La Commissione europea ha approvato il 15 gennaio scorso le nuove linee guida per gli aiuti di Stato finalizzati a promuovere gli investimenti di capitale di rischio. Entreranno in vigore il prossimo 1° luglio e sostituiranno le linee guida adottate nel 2006 e successivamente modificate nel 2010 per far fronte alla crisi.
Le nuove linee guida stabiliscono i criteri di compatibilità con la normativa sugli aiuti di Stato per quelle categorie di aiuti che non rientrano nel Regolamento di esenzione per categoria (GBER) e non possono, dunque, ritenersi esenti dall’obbligo di notifica preventiva alla Commissione. Esse, pertanto, andranno lette alla luce del nuovo GBER, in fase di consultazione fino al 12 febbraio, del quale ne recepiscono già alcune modifiche sostanziali.
In generale, le nuove linee guida tracciano un quadro normativo semplice e flessibile contenente misure che permetteranno un maggior flusso di finanziamenti di capitale di rischio verso le PMI.
Le novità più importanti delle linee guida riguardano:
- Ampliamento dell’ambito di applicazione: le nuove linee guida sugli aiuti di Stato al finanziamento avranno un ambito di applicazione ampliato e includeranno PMI, mid-caps (imprese a media capitalizzazione, 499 dipendenti) e mid-caps innovative (1500 dipendenti).
Parallelamente, la Commissione propone di estendere anche il campo di applicazione del futuro GBER. L’attuale GBER permette di esentare dalla notifica solo gli aiuti al finanziamento di rischio alle PMI in fase di start up e alle piccole imprese in fase di crescita, mentre per le medie imprese l’esenzione da notifica è possibile soltanto per quelle incluse in aree assistite.
Il futuro GBER avrà, invece, un campo di applicazione molto più ampio e si applicherà alle PMI sia in fase di start up che di crescita, alle mid-caps (fino a 499 dipendenti) e alle mid-caps innovative (fino a 1500 dipendenti).
- Aumentata la soglia di aiuti finanziari: mentre l’attuale GBER fissa a 1,5 milioni di euro la soglia massima oltre la quale è necessaria la notifica alla Commissione, la bozza del nuovo GBER stabilisce - all’art. 20 (9) - che i regimi di aiuti a favore delle PMI sono esenti dell’obbligo di notifica se l’importo totale del finanziamento del rischio non supera 15 milioni di EUR.
Corrispondentemente, le nuove linee guida stabiliscono i criteri di compatibilità per aiuti superiori ai 15 milioni di euro, senza imporre alcun tetto massimo e richiedendo la dimostrazione del fallimento del mercato.
- Una più ampia gamma di strumenti finanziari ammissibili: tra cui equity, quasi-equity, prestiti e garanzie. Gli intermediari finanziari e i fondi di investimento coinvolti saranno dunque in grado di offrire alle imprese l’ammontare e la forma di finanziamento appropriata per il loro settore di appartenenza e lo stadio di sviluppo.
- Partecipazione obbligatoria di investitori privati legata alla fase di sviluppo dell’impresa: le linee guida prevedono, a fianco della partecipazione pubblica, la necessaria partecipazione di investitori privati. La percentuale di investimenti privati sarà tra il 10% e il 60% e dipenderà dal livello di rischio del prestito e dall’età dell’impresa. Il livello minimo di partecipazione del capitale privato, fissato attualmente al 50% per le imprese localizzate in aree non assistite e al 30% in quelle assistite, non sarà più legato ad un criterio di localizzazione geografica, bensì valutato sulla base dell’età dell’impresa.
- Nuove e più flessibili forme di supporto a piattaforme alternative di trading: le linee guida permettono aiuti finalizzati alla creazione di piattaforme alternative di trading e incentivi fiscali a investitori che comprano azioni di PMI quotate in queste piattaforme alternative.
- Condizioni più chiare e flessibili per gli incentivi fiscali agli investitori: ad esempio gli incentivi fiscali concessi a investitori “persone fisiche” saranno esentati dall’obbligo di notifica. Le linee guida delineano, inoltre, le condizioni e i termini per incentivi fiscali agli investitori corporate.
Si riporta di seguito il testo delle nuove Linee guida e, per utilità, un recente studio della Commissione UE in materia “A new rule book for Risk Finance State Aid”.