COMUNICATI STAMPA


CONFINDUSTRIA CONFERISCE IL “PREMIO IXI” A 12 IMPRESE TOP IN R&I
De Santis, rafforzare le filiere industriali anche attraverso PNRR


Roma, 11 Dicembre 2020 - Confindustria assegna oggi il “Premio Imprese per Innovazione” a 12 aziende che hanno investito con successo in R&I. Le vincitrici di questa XI edizione sono: per la categoria AWARD: Fontana Pietro Spa e Item Oxygen Srl; per la categoria PRIZE: Acea Spa, Oropan Spa, Protom Group Spa; per la categoria FINALISTE: Dedagroup; Flash Battery Srl; Pattern SPA; Sergio Fontana SRL; Sultan SRL; System House SRL; Westpole SPA.

“L’innovazione e la ricerca sono i veri pilastri su cui costruire lo sviluppo delle imprese e del Paese. L’Italia è piena di imprese innovative in grado di partecipare da protagoniste alle catene del valore internazionali. Un messaggio importante soprattutto per i giovani” ha commentato Francesco De Santis, Vicepresidente di Confindustria per Ricerca e Sviluppo, “Lo sviluppo e il rafforzamento delle filiere industriali deve essere uno degli obiettivi centrali della strategia nazionale di crescita da accelerare anche attraverso il Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

Il Premio, promosso da Confindustria e realizzato in collaborazione con la Fondazione Giuseppina Mai, Confindustria Bergamo, con il sostegno di BNL Gruppo BNP Paribas e Warrant Hub e con il supporto tecnico dell’Associazione Premio Qualità Italia (APQI), è il primo in Europa ad aver adottato i parametri dell’European Foundation for Quality Management (EFQM).

Il Premio “Imprese per Innovazione” partecipa, per la categoria Industria e Servizi, al Premio dei Premi, riconoscimento istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri su mandato del Presidente della Repubblica e la cui cerimonia si è tenuta oggi in modalità virtuale.


 

COMUNICATO CONGIUNTO CONFINDUSTRIA, CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME, ANCE E LUISS.

INDAGINE SU INFRASTRUTTURE E CONTRATTI PUBBLICI: CODICE APPALTI RALLENTA INVESTIMENTI. SERVE SEMPLIFICAZIONE

 

Roma, 9 dicembre 2020 - 5104 stazioni appaltanti e 217 operatori economici - rispondendo ad un’indagine realizzata da Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Confindustria, Ance e Luiss - hanno fornito una vera e propria radiografia delle difficoltà del sistema dei contratti pubblici nel nostro Paese.

Emerge un giudizio critico sul Codice dei contratti pubblici del 2016 che risulta di difficile applicazione, che ha rallentato la realizzazione degli investimenti pubblici e che ha aggravato gli adempimenti burocratici. Anche il decreto sblocca cantieri non sembra aver risolto le principali criticità normative preesistenti (lo pensa l’81% dei Responsabili unici del procedimento, Rup, più giovani e le percentuali scendono al salire dell’età, fino a un comunque robusto 62% nella fascia dei più anziani).  Perplessità anche sulla normativa anticorruzione: solo il 13 % dei Rup che hanno un ruolo di direttore/dirigente apicale la ritiene utile e rispondente ad esigenze di trasparenza Rispetto al grado di criticità delle varie fasi del ciclo dei contratti pubblici l’attenzione dei Rup si concentra su gara e aggiudicazione.

Tra le misure che potrebbero far funzionare meglio il sistema gli oltre 5000 Rup consultati indicano una razionalizzazione del numero delle stazioni appaltanti e secondo le 217 imprese è fondamentale un percorso di qualificazione e professionalizzazione delle stazioni appaltanti.

Sono questi solo alcuni dei dati della ricerca che è stata illustrata nel corso dell’evento on line “PERCHE’ IN ITALIA LE OPERE PUBBLICHE SONO FERME?” da Bernardo Giorgio Mattarella (Professore Ordinario di Diritto Amministrativo presso la LUISS “G. Carli”).

