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La prudenza del Governo sulle prospettive di crescita è "condivisibile" a condizione però "che non dipenda da una timidezza della linea di politica economica". Per Confìndustria non ci si può infatti accontentare, nel medio periodo, di una ripresa del ciclo dell'1% annuo, occorre puntare con determinazione ad almeno il 2% e per questo "servono misure di stimolo". E soprattutto, occorre cogliere fino in fondo "la grande opportunità che ci è offerta da un contesto esterno straordinariamente favorevole".
Così il direttore generale Marcella Panucci, ieri, nel corso dell'audizione convocata dalla Commissione Bilancio del Senato sul Documento di economia e finanza (Def). Un testo sul quale arriva un giudizio positivo, preceduto dall'apprezzamento per la determinazione con cui il Governo intende procedere con gli interventi strutturali impostati: "A cominciare dal lavoro, dalla riduzione del cuneo fiscale, dalla decontribuzione per i neoassunti, che va resa strutturale, e dal Jobs act".
Le riforme vanno attuate, e fino in fondo, ha insistito Panucci, sottolineando il ritardo della delega fiscale. Per aumentare il potenziale di crescita del Paese bisogna, in particolare, concentrarsi sulla manifattura e sugli investimenti.
In allegato il testo integrale dell'audizione e l'articolo pubblicato dal Sole 24 Ore.