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Il Centro Studi Confindustria (CSC) vi invita a scaricare il Rapporto Le previsioni per l’Italia. Quali condizioni per la tenuta ed il rilancio dell'economia?, in uscita il 31 marzo alle ore 12.00, sul sito di Confindustria (sezione Centro Studi/Temi di analisi/Congiuntura e previsioni).
Abbiamo il piacere di informarvi che, contrariamente a quando annunciato nei giorni scorsi, la presentazione del Rapporto avverrà il 31 marzo, in diretta streaming, in collaborazione con Il Sole24Ore, nel corso della trasmissione “Il Sole Risponde” a cura di Marco Lo Conte, che sarà interamente dedicata al Rapporto.
L’appuntamento è programmato dalle ore 12.00 alle 13.30 con collegamento attraverso il sito di Confindustria (www.confindustria.it) oppure al seguente link:
Il rapporto sarà presentato dal Direttore del Centro Studi, Stefano Manzocchi. Interverrà la Responsabile dell’Unità di Politica Economica presso il Centro Studi di Politica Europea, Cinzia Alcidi.
Le conclusioni sono a cura del Presidente Vincenzo Boccia.
Contenuti del Rapporto
Il 2020 si era aperto per l’industria italiana con segnali di miglioramento, ma le prospettive sono di nuovo bruscamente peggiorate da febbraio in seguito alla diffusione del Covid-19. La spesa delle famiglie italiane è in contrazione, la domanda estera langue. Gli impatti della minore domanda di beni e servizi, e dell’accresciuta incertezza, frenano gli investimenti. Le imprese si trovano a fronteggiare seri problemi di liquidità ed inedite procedure amministrative di emergenza. Le reazioni dei mercati finanziari possono produrre un ulteriore avvitamento della crisi, penalizzando i paesi percepiti a maggior rischio.
È cruciale l’efficacia e la tempestività della risposta di politica economica ad una congiuntura economica eccezionale, che combina shock di domanda e di offerta. In una prima fase, occorre preservare la tenuta del sistema produttivo garantendo liquidità, semplificando gli adempimenti per imprese e lavoratori, e attivando celermente spesa pubblica per trasferimenti ed investimenti. Contestualmente, occorre il varo di un piano straordinario di investimenti pubblici e di supporto agli investimenti privati: l’Europa è chiamata a un cambio di passo nelle politiche e nella governance, anche nell’ottica della transizione green.