Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, è intervenuto ieri al 70° anniversario dell'Associazione nazionale dell'Autotrasporto invocando una «proficua riforma del settore» e «una vera politica industriale» perché rispetto alla realtà competitiva dell'Europa «non possiamo più per metterci palliativi».
Per Squinzi si devono affrontare «fino in fondo i nodi strutturali e per farlo abbiamo bisogno di una rivisitazione complessiva, che fornisca soluzioni per l'assetto dell'intero comparto, recuperando una competitività reale, sia delle imprese di autotrasporto che di quelle committenti». Per il presidente degli industriali è anche «opportuno coinvolgere l'Autorità di regolazione dei trasporti, un'istituzione di cui abbiamo auspicato e sostenuto la costituzione e che ora può fornire un aiuto concreto per eliminare eventuali rischi di regolamentazioni anticoncorrenziali e inefficienti di questo importante mercato».
Secondo il presidente Squinzi non è più possibile sottovalutare le difficoltà che sta sta vivendo l'autotrasporto italiano: «Come imprenditore ne comprendo pienamente i problemi e le ansie, perché sono gli stessi dell'industria manifatturiera, sono gli stessi di tutto un paese che sta soffrendo una crisi lunga e difficile».