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In Italia, nonostante il rimbalzo, la risalita è incompleta e l’attività ancora compressa: la domanda interna è fredda, l’export in parziale risalita, il mercato del lavoro debole. L’Eurozona è in recupero, gli spread sovrani in calo anche grazie alla nascita del Recovery Fund. Molti mercati esteri sono ancora frenati dalla pandemia, il commercio mondiale resta difficile, con luci e ombre negli USA e la Cina in debole ripartenza.
In Italia ripartenza difficile e fragile per industria e servizi, con poca fiducia per consumi e investimenti, export e turismo in rosso e ore lavorate in caduta. Buone notizie vengono dal credito in aumento, mentre non è scontato che continui il calo dello spread sovrano. Ancora debole e incerto lo scenario mondiale, con il commercio che fatica, mentre le Borse sono in recupero parziale e il petrolio segnala ripresina.
Previsioni per l'Italia nel 2020-2021: una faticosa risalita dopo il crollo, con gli investimenti e l'export che soffrono più dei consumi. Nel 2020 una pesante revisione al ribasso per il PIL, che registra una caduta storica, nel contesto di un'ampia recessione globale. In Italia l'input di lavoro segue un andamento ciclico, con la disoccupazione e gli inattivi in aumento, mentre si manifestano tendenze di deflazione e il deficit pubblico sale ai massimi. La ripartenza del credito alle imprese è cruciale, ma lo spread sovrano è più ampio e la Borsa azionaria ancora debole.
L'Italia nel 2020 deve limitare la caduta e preparare la ripresa: oggi siamo in una economia di pandemia, con il crollo di produzione e PIL, un forte impatto su consumi e investimenti, l'export in caduta. E' stata cruciale la BCE per tenere lo spread sotto i massimi e preservare il basso costo del credito, in una Eurozona in forte recessione.