COMUNICATI STAMPA


COMUNICATO CONGIUNTO

ABI –  Alleanza delle Cooperative –  Coldiretti – Confagricoltura – Confapi – Confindustria –  Rete Imprese Italia (Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) – Cgil –  Cisl –  Uil


Roma, 27 febbraio 2020 - Il nostro Paese sta in questi giorni affrontando una situazione di forte criticità a causa della diffusione del Coronavirus. Ciò impone a noi parti sociali, al Governo, alle Regioni, a tutte le autorità e agli esponenti della società civile di lavorare insieme, mettendo a fattor comune gli sforzi e agendo in maniera coordinata per consentire al nostro Paese di superare questa fase in maniera rapida ed efficace.

Nei giorni scorsi sono state tempestivamente assunte diverse misure per contenere il rischio sanitario a beneficio di tutti i cittadini. Gli esperti e le organizzazioni internazionali, a partire dall'OMS, ci hanno rassicurato sui rischi del virus e sulle corrette prassi per gestire questa situazione, che tutti noi siamo chiamati a rispettare.

Dopo i primi giorni di emergenza, è ora importante valutare con equilibrio la situazione per procedere a una rapida normalizzazione, consentendo di riavviare tutte le attività ora bloccate e mettere in condizione le imprese e i lavoratori di tutti i territori di lavorare in modo proficuo e sicuro a beneficio del Paese, evitando di diffondere sui mezzi di informazione una immagine e una percezione, soprattutto nei confronti dei partner internazionali, che rischia di danneggiare durevolmente il nostro Made in Italy e il turismo.

Oltre alle misure urgenti che il Governo ha adottato, o si appresta ad adottare, di necessario sostegno alle imprese e al reddito dei lavoratori, questo è il momento per costruire un grande piano di rilancio degli investimenti nel Paese che contempli misure forti e straordinarie per riportare il lavoro e la nostra economia su un percorso di crescita stabile e duratura.

Un ruolo importante dovrà essere svolto anche dalle Istituzioni europee, per creare le migliori condizioni per un rilancio economico dell'Italia nell’interesse della stessa Unione europea.




Roma, 23 febbraio 2020 - A fronte della gravità dell’emergenza Covid-19 e per garantire il rispetto della salute di espositori e visitatori Confindustria ha deciso di rinviare l’edizione 2020 di Connext prevista per il 27 e 28 febbraio. Tutti gli operatori coinvolti, persone e organizzazioni, ne comprenderanno le ragioni di forza maggiore. Le nuove date della manifestazione saranno comunicate al più presto compatibilmente con le disponibilità del Mico di Milano e le disposizioni delle autorità competenti sulla gestione dell’emergenza sanitaria.


Roma, 21 febbraio 2020 - "Apprezziamo che il ministro Bonafede, di fronte alle nostre osservazioni critiche nei confronti del provvedimento sulla crisi d'impresa - osservazioni puntualmente rilanciate dal presidente della Piccola Industria Carlo Robiglio sul Sole 24 Ore di questa mattina - ci abbia prontamente contattati per comunicarci la disponibilità ad aprire un confronto. D'altra parte già in passato, di fronte a delle divergenze, il ministro si è mostrato aperto al dialogo". Così il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, questa mattina a margine dell'inaugurazione del biennio della scuola di giornalismo Luiss.



COMUNICATO CONGIUNTO

APPALTI: IMPRESE SCRIVONO AL MINISTRO GUALTIERI
Da nuove norme su ritenute rischio blocco attività per interi settori. Serve rinvio o soluzione alternativa 

Roma, 11 febbraio 2020 - ABI, ANCE, Assonime, Confindustria e R.E TE. Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) hanno scritto al Ministro Gualtieri per chiedere la soppressione delle nuove regole in materia di ritenute negli appalti o, almeno, di procrastinarne l’entrata in vigore al 1° luglio 2020, applicandole ai contratti stipulati dal 1° gennaio 2020, rivedendone i meccanismi di applicazione. 