In apertura dei lavori il Vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, ha ricordato che “Oggi – attraverso i dati di questa ricerca - più di 5000 Responsabili Unici del Procedimento (RUP) ed oltre 200 imprese di diverse dimensioni inviano al mondo delle istituzioni un messaggio univoco: ‘semplificate davvero e fate presto!’ ”.

I lavori sono poi proseguiti con una tavola rotonda, moderata da Giorgio Santilli (Il Sole 24 ore), a cui hanno partecipato Giuseppe Busia (Presidente ANAC), Fulvio Bonavitacola (Coordinatore della Commissione Infrastrutture, mobilità e governo del territorio della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome), Giulio Veltri (Consigliere di Stato), Stefan Pan (Delegato del Presidente di Confindustria) e Edoardo Bianchi (Vicepresidente ANCE). L’intervento di Paola De Micheli (Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti) ha concluso i lavori.

Prendendo spunto proprio dai dati presentati oggi, Fulvio Bonavitacola (Commissione infrastrutture Conferenza delle Regioni) si è soffermato su alcuni tabù che insieme Stato e Regioni hanno il dovere di sfatare. Il primo è che appesantimenti burocratici e complessità delle procedure possano rappresentare un antidoto alla corruzione. Il secondo è che il processo di responsabilizzazione del dirigente pubblico coincida con un aggravio normativo che invece, al contrario, ha generato il fenomeno diffuso della “paura della firma” ed una fuga dalla responsabilità. Infine il tema delle “procedure di gara e delle aggiudicazioni” che ha bisogno di un serio tagliando. Temi su cui come Conferenza delle Regioni abbiamo fatto diverse proposte concrete per semplificare i procedimenti e rendere più celere il processo che porta alla realizzazione delle opere pubbliche.  Siamo stati finora inascoltati, ora ci auguriamo che l’atteggiamento dell’esecutivo cambi”.

Per Stefan Pan (Confindustria) “l’uscita dalla crisi economica provocata dalla pandemia non può prescindere da un effettivo rilancio della politica infrastrutturale e dal miglioramento dell’efficienza programmatica e realizzativa degli investimenti in opere pubbliche. Giocano un ruolo determinante l’efficienza dei processi decisionali, l’adeguamento professionale e tecnologico della pubblica amministrazione, una migliore qualità progettuale e un’efficace regolazione del mercato dei contratti pubblici. Per il buon funzionamento complessivo della politica infrastrutturale non si può ricorrere continuamente a correttivi o a deroghe, ma serve un sistema normativo e regolatorio il più possibile semplice, chiaro, flessibile e ragionevolmente stabile nel tempo”.

Infine, Edoardo Bianchi (Vicepresidente Ance) ha rimarcato “Da oltre venti anni il mercato dei lavori pubblici è afflitto da una schizoide ipertrofia normativa e da una progressiva carenza di risorse perché destinate prioritariamente a favore della spesa corrente. In tutto il settore vige una presunzione di colpevolezza che ha definitivamente bloccato ogni cosa. Serve chiarezza sulla centralità, per ora solo a parole, delle infrastrutture per rilanciare il Paese.”


UE: LETTERA CONGIUNTA DELLE ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI DI FRANCIA, GERMANIA, ITALIA, POLONIA E SPAGNA AI PRESIDENTI DELLE ISTITUZIONI EUROPEE

“Il Recovery Plan diventi operativo senza ulteriori ritardi”


Roma, 8 dicembre 2020 - “L'Europa ha urgentemente bisogno di un Piano per la ripresa e la crescita; gli strumenti chiave del Recovery Plan europeo, il QFP e NGEU, sono oggi più importanti che mai e devono diventare operativi senza ulteriori ritardi”. 

