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"II territorio ternano ha le capacità e il capitale umano per tornare ad essere leader nel medio-lungo termine, ma per farlo deve cambiare prospettiva di osservazione: pensare all'area di crisi complessa come ad un'area di sviluppo complessa". Così il presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Marco Gay in un'intervista al Messaggero Umbria.
"In un territorio ad altissima vocazione industriale come quello umbro, Industria 4.0 diventa un acceleratore di produttività e di competitività, perché laddove c'è attenzione al metallurgico, al chimico e all'alimentare e dove il peso manifatturiero è circa il doppio della media nazionale, esiste l'opportunità di rendere le aziende interconnesse e non solo automatizzate, migliorando i prodotti e i processi", continua Gay.
"Far crescere le Pmi intorno ad un grande polo industriale vuoi dire creare mobilità del lavoro, occupazione, opportunità", continua Gay, che domani sarà tra gli ospiti del convegno 'La quarta rivoluzione industriale: Italia e Germania si confrontano su Industria 4.0'. "Industria 4.0 vede nella ricerca di una nuova imprenditorialità un altro punto importante. E' in quest'ottica che noi Giovani Imprenditori abbiamo lanciato il progetto Restart, al quale stiamo lavorando con tutti i territori di area di crisi complessa, ribattezzati - perché anche la forma è sostanza - aree di sviluppo complesso".
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