Ci sono ancora molti profili che richiedono ulteriori approfondimenti per consentire l’adeguamento dei processi gestionali e amministrativi, sia delle imprese committenti sia di quelle esecutrici. Infatti poter confidare su un quadro regolatorio chiaro in tutti gli aspetti è un presupposto imprescindibile per consentire alle imprese di riorganizzare, una volta per tutte, i processi amministrativi e gestionali e di eseguire correttamente i nuovi adempimenti che, altrimenti, si pretenderebbe di ottenere “al buio” dal prossimo 17 febbraio. 

Molte imprese segnalano il concreto pericolo che la nuova disciplina possa bloccare l’attività di interi settori. È necessario inoltre un sistema automatizzato e digitalizzato di rilascio dei certificati per evitare il rischio ingolfamento degli Uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate. 

Il mondo imprenditoriale rinnova, ancora una volta, la disponibilità ad individuare soluzioni alternative che – a parità di efficacia – evitino oneri spropositati a carico delle imprese derivanti da nuovi e insostenibili compiti di controllo. 


Roma, 10 febbraio 2020 - Confindustria esprime vicinanza e solidarietà alla nazione e al popolo cinese in questo momento di emergenza dovuto alla diffusione del Coronavirus. La nostra associazione è impegnata in prima linea per supportare e assistere le aziende italiane operanti con la Cina, che si trovano ad affrontare difficoltà logistiche, di gestione delle risorse e di approvvigionamenti della merce. È infatti necessario garantire la piena operatività delle imprese per fronteggiare l’emergenza e favorire il ritorno ad una situazione di normalità e di piena cooperazione nel più breve tempo possibile. Per questo Confindustria si è attivata, con l’aiuto delle proprie associazioni, per individuare aziende italiane idonee a fornire alla Cina materiale medico e sanitario.


CONFINDUSTRIA LANCIA LA NUOVA EDIZIONE DELLA RIVISTA DI POLITICA ECONOMICA
Giampaolo Galli sarà il Direttore

Roma, 30 gennaio 2020 - Confindustria lancia la nuova edizione della Rivista di Politica Economica sotto la Direzione di Giampaolo Galli. Fondata nel 1911, è una delle più antiche pubblicazioni economiche italiane ed ha sempre accolto analisi e ricerche di studiosi appartenenti a diverse scuole di pensiero.Con questo primo numero la rivista riparte, con periodicità semestrale, in un nuovo formato e con una nuova finalità, che la differenzia dalle numerose riviste accademiche: discutere di questioni di politica economica, sempre con rigore scientifico, ma in modo comprensibile anche ai non addetti ai lavori.

Ogni numero è una monografia, in italiano, su un tema specifico, e gli scritti sono accessibili online sul sito di Confindustria. Il tema del primo numero già consultabile online è debito pubblico in Italia: perché è un problema e come se ne esce.

"Sono molto orgoglioso del rilancio della Rivista di Politica Economica di Confindustria. Sarà un modo per essere presenti nel dibattito economico con competenza e autorevolezza. - ha commentato il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia - In un panorama di annunci e approssimazione c'è grande necessita' di approfondimento e chiarezza per delineare una visone di politica economica di medio e lungo termine, che non guardi solo alle emergenze."

"Ringrazio Confindustria per la fiducia - ha aggiunto Giampaolo Galli -. Mi sento impegnato a fare della Rivista di Politica Economica un luogo di confronto  aperto che coinvolga i migliori studiosi delle diverse discipline e sia quindi basato sui fatti e non sulle approssimazioni. Dopo il primo numero sul debito pubblico, la prossima monografia sarà dedicata al tema, cruciale per il nostro futuro, della trasformazione digitale e dei suoi effetti sull'economia."





Roma, 30 gennaio 2020 – Confindustria, unitamente alla territoriale Confindustria Venezia Giulia, e la Fondazione Internazionale per il progresso e la Libertà della Scienza (FIT) con la firma dei presidenti Vincenzo Boccia, Sergio Razeto e Stefano Fantoni hanno dato vita oggi ad un accordo di collaborazione in vista di ESOF2020 - EuroScience Open Forum, il Forum Europeo della Scienza che si svolgerà a Trieste dal 5 al 9 luglio 2020.