È questo il passaggio chiave della lettera congiunta firmata dai Presidenti di BDI (Germania), MEDEF (Francia), CONFINDUSTRIA (Italia), CEOE (Spagna) e LEWIATAN (Polonia) inviata ai Presidenti delle tre principali Istituzioni europee. Alla vigilia del Vertice dei Capi di Stato e di Governo in programma a Bruxelles il 10 e 11 dicembre, le Associazioni industriali esortano i leader politici Ue a superare lo stallo negoziale che tiene in ostaggio il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale dell’UE (QFP) e il Next Generation UE (NGEU), evitando così l’esercizio provvisorio e sbloccando in tempo i fondi destinati a famiglie ed imprese europee.

Le 5 “Confindustrie”, che rappresentano le imprese dei Paesi a cui saranno destinati circa i due terzi delle sovvenzioni della Recovery and Resilience Facility (RRF) - il principale strumento di Next Generation EU - esortano le Istituzioni europee e gli Stati membri a coinvolgere le parti sociali sia nell’elaborazione che nell’attuazione dei piani nazionali di ripresa e resilienza e a definire regole semplici e chiare per assicurarne un’effettiva operatività.

Secondo le prospettive economiche dell’autunno elaborate Business Europe, l'economia europea subirà un crollo pari al 7,3% del PIL nel 2020 a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia.  Nel corso delle ultime settimane, per effetto della seconda ondata di diffusione del virus e delle nuove chiusure delle attività economiche, la situazione è ulteriormente peggiorata. Sebbene i dati ufficiali mostrino solo lievi aumenti della disoccupazione in realtà, secondo le stime, la diminuzione delle ore lavorate sarà equivalente a 18 milioni di posti di lavoro a tempo pieno nel terzo trimestre del 2020.  Il percorso per tornare ai livelli di produzione pre-COVID, secondo gli industriali europei, sarà lungo e caratterizzato da un elevato grado di incertezza. 

“Pertanto, è imperativo che i responsabili politici facciano quanto è in loro potere per sostenere i nostri sistemi economici. I cittadini e le imprese europee aspettano con ansia il via libera al Piano per la ripresa” sottolineano le Associazioni dei cinque Paesi Ue nella missiva ed esortano i leader Ue a “unire le forze e dispiegare tutte le energie per guardare in avanti e iniziare a ricostruire il nostro futuro”. 

Inoltre, nel riconoscere la straordinaria opportunità rappresentata dalla RRF, i cinque Presidenti, pongono l’accento sull’esigenza di un quadro coerente e flessibile sugli aiuti di Stato con l’obiettivo di finanziare la ripresa a livello nazionale, basato su regole adattate e processi di notifica più brevi e agevoli per le misure che richiederanno un’autorizzazione preventiva da parte della Commissione europea.

Infine, le cinque Associazioni industriali sottolineano la necessità che le riforme e gli investimenti facciano perno su priorità chiare, per poter rispondere adeguatamente agli ambiziosi obiettivi UE in materia di protezione ambientale e innovazione digitale. 

“Ciò sarà possibile – si legge nella lettera - solo consentendo nuove forme di cooperazione pubblico-privato, finalizzate non solo a dare continuità alle riforme attuate, ma anche a generare investimenti produttivi. Sarà ugualmente fondamentale garantire sostegno adeguato a progetti ampi e integrati, per coprire l’intero ciclo dell'innovazione”.



RECOVERY FUND: CONFINDUSTRIA, GOVERNO INDIETRO SU PROGETTI E GOVERNANCE È FATTO OGGETTIVO E INNEGABILE

 

Roma, 3 dicembre 2020 - “Abbiamo passato 6 mesi tra Stati Generali, precise richieste su priorità per l’uso del Recovery Fund e interventi strutturali e riforme in coerenza con le linee guida della Commissione UE e lezioni apprese in 25 anni di bassa crescita. Al Ministro Patuanelli riconosciamo sensibilità e collaborazione su temi come Industria4.0. Ma che sul Recovery il governo sia indietrissimo su progetti e governance è e resta un fatto oggettivo e innegabile. Se lo diciamo è per cambiare marcia, nell’interesse del Paese, ascoltando noi e le forze sociali. Non per calcoli politici che non ci appartengono”.



