Il settore economico è in grande difficoltà ed è quindi fondamentale agire con tempismo. Il nuovo decreto deve arrivare prima possibile.
È molto importante che si definisca questo provvedimento in tempi brevi e che si stanzino risorse considerevoli per evitare che dall'emergenza sanitaria si passi a quella economica.
Così il Direttore Generale Marcella Panucci a Studio24, su RaiNews24.
Il dl liquidità è un passaggio importante ma va rafforzato con misure specifiche per iniettare liquidità e non drenarla, ponendo così le premesse per la ripresa economica, guardando anche al tema degli investimenti.
Auspichiamo che il nuovo decreto punti su due aspetti importanti:
- il potenziamento dei sistemi di garanzia attraverso una forte emissione di risorse
- l'allungamento dei tempi di restituzione dei prestiti
In particolare, sull’estensione dell'arco temporale per restituire i prestiti - il cui limite è fissato a 6 anni - è assolutamente necessario intervenire per spostarlo molto più avanti, arrivando almeno a 15-20 anni.
Il motivo è semplice: le imprese già oggi hanno fisiologicamente un certo tasso di indebitamento - la crisi che si sta verificando e le chiusure disposte dal Governo determinano un azzeramento del fatturato di molte imprese o cifre che ci si avvicinano molto - quindi avranno bisogno di maggiore debito per far fronte ai costi fissi. Se si dovessero caricare di ulteriore debito con le relative rate per estinguerlo, sarà ancora più difficile per le imprese proseguire l’attività economica. Per questo motivo bisogna diluire di molto le scadenze.
C’è poi un altro tema che vogliamo mettere in evidenza: ci sono ancora oltre 50 miliardi di debiti della PA verso le imprese. Lo Stato deve onorare i propri debiti, a maggior ragione in un momento di crisi come quello che stiamo affrontando. Si può anche immaginare un meccanismo per aumentare i limiti per le compensazioni tra debiti e crediti delle imprese verso lo Stato.
