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La produzione industriale italiana procede anche nei mesi autunnali con una dinamica molto volatile, lungo una tendenza di estrema debolezza. Secondo l’Indagine Rapida CSC, in ottobre si è avuto un calo dell’attività dello 0,3%, dopo +0,2% in settembre.
Tale andamento è dovuto al peggioramento di entrambe le componenti della domanda. La diminuzione della fiducia degli imprenditori manifatturieri negli ultimi mesi è coerente con il proseguimento di una dinamica dell’attività fiacca nel resto dell’anno.
Il CSC rileva un calo della produzione industriale dello 0,3% in ottobre su settembre, quando è avanzata dello 0,2% su agosto. Nel terzo trimestre del 2018 si stima una stagnazione dell’attività, dopo il -0,2% rilevato dall’ISTAT nel secondo; il quarto trimestre registra una variazione acquisita di +0,4%.
La produzione, al netto del diverso numero di giornate lavorative, avanza in ottobre del 2,1% rispetto allo stesso mese del 2017; in settembre è cresciuta del 3,1% sui dodici mesi. La produzione media giornaliera mantiene dunque una dinamica positiva ma risulta in decelerazione nell’ultimo mese. Gli ordini in volume aumentano in settembre dello 0,3% su agosto (-1,0% su settembre 2017) e in ottobre dello 0,1% sul mese precedente (+1,4% annuo).
La dinamica della produzione industriale nel corso del 2018 è stata caratterizzata da forti oscillazioni mensili lungo una tendenza sostanzialmente piatta: i livelli in ottobre sono in linea con quelli toccati in media nei precedenti tre trimestri e non ci sono indicazioni di miglioramento nel resto dell’anno. Ciò che ha contribuito maggiormente a frenare l’attività nei mesi più recenti è stata la bassa dinamica della domanda interna, che è stata intaccata dalla crescente sfiducia, specie nell’industria (da gennaio a ottobre l’indice di fiducia è diminuito di 6 punti).
Le indagini qualitative condotte nel manifatturiero hanno evidenziato un peggioramento di giudizi e attese sia tra gli imprenditori (Indagine ISTAT) sia tra i direttori degli acquisti (indagine PMI IHS-Markit).