ENERGIA: RESTITUIRE ALLE IMPRESE 3,4 MLD DI ADDIZIONALI SULLE ACCISE ELETTRICHE IMPROPRIAMENTE VERSATE

Appello congiunto al Ministro Gualtieri di Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria e Utilitalia
 
Roma, 2 dicembre 2020 “E’ necessario l’avvio di un confronto sulle iniziative da adottare per consentire il recupero di 3,4 miliardi di addizionali illegittimamente versate per le annualità 2010 e 2011”. Le Associazioni datoriali - Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria e Utilitalia - chiedono al Ministro Gualtieri un incontro urgente sul tema delle addizionali provinciali sulle accise sull’energia elettrica, dichiarate in contrasto con la disciplina europea.
“Pur consapevoli della rilevante portata finanziaria dei rimborsi in questione - continuano le imprese - si tratta anche di una importante questione di principio, che vede la tutela dell’affidamento e la certezza del diritto al centro del rapporto tra Amministrazione finanziaria e contribuente. Specie in un periodo storico e complesso come quello attuale, in cui il tessuto produttivo del Paese è messo a dura prova, è quantomai urgente trovare una soluzione tempestiva per l’individuazione di un percorso che porti al riconoscimento dei rimborsi di quanto indebitamente versato” concludono le Associazioni datoriali.



G20: DOMANI L’ITALIA ASSUME LA PRESIDENZA

“Confindustria alla guida del G20 Business Summit, Emma Marcegaglia Chair”



Roma, 30 novembre 2020 - Il 1° dicembre l’Italia assumerà per la prima volta nella storia la presidenza del G20, il più importante foro di collaborazione internazionale fra economie industrializzate e paesi emergenti.


In parallelo, Confindustria in qualità di principale organizzazione di rappresentanza delle imprese italiane, sarà chiamata a organizzare il G20 Business Summit (B20), il più autorevole fra gli Engagement Groups ufficiali istituiti dal G20: www.b20italy2021.org


Riservato alle imprese e alle loro organizzazioni di rappresentanza, il B20 annovera ogni anno oltre 1.000 delegati dei paesi G20 per circa 3.000 partecipanti, in rappresentanza di una comunità d’affari di oltre 6,5 milioni di imprese fra cui tutte le principali corporate mondiali.


Obiettivo principale del B20 è formulare raccomandazioni di policy alla Presidenza G20 di turno su un ampio novero di settori di interesse per il sistema industriale globale. Con la crisi che ha colpito l’economia mondiale a seguito della pandemia da Covid-19, l’edizione 2021 del B20 assume un’importanza particolare e costituisce l’occasione per porre il Paese e l’industria italiana al centro del dibattito sulle traiettorie da intraprendere per dare nuovo impulso alla crescita dell’economia mondiale.

Il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha affidato ad Emma Marcegaglia (Presidente e CEO di Marcegaglia Holding, Past President di Confindustria, Businesseurope ed Eni) la guida dell’intero processo in qualità di B20 Chair.


Un selezionato numero di CEO, rispettivamente italiani ed internazionali, la assisteranno nell’indirizzo generale e nell’azione di advocacy attraverso un Advisory Board ed un International Advocacy Caucus. Dell’Advisory Board faranno parte: Nerio Alessandri (Technogym), Marco Alverà (Snam), Marco Bizzarri (Gucci), Alberto Bombassei (Brembo), Sonia Bonfiglioli (Bonfiglioli Riduttori), Diana Bracco (Bracco), Silvia Candiani (Microsoft Italia), Giuseppina Di Foggia (Nokia Italia), Antonio Donnarumma (Terna), John Elkann (Exor), Gabriele Galateri di Genola (Assicurazioni Generali), Francesco Giordano (Unicredit), Marco Hannappel (Philip Morris Italia), Sergio Marullo di Condojanni (Angelini Holding), Fabrizio Palermo (Cassa Depositi e Prestiti), Pietro Salini (Webuild), Marco Tronchetti Provera (Pirelli), Ermenegildo Zegna (Zegna). I membri dell’International Advocacy Caucus saranno ufficializzati nelle prossime settimane.


