Di Stefano al Sole24Ore: agire subito contro il caro energia ma avanti anche sulle riforme

12 ottobre 2022 | Giovani Imprenditori

“Il caro energia è il problema numero uno che l’Italia tutta, imprese e famiglie devono affrontare. Ma non bisogna smettere di guardare al medio periodo, alle riforme che vanno realizzate per avere un paese efficiente e competitivo. La capacità delle imprese di incassare colpi non è infinita, e nemmeno quella dei cittadini. Ma agendo subito, in modo adeguato, abbiamo tutte le <Energie> per costruire il nostro futuro e superare questo pesantissimo periodo”. Così Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani imprenditori, ha presentato il 37°convegno di Capri che ritorna nell’isola dopo la pandemia.

“La fase di grande incertezza che il paese sta attraversando può rappresentare un momento di crisi o di trasformazione. C’è bisogno di nuove energie per ristrutturare le sue fondamenta economiche e sociali. Un cambiamento che passa necessariamente per un’alleanza pubblico privato sui grandi temi del welfare, della demografia, degli investimenti in infrastrutture, nella transizione digitale ed ambientale” ha detto Di Stefano in un’intervista sul Sole24Ore invitando il futuro governo ad agire immediatamente, dal primo giorno del suo insediamento, sul tema dell’energia. “Sarebbe necessario un intervento europeo, a partire dal tetto al prezzo del gas. E un nuovo programma “Sure energetico”. Ma se l’Europa non agisce e prevalgono gli interessi dei singoli paesi, diventa imprescindibile un’azione del governo. Noi come Giovani imprenditori siamo sempre stati rigorosi sul controllo dei conti pubblici, ma davanti a questa emergenza se non si stanzia subito una cifra consistente, sui 40-50 miliardi, si rischia di dover pagare dopo un prezzo ancora più alto, in termini di chiusura di imprese, posti di lavoro persi, e quindi una contrazione della crescita. Si potrebbero trovare le risorse necessarie all’interno di una spesa pubblica di 1000 miliardi”.

Contemporaneamente bisogna lavorare alle riforme, scongiurando il rischio di mettere in secondo piano le azioni necessarie ad un rilancio dell’Italia. “Non deve accadere assolutamente. C’è bisogno di guardare avanti – ha detto Di Stefano, ricordando che sul tavolo restano tanti temi urgenti, non sufficientemente affrontati. “Penso all’inverno demografico: le proiezioni indicano un forte invecchiamento della popolazione. Occorre ripensare il welfare e le politiche attive, mettendo il lavoro al centro, con un’attenzione particolare alle donne. Bisogna facilitare il loro ingresso nel mercato del lavoro, anche con un cambiamento culturale, coinvolgendo di più l’uomo nel ruolo di genitore. Vanno tutelate le famiglie, quelle più a basso reddito. E bisogna avere un’attenzione particolare anche per i giovani che, insieme alle donne, sono stati in questi anni di pandemia i più penalizzati”.

Sul ruolo delle imprese all’interno del Pnrr, il leader dei Giovani ha affermato: “La collaborazione tra pubblico e privato è fondamentale nell’attuazione del Pnrr, in tutte le sue parti. Penso alla trasformazione green: occorrono investimenti consistenti, quanto mai importanti in questa fase, senza la leva delle risorse pubbliche i privati non possono farcela da soli. Anche nel digitale dobbiamo fare molto di più, e va fatto insieme. Inoltre, le risorse del Piano sono determinanti anche per le infrastrutture: devono essere spese in tempo e bene perché c’è assolutamente bisogno di un ammodernamento delle infrastrutture del paese”.

Infine Di Stefano, in qualità di imprenditore siciliano, ha auspicato che il Mezzogiorno possa diventare un hub energetico, “per la sua posizione nel Mediterraneo e per le risorse che ha, penso anche alle rinnovabili. La partita delle infrastrutture in quest’area del paese è ancora più determinante” ha concluso.


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