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Si manifestano "segnali promettenti di uscita dalla lunghissima crisi: dalle variazioni del corso dei tassi di cambio ai costi di alcune materie prime fondamentali come il petrolio".
Così il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi a margine del convegno "Adriano Olivetti e Jacques Maritain per un’economia più umana: Persona, industria e sviluppo integrale", organizzato ieri presso la sede dell'Unesco a Roma.
La ripresa, ha aggiunto Squinzi, "rimane però lenta, fragile e soprattutto asimmetrica. Quest'anno l'economia globale - ha continuato - dovrebbe crescere nell'ordine del 3% e di qualche decimale in più l'anno prossimo".
Si tratta solo di "un rimbalzo lento" secondo il presidente di Confindustria, "rispetto a quello che ci si poteva aspettare dopo l'andamento degli ultimi anni".
Il presidente di Confindustria ha poi sottolineato i fattori esterni che "stanno veramente dando una mano", facendo riferimento al calo del dollaro e del prezzo del petrolio, ai finanziamenti a costo ridottissimo del denaro e al piano Juncker.
In allegato l'intervento del presidente Squinzi pubblicato dal Sole24 Ore.