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Valori religiosi utili per impresa e società - Il Presidente Boccia al domenicale del Sole 24 Ore | Confindustria

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Valori religiosi utili per impresa e società - Il Presidente Boccia al domenicale del Sole 24 Ore

10 novembre 2019 | Presidente, Cultura

Pensare il presente. La dimensione spirituale può aiutare la modernità Valori religiosi utili per impresa e società 

Il Sole 24 Ore pubblica sul suo domenicale l'intervento del Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia al convegno “Modernità, impresa, lavoro: i valori religiosi come fondamento del bene sociale”, che si è svolto a Roma il 6 novembre.

In un momento in cui si diffonde un anti-intellettualismo sistematico, le élite vengono ridicolizzate, la comunicazione è spesso fatta con slogan fuorvianti e tweet di reciproca aggressione e delegittimazione, vogliamo provare a rievocare intuizioni fondanti della nostra convivenza e verificare se mantengono la loro efficacia e attualità, e se ci possono aiutare a pensare e a comunicare in un'epoca di rapidi cambiamenti.

“I pensieri del giorno vogliono agire all'istante. E invece in questo mondo le grandi idee si sono affermate solo con grande lentezza” (Johan Huizinga, La crisi della civiltà, Giulio Einaudi editore, 1938, Torino, pag. 132). Abbiamo scelto concetti radicati nei testi biblici, ma non ci ripromettiamo di fare un ripasso dell'ora di religione.

Abbiamo con noi imprenditori, studiosi laici e persone di fede per ripercorrere sinteticamente la storia di alcune idee. Esse nella coscienza di alcuni di voi avranno un valore teologico, per altri sono piuttosto miti antichi, affinati dalla ragione e dall'evoluzione della cultura.

Quale che sia il vostro punto di vista oggi vogliamo indagare se queste idee ci dicono ancora qualcosa di utile, se il test del tempo le ha rese più efficaci e dunque se possono ancora fare da bussola nella nostra analisi della realtà, o se invece la modernità le ha rese affascinanti, ma superate.

La religione è un luogo dove intuizioni profonde sui valori, la società, la trasmissione della cultura si proiettano nel lungo periodo, ben oltre la vita di una singola generazione o di un modello economico o politico.

Per questa sua visione di lungo periodo e per la sua relazione con le corde più profonde dell'animo umano essa preserva valori potenti, svolge un ruolo di coesione sociale e di indirizzo dello sviluppo della cultura.

Ma proprio questo ruolo fecondo favorisce anche una funzione di controllo sociale, dove l'uso dei valori religiosi diventa un potente strumento politico. Ci pare che in gran parte della storia le religioni hanno svolto proprio questo ruolo, macchiandosi talvolta di errori e colpe gravi.

Nei secoli recenti però si è realizzata, almeno in occidente, una maggiore separazione tra stato e organizzazioni religiose, accanto allo sviluppo di un pensiero scientifico e filosofico più autonomo dalla religione, un esito peraltro insito proprio nel pensiero religioso occidentale.

È grazie a questo processo che le religioni possono oggi recuperare un più forte ruolo morale, occupando meno il campo della politica. Quando si invocano testi sacri per sostenere un progetto politico militante o attaccare un avversario si scherza col fuoco, e la storia ce ne ha mostrato i rischi. Ma ciò non è un motivo per tralasciare la forza che queste idee hanno nelle scelte individuali che facciamo, nel darci riferimenti morali e nel plasmare la nostra cultura.

In Confindustria riconosciamo da tempo e con convinzione che la cultura è un potente veicolo di coesione. Essa può favorire o ostacolare lo sviluppo economico e sociale, esaltare o smascherare la propaganda, valorizzare il merito e la fatica, oppure umiliarli misurando le cose solo col metro del successo immediato e apparente.

Dunque, non ogni accezione di cultura ci piace, ma solo quella che si fonda su libertà e rispetto, e su valori che reggono la prova del tempo e della ragione e che favoriscono la nostra crescita, sia personale che economica.

Perciò abbiamo ritenuto interessante organizzare l'incontro di Roma: anche se è un dibattito su temi un po' inusuali per noi, la casa delle imprese non è un luogo sbagliato per affrontarlo, perché fare impresa vuole dire, talvolta inconsciamente, incarnare e difendere i valori di libertà individuale, merito e serietà. Ringrazio il pubblico per la sua partecipazione, e sarò grato se ci farete sapere le vostre opinioni ed i vostri suggerimenti rispetto a questa iniziativa.

Ringrazio gli illustri oratori e il Campus Biomedico che ha collaborato con noi in questo progetto.

 


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