Confindustria, attraverso il proprio Sistema, assicurerà la partecipazione delle imprese di tutto il territorio nazionale alla più rilevante manifestazione europea dedicata al dibattito tra scienza, tecnologia, società, politica e mondo delle imprese. Sono attesi 5mila partecipanti scientifici, 80 paesi coinvolti, 100mila visitatori e 200 eventi in programma. 

L'appuntamento ha l’intenzione di contribuire ad affermare il ruolo dell’Italia e in particolare di Trieste come punto di riferimento dell’innovazione, della ricerca scientifica e della circolazione della conoscenza per 250 milioni di persone, afferenti al Centro-Est Europa, ma anche per la costruzione di una realtà in cui scienziati e imprenditori collaborino tra loro per l'innovazione e il futuro. 

Lavorando a un sempre più stretto dialogo con il tessuto imprenditoriale, le ricadute economiche di ESOF2020 potranno andare oltre l'evento stesso e produrre condizioni favorevoli allo sviluppo delle aziende. 

Centrale per le imprese è il programma “Science to Business” che è infatti uno dei punti fermi di ESOF2020 perché ora più che mai la Ricerca e Sviluppo pubblica e privata, nonché le istituzioni pubbliche e le imprese private, devono incrementare la loro interazione, lo scambio di conoscenze e competenze, come pure il trasferimento di tecnologie, al fine non solo di garantire l'innovazione tout court, ma anche la sostenibilità in tutti i settori, economici, ambientali e sociali. 

Per fare questo, il programma ESOF2020 ha raccolto nei mesi scorsi, attraverso la Call “Science to Business”, proposte intorno a 4 filoni: Quarta rivoluzione industriale; Innovazione orientata al valore; Partnership pubblico-privato; Ecosistemi dell'innovazione. 

ESOF è un marchio di EuroScience, Your Voice on Research in Europe, Associazione non-profit tra ricercatori. L’ESOF si tiene ogni 2 anni: Trieste segue Stoccolma (2004), Monaco di Baviera (2006), Barcellona (2008), Torino (2010), Dublino (2012), Copenhagen (2014), Manchester (2016) e Tolosa (2018).


https://www.esof.eu/en/


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LA BUONA IMPRESA: VALORI E PROPOSTE PER L'ECONOMIA ITALIANA
Alleanza delle Cooperative, Confindustria, CIA, Confagricoltura e Copagri sottoscrivono un manifesto comune
 

Roma, 28 gennaio 2020 – La “buona impresa” è il soggetto che in termini culturali e sociali può contribuire a promuovere una nuova stagione di crescita, correggendo le deformazioni dell’economia ed imboccando la strada di uno sviluppo sostenibile. 

È questo il principio del Manifesto “La buona impresa: valori e proposte per l’economia italiana”, sottoscritto dai Presidenti di Alleanza delle Cooperative Italiane Mauro Lusetti, di Confindustria Vincenzo Boccia, di CIA - agricoltori italiani Dino Scanavino, di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e di Copagri Franco Verrascina. 

Il Manifesto individua cinque obiettivi di intervento, per ciascuno dei quali fornisce valutazioni ed indicazioni relative a politiche e strumenti per la crescita, il lavoro, gli investimenti, il rapporto tra imprese e istituzioni e il ruolo dei corpi intermedi. 


In allegato il testo del Manifesto



Roma, 23 gennaio 2020 - In occasione dei 75 anni dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz il Consiglio generale di Confindustria ha osservato un minuto di silenzio in memoria dei tanti italiani, lavoratori e imprenditori, strappati alle loro attività e deportati con le famiglie nei campi di concentramento nazisti. Il presidente Vincenzo Boccia ha sottolineato come democrazia, libertà e crescita siano indissolubilmente legati e debbano essere quotidianamente difesi.