I lavori del B20 Italy si articoleranno attraverso Task Forces focalizzate sulle principali priorità che la business community globale ha consolidato negli anni. Alla guida  di queste TF tematiche sono stati nominati i seguenti CEO italiani: Barbara Beltrame Giacomello, Vice Presidente Confindustria: Trade & Investment; Patrizia Grieco, Presidente MPS: Integrity & Compliance; Maximo Ibarra, CEO Sky Italia: Digital Transformation; Francesco Starace, CEO Enel: Energy & Resource Efficiency; Carlo Messina, CEO Intesa San Paolo: Finance & Infrastructure; Giampietro Benedetti, Presidente Danieli: Employment & Education; Sergio Dompè, Presidente Dompè: Health & Life Science; Claudio Descalzi, CEO ENI: Action Council Sustainability & Global Emergencies.


La selezioni dei membri di ciascuna Task Force (max 100, di cui almeno il 75% internazionali) avverrà nelle prossime settimane sulla base di criteri di provenienza geografica, settoriale, dimensionale e di genere volti a garantire una equilibrata rappresentanza della business community globale.

Nella gestione dell’intero processo, Confindustria si avvarrà del supporto tecnico delle più importanti società di consulenza strategica globale (“Knowledge Partners”), della collaborazione di prestigiosi ed autorevoli Enti, Organismi ed Associazioni internazionali di rappresentanza delle imprese (“Network Partners”), e, per la prima volta nella storia del B20, di rinomate Università italiane in qualità di “Scientific Partners”.

 

La presidenza italiana del B20 prenderà il via ufficialmente il 21-22 gennaio 2021 con l’Inception Event, da svolgersi in formato prevalentemente virtuale. Fra febbraio e luglio ciascuna Task Force si riunirà a cadenza mensile in teleconferenza per definire i contenuti del proprio policy paper e le raccomandazioni da inviare al G20. Il 7-8 ottobre, a circa 3 settimane dal vertice dei Capi di Stato e di Governo, si terrà il Final Summit B20 che vedrà la consegna della “Dichiarazione Finale” al Presidente del Consiglio italiano nella sua qualità di Presidente di turno del G20. In parallelo, durante l’intero anno di presidenza, il B20 assicurerà la propria presenza ai principali fora economici internazionali ed a numerosi eventi che si terranno sotto l’egida del G20, in Italia e all’estero.



Roma, 30 novembre 2020 - Valorizzare e rafforzare la cultura della sicurezza, della sostenibilità e della legalità. Questo è l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato questa mattina presso il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri dal Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, e dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. Giovanni Nistri.

Tra le aree in cui si articolerà la collaborazione è stata individuata l’organizzazione di conferenze, convegni e seminari presso le sedi delle rappresentanze regionali di Confindustria. Questi appuntamenti saranno occasioni di approfondimento in materia di security awareness, con particolare riferimento alla tutela del patrimonio informativo aziendale oggetto di trattamento con strumenti informatici; economia circolare e gestione dei rifiuti, con l’obiettivo di prevenire illeciti nel settore del ciclo dei rifiuti; analisi dei rischi e delle misure per la prevenzione di infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale. Inoltre, Confindustria e Arma dei Carabinieri lavoreranno in sinergia all’elaborazione di studi e ricerche sulle tematiche di interesse comune per l’approfondimento dei profili tecnici e funzionali.

Confindustria e l’Arma dei Carabinieri garantiranno la partecipazione dei propri rappresentanti alle iniziative di formazione e informazione, organizzate dall’Associazione, condividendo la volontà di promuovere fondamentali sinergie per migliorare l’efficacia complessiva delle misure previste dall’accordo nei rispettivi settori.



