confindustria 2022

13 settembre 2022 | Presidente

 

"In questa nostra Italia, avvertiamo, oggi più che mai, il dovere di offrire il nostro contributo centrato sulla definizione condivisa di un lavoro degno. Radicato nella dignità originaria di ogni donna e uomo, insopprimibile e indisponibile a qualunque potere o ideologia. Se ci si dimentica questo fondamento, le leggi dell’economia tradiscono il loro più intimo significato e valore". Questo uno dei passaggi più significativi dell’intervento del Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, di fronte a oltre 5000 imprenditori che, insieme alle loro famiglie, erano presenti oggi in Aula Nervi per l’Udienza del Santo Padre all’Assemblea degli industriali.

 

Un “evento straordinario. Una decisione assunta mesi fa, quando non avremmo immaginato che si sarebbe tenuto a pochi giorni dalle elezioni politiche", ha detto Bonomi, ricordando le priorità per gli imprenditori e ribadendo al tempo stesso gli impegni che il sistema di imprese è pronto ad assumersi nei confronti del Paese.

 

Il filo rosso della relazione di Bonomi è rappresentato dal lavoro, un lavoro che deve avere però una sua dignità sociale ed economica e che possa essere svolto in condizioni di sicurezza. Bonomi ha quindi richiamato l’attenzione sull’importanza dei lavoratori ultra-sessantenni, la cui dignità “non si tutela con il prepensionamento, ma continuando a offrirgli mansioni coerenti all'esperienza che ha maturato e che può attivamente trasferire" , ha scandito invocando lo stop ad una nuova stagione di prepensionamenti, puntando piuttosto su politiche attive per il lavoro.

 

Sullo sfondo la grande crisi energetica che rischia di mettere in ginocchio l'intero tessuto produttivo del Paese. Bene, quindi, il tetto al prezzo del gas su cui si sta faticosamente trattando a livello europeo, anche se la misura rischia di non essere decisiva. "Il problema non è solo l'energia, c'è anche il caro materie prime e finora non stiamo intervenendo con interventi strutturali ma solo congiunturali", ha affermato Carlo Bonomi. Più in generale, secondo il Presidente, è l'intero Paese a dover cambiare passo, a cominciare dalla classe politica i cui orizzonti sembrano sempre “più corti e schiacciati su false priorità”, mentre si avverte “più che mai la necessità di progetti di lungo termine, come unica via per dare risposta ai drammatici problemi della società italiana”, ha aggiunto.

 

“Sogniamo un Paese unito. Dal Covid alla guerra in Ucraina, in ognuna di queste terribili prove, in cui sono state, e restano, a rischio le imprese e centinaia di migliaia di posti di lavoro, il faro che ci ha guidato è sempre stato quello di pensare prioritariamente a come difendere - tutti insieme - il lavoro, la crescita e la coesione sociale dell'intero Paese", ha detto Bonomi ricordando l’importanza delle imprese nelle fasi di crisi e rivolgendo un ringraziamento a tutto il Sistema Confindustria per aver dimostrato di essere una delle forze essenziali che reggono l'Italia nel mondo. E’ questo il grande patrimonio collettivo, che grazie all'impegno di tutti, offriamo all'Italia".


In allegato la relazione integrale del Presidente Carlo Bonomi e il discorso del Santo Padre ai partecipanti all'Assemblea di Confindustria.


Foto — credit: @Vatican Media



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