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Per quanto riguarda la Legge di Bilancio 2020, occorrerà reperire circa 40 miliardi: bisogna quindi entrare nel merito del nodo risorse, dove trovarle e come utilizzarle. Speriamo che l’IVA non aumenti, ma dipende dalle priorità che il governo si darà.
Il rischio è quello di una ulteriore crescita del debito pubblico, ma continuare a ricorrere al deficit penalizza il Paese sia dal punto di vista della crescita che della stabilità dei conti pubblici. Non pensiamo che l’Europa sarà indulgente su questo, bisogna tornare al realismo e agire.
La competitività del Paese deve essere al centro della riflessione politica in un quadro di politica economica di medio-lungo periodo: in Italia c’è un carico fiscale sul lavoro che arriva fino al 120%, la risposta non è il salario minimo né la flat tax, ma serve una riforma fiscale complessiva.
Infine l’Europa e le prossime elezioni europee: è fondamentale che in Europa si passi dalla stagione delle tattiche e delle alleanze a quella degli obiettivi da raggiungere. Crescita e lavoro, soprattutto per i giovani: è su questo che deve focalizzarsi il dibattito per la campagna elettorale.
Dopo le elezioni europee, il governo apra un tavolo di confronto con le parti sociali per ascoltare le ragioni dello sviluppo, non possiamo continuare a parlare solo di flat tax, Reddito di cittadinanza e Quota 100. Il Paese va rimesso in carreggiata.
Il rallentamento dell’economia impone attenzione sui fattori di produzione, lavoro e imprese, e di agire su tre fondamentali: infrastrutture/investimenti pubblici, crescita e competitività, credito a imprese e famiglie. Oggi nell'intervista del Presidente Boccia al Corriere della Sera
Contrastare il rallentamento dell'economia è una urgenza nazionale. Il crollo degli investimenti privati, gli investimenti pubblici sempre più bassi e il credito che rallenta: su tutti questi temi abbiamo fatto le nostre proposte al governo
Il TAV si deve fare, deve prevalere l’interesse nazionale. Il blocco provocherebbe una grave perdita di credibilità internazionale del Paese e la perdita di opportunità di lavoro e crescita