PMI DAY 2020: SOSTENIAMO IL PONTE SCUOLA-IMPRESE

La manifestazione delle piccole e medie imprese confermata in modalità on-line per l’emergenza Covid-19. Focus su resilienza e contraffazione


Roma, 20 novembre 2020 – Si è tenuta oggi l’undicesima edizione della Giornata Nazionale delle Pmi, organizzata da Piccola Industria Confindustria in collaborazione con le associazioni del Sistema. Un’edizione diversa ma ugualmente coinvolgente, poiché quest’anno tutte le iniziative si sono svolte on-line nel rispetto delle regole imposte dall’emergenza Covid-19. Numerose le associazioni e le imprese che, nonostante la situazione, hanno voluto esserci e tanti i ragazzi delle scuole che si sono collegati da casa. Sono stati quasi 30mila i protagonisti degli eventi virtuali dedicati a studenti e insegnanti delle scuole medie superiori e ITS.

Le piccole e medie imprese di Confindustria dal 2010, anno di nascita della manifestazione, hanno aperto le loro porte a circa 380mila ragazzi per farli entrare nelle loro realtà, sviluppate con fatica, impegno, ingegno e idee, proprio le caratteristiche che hanno reso il made in Italy famoso nel mondo.

 

Resilienza e contraffazione sono stati i focus degli eventi del PMI DAY 2020. Le piccole e medie imprese hanno voluto spiegare ai ragazzi che la chiave per realizzarsi e resistere alle avversità è saper affrontare e reagire al cambiamento. Un processo in cui le Pmi italiane sono da sempre campioni, con la loro capacità di evolversi e adattarsi ad un mondo in continua e veloce evoluzione. Una sfida che va molto oltre l’emergenza Covid-19 e da cui dipende la sopravvivenza del nostro sistema produttivo.

Hanno partecipato alla manifestazione l’80% delle associazioni del Sistema che hanno messo in campo una serie di iniziative digitali, invece delle tradizionali visite in azienda, con testimonianze video, visite virtuali, racconti per trasmettere agli studenti il vero senso del fare impresa. Una prova tangibile che gli imprenditori sono parte attiva della comunità, pronti a sostenerla e a restituire al territorio tutte le opportunità che hanno ricevuto.

 

Il presidente di Piccola Industria Carlo Robiglio, insieme al sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Gian Paolo Manzella, ha voluto essere al fianco delle Associazioni partecipando a sei appuntamenti tra i molti eventi realizzati da Nord a Sud. Una maratona iniziata con il PMI DAY organizzato da Confindustria Venezia, dedicato al tema della contraffazione, che ha visto protagonista la Novarex Spa di Martellago, azienda che produce etichette e sistemi antitaccheggio. Poi è stata la volta dell’iniziativa organizzata dal Comitato Piccola Industria di Bari e BAT che ha puntato sull’innovazione e il digitale attraverso gli ologrammi dell’azienda Hevolus Innovation di Molfetta, specializzata in soluzioni di realtà virtuale che rendono il processo di acquisto del consumatore un'esperienza coinvolgente. E’ proprio grazie a queste soluzioni di “mixed reality” che negli ultimi mesi, diverse attività economiche industriali, hanno potuto superare i limiti operativi imposti dall’emergenza sanitaria. Robiglio e Manzella, insieme al vice presidente di Confindustria per il Capitale Umano Giovanni Brugnoli, sono stati presenti anche all’evento realizzato dall’Unione Industriali di Napoli dedicato ai temi della resilienza e dell’istruzione tecnica, che ha aperto le porte, oltre agli studenti degli istituti superiori, anche a quelli di alcune delle nove Fondazioni ITS del territorio campano. Confindustria Bergamo, invece, ha trasformato l’evento in un vero format televisivo, in onda sulla tv locale Seilatv e sul canale Facebook dell’associazione, e ha scelto di concentrarsi non solo sulla resilienza ma anche sulla sostenibilità ambientale e sull’importanza delle materie STEM. Hanno chiuso la mattinata il PMI DAY di Confindustria Romagna, in cui 22 imprese hanno voluto raccontarsi e aprire in modo innovativo le loro porte a studenti e docenti, e Confindustria Basilicata, dove l’attenzione si è concentrata sulle strategie per gestire e affrontare l’emergenza economica in atto. In questa regione, gli studenti degli istituti superiori delle province di Potenza e Matera hanno potuto visitare virtualmente due stabilimenti: Hydros e Lucano 1894.

