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Sull’immigrazione i dati mettono in luce in Italia una realtà spesso diversa dall’opinione comune. Solo il 14% degli italiani ha una visione positiva dell'immigrazione ma senza l’apporto di lavoro straniero il PIL sarebbe di 124 miliardi più basso e sarebbe caduto di più durante la crisi.
Ma quanti sono gli immigrati in Italia? solo il 9% della popolazione, contro il 26% percepito dalla maggioranza degli italiani, e la loro crescita può ridurre gli squilibri demografici e dare impulso alla popolazione in età lavorativa.
Gli immigrati sono aumentati molto ma non sono così tanti. Gli italiani pensano siano molti di più #CSC #migranti pic.twitter.com/OmYT4PpQEl
— Confindustria (@Confindustria) 22 giugno 2016
Più della metà degli italiani pensa che a causa degli immigrati sia più difficile trovare un lavoro, in realtà gli stranieri fanno lavori che questi non sarebbero comunque disponibili a svolgere e in alcuni settori il loro apporto è cruciale.
Due italiani su tre ritengono che l’immigrazione sia un costo per il nostro Paese, però tutti gli studi indicano che l’impatto dell’immigrazione sulla finanza pubblica italiana è positivo.
Gli stranieri non rubano lavoro agli italiani, in alcuni settori il loro apporto è cruciale #CSC #migranti pic.twitter.com/DmaEWctcnz
— Confindustria (@Confindustria) 22 giugno 2016
I dati emergono dal rapporto sull'immigrazione del Centro Studi Confindustria presentato oggi alla presenza del ministro dell'Interno Angelino Alfano, che ha firmato con il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia il protocollo d'intesa per avviare iniziative comuni per l’inserimento al lavoro dei rifugiati, partendo da tirocini presso le imprese associate.
Le slide della presentazione sono disponibili online.