Serve un Governo serio, autorevole e competente – Carlo Bonomi a Mezz’ora in più

"Confindustria non fa scelte di persone o partiti. Sta sui temi. Per noi sono importanti le caratteristiche del Governo, non chi lo compone: deve essere serio, autorevole, competente, efficace.

Serio, perché in un momento così difficile non possiamo essere appesi a personalismi. Autorevole, perché abbiamo bisogno di riforme. Competente perché sia capace di un'azione efficace".

Così il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, ospite della trasmissione “In mezz'ora in più” condotta da Lucia Annunziata su Raitre, ha commentato l’attuale crisi di governo che l’Italia sta affrontando.

“Ci riconosciamo in quello che ha detto il Presidente Mattarella – ha continuato Bonomi, ricordando che “dobbiamo affrontare tre crisi: pandemica, sociale ed economica”.

Quindi "per il bene del Paese - ha aggiunto il Presidente - alcune persone devono restare e faccio riferimento al Ministro dell'Economia. Lo sosteniamo con un giudizio di metodo, perché non possiamo permetterci un cambio, e di merito, perché quello che porteremo in Italia del Recovery Fund è merito del Ministro Gualtieri e della sua credibilità in Europa".

Bonomi nel colloquio con Lucia Annunziata è tornato sulla necessità di confronto tra le parti sociali e l’Esecutivo. "Il Governo si era arroccato su se stesso, con quello nuovo vorremmo ascolto, ma vero" - ha sottolineato il Presidente.

"Noi non siamo andati a chiedere una fettina di miliardi ma ci siamo concentrati sulla metodologia, ce lo ha riconosciuto anche il Ministro Patuanelli. Ho sentito recentemente anche il Premier - ha aggiunto - con cui ho un ottimo rapporto personale, ma non si è trasformato in qualcosa che desse sostanza alle misure necessarie al Paese. ". 

Nel corso dell’intervista è stato affrontato anche il tema del lavoro e, in particolare, del blocco dei licenziamenti. "Laddove ci sono settori in grossa sofferenza o chiusi per disposizione del Governo, si deve intervenire con la cassa integrazione Covid gratuita e mantenere il blocco dei licenziamenti – ha chiarito il Presidente Bonomi, spiegando come i settori più colpiti dalla pandemia siano commercio e turismo. “Nei settori che avranno una ripresa, invece, chiediamo la possibilità di liberare. La manifattura, se il piano vaccinale funzionerà, potrebbe avere una ripresa” – ha sottolineato Bonomi che, esprimendo una valutazione sull’efficacia del piano vaccinale ha affermato come il piano non ci sia proprio. “In altri Paesi europei, per vaccinare, si stanno utilizzando grandi strutture come gli stadi, mentre in Italia siamo ancora ai bandi per le 'primule'” – ha fatto notare.  

"Il problema della logistica è stato sottostimato" - ha aggiunto Bonomi, proponendo di utilizzare la rete di 16.000 farmacie o anche le fabbriche, come "luogo di vaccinazione comune. Abbiamo dato la nostra disponibilità al Ministro e siamo ancora in attesa di risposta”.  

Il passaggio finale dell’intervista è stato riservato al fisco. Nel commentare l'aumento del risparmio registrato in Italia nel 2020, il Presidente ha spiegato che "serve scorporare i temi: quello privato è dato dal grande clima di sfiducia e incertezza rispetto all'azione di Governo e alla situazione pandemica. Altro tema è quello delle imprese, che si stanno attrezzando per vedere quale scenario affrontare.

Inoltre, “l'introduzione di una patrimoniale non risolve nulla. In Italia ci sono già 17 imposte patrimoniali per un gettito di 37 miliardi” ha concluso Bonomi.