Facendo seguito alla comunicazione del
7 novembre scorso, Confindustria ha risposto alla consultazione avviata dalla Commissione europea sugli aiuti al salvataggio e ristrutturazione delle imprese in difficoltà.
La posizione di Confindustria, allegata a questa comunicazione nella versione integrale, si è concentrata in particolare sul problema della definizione proposta di “impresa in difficoltà”. Il testo della Commissione contiene infatti parametri che risulterebbero soddisfatti da molte imprese. Questo allargherebbe il campo di applicazione degli Orientamenti per il salvataggio e la ristrutturazione e consentirebbe agli Stati membri di intervenire su un maggior numero di imprese con aiuti al salvataggio. Al tempo stesso, tuttavia, ciò restringerebbe in modo inversamente proporzionale il campo di applicazione di tutti gli altri strumenti con i quali si possono concedere aiuti alle imprese.
Una stima elaborata dal Centro Studi Confindustria dimostra che, qualora fosse approvata la proposta della Commissione nella versione attuale, oltre il 30% delle imprese nel Lazio e nella Lombardia rientrerebbero nella definizione di imprese in difficoltà, risultando automaticamente escluse dal beneficio di qualsiasi aiuto di Stato ad eccezione degli aiuti al salvataggio o alla ristrutturazione.
Valeria Salvi