Brugnoli al Sole24Ore: L'occupabilità giovanile è cruciale. Imprese e formazione siano collegate

16 dicembre 2022 | Capitale Umano, Vice Presidente

“C’è bisogno di facilitare l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. L'industria italiana si è messa a disposizione, per senso di responsabilità verso il Paese e per favorire l'occupabilità dei ragazzi. Le nostre imprese accolgono studenti in alternanza scuola-lavoro, che però è stata letteralmente smontata dai precedenti governi (ha cambiato anche nome, oggi "Pcto", ndr), penalizzando soprattutto gli istituti tecnici”. Così il Vice Presidente per il Capitale Umano, Giovanni Brugnoli, in un’intervista sul Sole24Ore ha affrontato alcune delle grandi questioni che riguardano il mondo della scuola e il rapporto con le imprese.

Le aziende sono il perno degli Its Academy, partecipano attivamente ai dottorati industriali, e la stessa Confindustria mette in campo molteplici iniziative di orientamento, dal Pmi day all'Orientagiovani, da il Post in Fabbrica su Rtl 102.5 alla manifestazione di oggi, ospitata dal Sole24Ore, "I Fuoriclasse della Scuola", solo per fare degli esempi”. Ha detto Brugnoli, ricordando che oggi a Milano, presso la nuova sede del Gruppo 24 Ore, si tiene la cerimonia di premiazione del Progetto "I Fuoriclasse della Scuola", con cui “assegniamo 67 borse di studio, 6 in più dello scorso anno. In cinque anni, il progetto, che conta partner del calibro di Feduf, museo del Risparmio, Abi, e la collaborazione dell'università Liuc, ha devoluto ai giovani talenti quasi 600mila euro e 294 borse di studio. L'ennesima testimonianza di come le imprese possano offrire stimoli ai giovani affinché siano in grado di crescere e migliorare. Sono queste le priorità, e serve pertanto favorire strumenti che aiutino concretamente i giovani realizzarsi nel lavoro e così vivere una cittadinanza attiva”.

Per Brugnoli è “il momento di far decollare una grande alleanza pubblico-privato per il futuro dei nostri talenti. Abbiamo il record negativo di nascite, un mismatch virino al 46%, un tasso di disoccupazione giovanile oltre il 20%, tra i peggiori a livello internazionale. Non possiamo tenere più scollegati formazione e mondo produttivo. E sulla scuola serve una visione di lungo periodo, politiche al 2030-2040, come hanno fatto paesi come Cina e Stati Uniti”.

Per aiutare i ragazzi a realizzarsi nel lavoro è importante, secondo il Vice Presidente, “raccontare ai giovani la grandezza dell’Italia, che, pur tra le difficoltà, è il secondo paese industriale in Europa, settima potenza industriale al mondo, e ha bisogno del loro talento, e Io premia mentre è ancora in fase di formazione”.

Per quanto riguarda le riforme, Brugnoli ha sottolineato come il Pnrr che stanzi circa 30 miliardi per scuola, università e ricerca. Per questo “al ministro Giuseppe Valditara chiedo di accelerare sull'attuazione della riforma degli Its Academy, visto che mancano ancora 18 provvedimenti da varare. Gli Istituti tecnologi superiori sono un passe-partout per l'occupazione giovanile e una fucina di innovazione. Occorre poi rilanciare gli istituti tecnici, anch'essi in chiave di maggiore digitalizzazione, 4.0, e legame con il territorio. L'industria sta cambiando a una velocità impressionante e se gli studenti vogliono vedere un macchinario di ultima generazione lo possono vedere solo in un'azienda”. Il Vice Presidente ha poi lanciato un’idea: “Negli Its Academy íl  60%, in alcuni casi anche di più, della docenza proviene dal mondo del lavoro. Perché non far entrare docenti provenienti dalle aziende anche negli istituti tecnici per far crescere una nuova generazione di periti, innovando la didattica, a cominciare da quella laboratoriale? Sempre agli istituti tecnici poi occorre aumentare le ore di scuola-lavoro, in modo che l'industria possa accompagnare e integrare il percorso formativo dei giovani. Attenzione: non vogliamo creare "scuole-aziende", ma metterci a disposizione del mondo della formazione per il bene dei nostri giovani e del Paese, realizzando finalmente una vera alleanza pubblico-privato”.

 

Brugnoli ha quindi evidenziato l’importanza dell’orientamento: “è una riforma prevista dal Pnrr e da adottare entro dicembre, va fatto seriamente, e occorre partire già alle medie. Abbiamo bisogno di più tecnici, di più laureati nelle discipline scientifico-tecnologiche (le cosiddette materie Stern, ndr) e per questo è fondamentale aiutare famiglie e studenti a scegliere con consapevolezza”. È altresì fondamentale innovare la didattica, oggi un 19enne su due esce da scuola senza le competenze di base in Italiano, matematica, inglese. Qui ci giochiamo il futuro dell'Italia Accanto all'altra grande emergenza, la denatalità. Nei prossimi 10 anni perderemo 1,4 milioni di alunni, e avremmo bisogno di rivedere, ad esempio, i piani di edilizia scolastica. Insomma – ha concluso Brugnoli - dobbiamo uscire dalla logica di risposte dettate dalla sola emergenza del momento, e costruire un progetto Paese che, lo voglio ripetere, veda scuola e impresa dalla stessa parte, finalmente alleate”.


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