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Energia:
necessario puntare su filiere nazionali per le rinnovabili e l’economia
circolare. Serve una politica industriale mirata e snellire gli iter
burocratici
Indagine
Confindustria e Deloitte: potenziare capacità di produzione anche per ragioni
di sicurezza. Net zero Industry act opportunità senza precedenti
Definire una strategia
per la transizione energetica nazionale con orizzonte decennale. È
quanto chiedono le imprese alle Istituzioni per dare segnali chiari al mercato e generare i presupposti per uno sviluppo organico delle filiere nel
settore delle energie rinnovabili. Questo è uno degli elementi che emerge dall’indagine "La competitività nelle tecnologie verdi, una nuova
politica industriale per le imprese italiane", condotta da Confindustria e Deloitte su un campione di aziende associate al sistema confindustriale, selezionate in quanto leader di settore, e aderenti alle Federazioni Elettricità Futura, Anie e Anima, che è stata presentata questa mattina a Roma in Confindustria.
Le imprese inoltre chiedono uno snellimento degli iter burocratici segnalando come l’eccessiva durata dei processi autorizzativi per l'installazione di
impianti di energia rinnovabile costituisca uno dei principali ostacoli per gli operatori che intendono investire in Italia. Per le imprese è fondamentale, infine, il potenziamento della filiera del riciclo nell’ambito delle tecnologie sostenibili, riconosciuta dalle aziende quale eccellenza e opportunità strategica per l'industria italiana: una normativa che supporti tali capacità industriali permetterebbe, infatti, di ridurre la dipendenza dai mercati esteri per le materie prime, incrementando la sostenibilità delle catene del valore. Con gli obiettivi di decarbonizzazione del PNIEC la domanda italiana di tecnologie green nei prossimi 7 anni sarà di circa 118 miliardi di euro all’anno secondo le stime del Governo, un’opportunità senza precedenti per chi si farà trovare pronto a fornire queste tecnologie.
“La politica
di incentivi – dichiara Aurelio Regina, Presidente del Gruppo Tecnico Energia di
Confindustria – non deve essere a pioggia, rischiando di andare a
beneficio di produzioni a basso costo extra UE, ma deve favorire invece lo
sviluppo di una capacità produttiva, cioè filiere strategiche in grado di
intercettare la domanda di nuove tecnologie green. In sede comunitaria stiamo
completando il Net zero Industry Act per il rilancio delle filiere green per il
quale si stimano investimenti per lo sviluppo della capacità produttiva nelle
tecnologie chiave tra gli 80-100 Mld di euro: il Paese deve essere pronto con
una idea chiara sulle opportunità che il tessuto industriale italiano potrà
cogliere.”
“Per le
imprese italiane la sfida della decarbonizzazione e delle energie rinnovabili è
una delle più importanti in assoluto – dichiara Fabio Pompei, CEO di
Deloitte Italia. Di fronte all’emergenza climatica che stiamo vivendo
l’Italia deve ripensare il modello di sviluppo industriale, coniugando i target
di sostenibilità con lo sviluppo della competitività e la capacità produttiva
delle filiere. Il nostro Paese ha gli strumenti necessari per eccellere in
questi campi ed è quanto riscontriamo dal nostro osservatorio privilegiato di
Deloitte, dove quotidianamente lavoriamo con oltre 8 mila aziende italiane di
diversi settori”.