ORIENTAGIOVANI: CONFINDUSTRIA, NEI PROSSIMI TRE ANNI 200MILA POSTI DI LAVORO IN SETTORI TECNICO-SCIENTIFICI. IMPRESE NON TROVANO UN GIOVANE SU DUE
Mancano competenze medio-alte per i settori della meccanica, ICT, alimentare, tessile, chimica e legno-arredo

Roma, 22 gennaio -  Si è tenuta oggi la XXVI giornata di Orientagiovani promossa da Confindustria e Luiss con il sostegno di Umana e la partecipazione di Unindustria. E’ stato un momento di incontro tra impresa e studenti in cui è stato presentato il fabbisogno delle competenze più richieste dalle imprese nel prossimo triennio. In tutta Italia, hanno preso parte all'iniziativa oltre 90 associazioni industriali con il coinvolgimento di circa 20mila studenti. Secondo le previsioni frutto di elaborazioni dell’Area Lavoro, Welfare e Capitale Umano di Confindustria sulla base di dati Istat e Unioncamere  saranno circa 200mila i posti di lavoro a disposizione nel prossimo triennio (2020-2022) nei settori della meccanica, dell’ICT, dell’alimentare, del tessile, della chimica e del legno-arredo. Gli imprenditori cercano con urgenza figure professionali che in più di 1 caso su 3 sono di difficile reperimento, addirittura per gli under 29 si farà fatica a selezionarne 1 su 2. L'offerta formativa è  infatti carente soprattutto per le competenze scientifiche e tecniche medio-alte.
  
Nello specifico, le previsioni indicano che saranno 67mila i nuovi posti di lavoro nel settore della meccanica. Di questi, circa un terzo saranno disponibili per professioni manageriali, scientifiche e di elevata specializzazione (come ingegneri, progettisti e specialisti in scienze informatiche) e per professioni tecniche come ad esempio addetti alla gestione dei processi produttivi, specie quelli legati al digitale.
Nei settori della chimica, della farmaceutica e della fabbricazione di prodotti in gomma e plastica, si prevede per il prossimo triennio una domanda di lavoro pari a circa 16mila addetti. In questo settore, le professioni tecniche, scientifiche e di elevata specializzazione (come l’analista chimico, il ricercatore farmaceutico e il tecnico di laboratorio) rappresenteranno dalla metà ai due terzi delle figure professionali richieste, con una significativa domanda anche di dottori di ricerca. 
La domanda di lavoro delle imprese dell’ICT è stimata sui 40mila individui nel triennio 2020-2022. In particolare, in prospettiva le figure più richieste saranno il programmatore, il progettista/sviluppatore di software e app, il data-scientist il progettista di apparecchiature informatiche e loro periferiche e il progettista di impianti per le telecomunicazioni. 
Sia i macro-settori della chimica che dell’ICT si caratterizzano per una forte domanda di nuovi posti di lavoro che prescindono dal turn-over dei lavoratori che andranno in pensione. È il caso anche del settore alimentare in cui gli ingressi complessivi entro il 2020 saranno circa 45mila, con una crescita di quasi +15mila rispetto allo scorso anno, con una forte domanda di giovani under29. 
Significativa inoltre la crescita del fabbisogno del settore tessile, che si attesterà sulle 25mila persone, caratterizzata inoltre da punte di difficoltà di reperimento che superano l’80% per figure tecniche fondamentali come i modellisti. 
Nel legno-arredo invece, la domanda di lavoro consisterà di quasi 12mila nuovi ingressi con una forte domanda di designer e operai specializzati nella lavorazione del legno.  
Nel corso dell'evento sono state premiate le imprese eccellenti che si sono distinte per l'alternanza scuola lavoro (con il riconoscimento del BAQ, il Bollino per l'Alternanza di Qualità) e la collaborazione con gli ITS (con il riconoscimento del BITS, il Bollino Impresa in ITS). Per il 2019 la migliore azienda nella graduatoria BAQ è stata la Co.Mac di Bergamo, mentre la migliore azienda nella graduatoria BITS la Accorhotels Italia. Nella classifica complessiva di punteggio primeggia invece Umana. Durante Orientagiovani sono state premiate anche le associazioni industriali che hanno totalizzato il numero maggiore di nuovi Bollini da aziende associate: l'Associazione Industriale Bresciana-AIB con 17  e la Confindustria Bari-BAT.

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