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Piovesana a Rainews24: Accompagnare le imprese verso la transizione ecologica attraverso una corretta transizione normativa

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Piovesana a Rainews24: Accompagnare le imprese verso la transizione ecologica attraverso una corretta transizione normativa

26 marzo 2021 | Vice Presidente, Politiche Industriali, Sostenibilità


“Ambiente e industria non solo sono compatibili, ma strettamente interconnessi. Per arrivare ad una transizione ecologica è necessaria prima di tutto una transizione normativa. Invece, la giungla burocratica in cui le nostre imprese operano da anni, ne ostacola la partecipazione attiva al progetto di crescita e sviluppo del Paese in chiave sostenibile . Così Maria Cristina Piovesana, Vicepresidente per l’Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura, ospite della trasmissione Studio24, su RaiNews24.

 

“Occorre recuperare la fiducia tra la Pubblica Amministrazione, le imprese e i cittadini che, l’eccesso di burocrazia e l’adozione di alcune norme, di fatto hanno incrinato. Mi riferisco in particolare alla plastic tax, un provvedimento bandiera che non colpisce i comportamenti, penalizza un settore tra i più importanti della nostra industria e impedisce lo sviluppo dell’economia circolare, uno dei processi fondamentali per la sostenibilità ambientale” - ha affermato la Vice Presidente, indicando la scarsa capacità impiantistica come una delle maggiori criticità italiane. “Con gli impianti idonei potremmo valorizzare con ancora più efficacia i diversi flussi di rifiuti. Pensiamo ad esempio a quelli per il riciclo chimico. Nonostante questa carenza - ha osservato Piovesana - l’Italia, per il terzo anno consecutivo, si è aggiudicata il primato in Europa per tasso di circolarità ed è leader in Ue anche per il riutilizzo di materie prime. Inoltre, per quanto riguarda i rifiuti prodotti dagli imballaggi, ha già raggiunto gli obiettivi 2025, a un solo punto percentuale da quelli fissati per 2030” – ha sottolineato la Vice Presidente, individuando nella corretta informazione ai cittadini e nella formazione di nuove figure professionali i due driver su cui puntare.

 

Tra i temi al centro dell’intervista anche alcune scelte di politica ambientale a livello europeo che rischiano di provocare impatti molto pesanti sulle imprese manifatturiere italiane. “Occorre tenere conto delle differenze tra le economie dei singoli Paesi Ue: porre gli stessi obiettivi a tutti potrebbe generare degli effetti distorsivi tra gli stessi Stati dell’Unione” – ha osservato Maria Cristina Piovesana, portando ad esempio gli obiettivi di decarbonizzazione. “Se si applicano in maniera uniforme e indistinta alle economie di Paesi che hanno diversi tassi di industria manifatturiera, si rischia di premiare in maniera del tutto irragionevole quelle a più basso tasso di manifattura e al contempo di penalizzare in modo altrettanto irragionevole quelle che, come la nostra, hanno invece una grande concentrazione di manifattura di livello eccellente” – ha evidenziato la Vice Presidente, invocando un lavoro di squadra perché questo asset fondamentale dell’industria italiana possa esprimere tutto il suo potenziale.

 

“Le imprese sono pronte a fare la loro parte, ma occorre declinare correttamente sul nostro Paese il quadro normativo europeo” – ha fatto notare Piovesana. “Vorremmo che ci fosse maggiore attenzione alla nostra industria manifatturiera, che va accompagnata nel percorso della transizione attraverso scelte che possano sostenere e orientare l’evoluzione dei processi industriali. Ora è importante che il Governo stia mostrando sempre maggior interesse e capacità di ascolto. Alla fine della pandemia, dobbiamo scongiurare la perdita di alcune importanti componenti del nostro tessuto industriale. Non possiamo permettercelo” – ha concluso la Vice Presidente.


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