 

L’edizione PMI 2020, confermando il suo respiro internazionale, è arrivata anche negli Stati Uniti dove per il quinto anno consecutivo la Miami Scientific Italian Community (MSIC) ha organizzato una serie di eventi in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Washington, ABROADTO the Community of Italian Companies MAYAC, ODLI (The Organization for the Development of Italian Studies), ORGOGLIO Brescia e, per la prima volta anche con la Texas Scientific Italian Community. Il presidente di Piccola Industria Carlo Robiglio e il sottosegretario Gian Paolo Manzella hanno partecipato alla tappa di Miami presso la G. W. Carver Middle School e a quella di  Dallas presso la Southern Methodist University. Un’importante opportunità per gli studenti americani di conoscere le imprese italiane che operano negli Stati Uniti e sostengono con orgoglio l’industria del nostro Paese. Il patrocinio del Maeci, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, confermato per il terzo anno consecutivo, ha caratterizzato ancora di più l’impronta internazionale della manifestazione. Quest’anno, inoltre , il PMI DAY 2020 ha registrato una novità di rilievo con  l’adesione di Confindustria Moda, la Federazione che riunisce le imprese e le associazioni del settore tessile moda e dell’accessorio, le grandi eccellenze della manifattura italiana. Riconfermate le partnership con 4.MANAGER e Confagricoltura che nei territori di Bergamo, Brescia, Alessandria, Biella, Novara,Torino, Vercelli, Lecce, Taranto e Nuoro hanno raccontato la realtà dell’impresa in campo agricolo.

 

“Le nostre Pmi hanno voluto inviare un messaggio importante al Paese – ha sottolineato Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria Confindustria. “Siamo in prima linea al fianco di territori e comunità per reagire insieme alla pandemia e riaffermare il ruolo sociale delle imprese. Il cuore del PMI DAY 2020 è proprio la volontà di dimostrare che il ponte scuola-imprese va sostenuto e deve rimanere saldo soprattutto durante l’emergenza. I ragazzi non sono potuti venire, come ogni anno, nelle nostre aziende ma noi abbiamo voluto comunque portarli dentro le nostre imprese utilizzando la tecnologia e l’innovazione. Formazione, digitalizzazione e resilienza devono essere il faro per guidare le nuove generazioni nell’affrontare le sfide del domani. Perché senza lavoro e imprese non esiste il futuro, per questo è importante che i giovani ne comprendano il valore. Insieme a loro e per loro dobbiamo impegnarci per creare le opportunità di sviluppo e costruire una nuova Italia capace di trasformare le energie dei giovani in progetti, azioni e visioni”.

 

"Il PMI DAY è una iniziativa di Confindustria molto importante – ha spiegato il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Gian Paolo Manzella. “Una giornata in cui decine di migliaia di giovani entrano negli stabilimenti delle nostre imprese e toccano con mano cos’è la produzione, cosa è 'fare impresa'. Quest'anno, come molto altro, anche il PMI DAY sarà virtuale, ma sono sicuro che saprà stimolare l’interesse e la curiosità per il mondo delle PMI, saprà aprire ai nostri ragazzi nuove prospettive, saprà piantare i semi del cambiamento. È una iniziativa che porta l'attenzione su un tema centrale - il rapporto dei più giovani con il mondo economico che li circonda - e che deve spingerci sempre più a continuare su alcuni punti chiari della azione di governo; lavorare sul nostro sistema educativo per portare i valori dell'imprenditorialità e del lavoro nelle nostre scuole, rafforzare gli ITS, realizzare un sistema di orientamento che orienti, nel senso pieno del termine: dia una direzione. Proprio in un passaggio così difficile della nostra economia, dobbiamo piantare il nostro domani. Anche così, con visite di ragazze e ragazzi ‘dentro' alla nostra industria".

