Si segnala che l'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) e l'Autorità di gestione del Programma nazionale Servizi di cura all’Infanzia e agli Anziani non autosufficienti (Pac) hanno siglato il "Protocollo di azione, collaborazione e vigilanza collaborativa per la gestione e attuazione del Programma" con l'obiettivo di promuovere l'adozione da parte delle stesse amministrazioni di misure preventive anticorruzione. Con news del 10 febbraio scorso avevamo informato dell'avvio del II riparto e dell'adozione delle linee guida per l'attuazione dello stesso.
II Programma Nazionale Servizi di Cura all'infanzia e agli anziani non autosufficienti, è destinato alle Regioni Obiettivo Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia).
Le dotazioni per le linee di intervento " Servizi di cura per l'infanzia" e "Servizi di cura per gli anziani non autosufficienti" ammontano rispettivamente ad euro 352.327.000 ed euro 275.309.020.
Beneficiari del finanziamento sono soggetti pubblici (Ambiti di zona, Distretti sanitari).
Nel predisporre il Piano di Intervento e prima della sua approvazione, dovranno essere promossi momenti di confronto con il Partenariato Locale.
Il piano, infatti, dovrà essere redatto nella piena consapevolezza delle istanze delle rappresentanze di tutti i soggetti coinvolti.
Le azioni ammissibili a finanziamento, per la parte infanzia, sono costituite dal sostegno diretto alla gestione di strutture a titolarità pubblica; dall'acquisto di posti-utente in strutture private accreditate; dall'erogazione di buoni servizio a sostegno delle famiglie; da interventi in conto capitale (riferiti a strutture di proprietà pubblica) finalizzati all’attivazione di nuovi servizi a titolarità pubblica.
Per quanto riguarda, invece, il programma dedicato agli anziani non autosufficienti, con il secondo riparto si intende proseguire con l’ampliamento dell’offerta complessiva dei servizi domiciliari ovvero l’attivazione di tali servizi nelle aree dove questi sono molto deboli o inesistenti.
La fase di consultazione del partenariato locale può rappresentare, quindi, per il mondo produttivo l'occasione per rendere più agevole l'individuazione dell’offerta dei servizi, in relazione ai bisogni della popolazione considerata, nonché per valutare la possibilità di indirizzare le iniziative da assumere anche in funzione dei "bisogni" di cura dei lavoratori coinvolti.