 

L’iniziativa, curata da Stefano Zapponini, coordinatore nazionale del Pmi Day Piccola Industria, e con il supporto di un gruppo di lavoro dedicato, è inserita nella XIX Settimana della Cultura d’impresa, organizzata da Confindustria e nella Settimana Europea delle Pmi promossa dalla Commissione Europea. “Mai come quest’anno è fondamentale tenere vivo il legame con le scuole – ha evidenziato Zapponini – facendo sentire ai ragazzi e alle ragazze, così come alle loro famiglie, che le imprese sono vicine e non rinunciano a un momento di incontro prezioso per la comunità e i territori. Un’undicesima edizione sì virtuale, ma carica di significato”.



LAVORO: CONFINDUSTRIA, DA GOVERNO OK A NESSUN COSTO PER IMPRESE PER CIG COVID  
“Il Presidente Conte assicura che sarà così”



Roma, 30 ottobre 2020 – “Il Presidente del Consiglio Conte, nell’interlocuzione che abbiamo avuto oggi, ci ha illustrato l’intenzione del Governo di confermare fino a marzo il doppio regime di estensione della cassa COVID e del blocco dei licenziamenti. Gli abbiamo confermato quanto avevamo già detto ieri in occasione dell’incontro con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Secondo Confindustria, la proroga del blocco dei licenziamenti per ragioni di emergenza è giustificata se l’accesso alla cassa COVID non prevede alcuna contribuzione per le imprese che la utilizzano e il Premier ha convenuto che sarà così”.




LAVORO: CONFINDUSTRIA, PER ACCESSO CASSA COVID NO AD AGGRAVI PER IMPRESE SE PROROGA BLOCCO LICENZIAMENTI
“Aprire confronto su nuovi ammortizzatori e politiche attive per uscire prima e meglio dalle misure di emergenza”


Roma, 29 ottobre 2020 - “Nel corso dell’incontro con i tre ministri Gualtieri, Patuanelli e Catalfo, Confindustria ha potuto illustrare la sua posizione in materia di mercato del lavoro. Per noi vanno distinti ma affrontati finalmente insieme due livelli.
C’è innanzitutto la perdurante emergenza-COVID. Sin dall’inizio abbiamo rispettato il binomio cassa integrazione e blocco dei licenziamenti solamente al fine di proteggere l’occupazione anche se nessun grande Paese ha adottato tale soluzione. Ma questo binomio avevo un senso solo a patto che alle imprese non fossero addossati costi aggiuntivi per tale scelta. Al contrario, alle imprese oltre al versamento dei contributi previsti per la CIG ordinaria, si chiedono anche contributi aggiuntivi per la cassa COVID. Non è accettabile. Se il governo intende mantenere nell’emergenza il blocco dei licenziamenti, l’accesso alla Cassa COVID non deve prevedere aggravi per le imprese. Occorre lavorare per il dopo.
Per questo fin da maggio abbiamo chiesto, e chiediamo, di affiancare all’emergenza riforme strutturali. Abbiamo proposto, inoltre, a luglio una riforma energica degli ammortizzatori sociali, su cui confrontarci con governo e sindacati e di attuazione graduale, che consenta però da subito la distinzione tra crisi da ristrutturazione aziendali da quelle invece di strutturale insostenibilità, e garantisca l’estensione di strumenti distinti di protezione sociale finalizzati alla rioccupabilità.
Ed è in questa logica che abbiamo ribadito al governo la contestuale necessità di affiancare a tale riforma quella di nuove politiche attive del lavoro, che per la loro efficacia necessitano di metriche e competenze completamente diverse dal sistema che gestisce l’attuale Reddito di Cittadinanza.
Prima si aprirà un confronto su nuovi ammortizzatori e politiche attive in un’ottica di rilancio complessivo del Paese, prima e meglio usciremo dalle misure di emergenza”.



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