COMUNICATI STAMPA

Carlo Robiglio, Presidente Piccola Industria del Piemonte, è stato eletto oggi dal Consiglio Centrale Piccola Industria di Confindustria all'unanimità nuovo Presidente per il biennio 2017-2019. Come tale, entra di diritto nella squadra del presidente Vincenzo Boccia come vicepresidente di Confindustria. 

 

Torinese, classe 1963, dopo gli studi liceali si laurea in Giurisprudenza all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È imprenditore di prima generazione, fondatore, Presidente e Ceo del Gruppo Ebano, holding che opera in campo editoriale, leader di mercato in Italia nei corsi professionali, nella formazione a distanza e nell’e-learning.

 

Ebano Spa è oggi una holding che conta complessivamente oltre 200 dipendenti, con sede principale a Novara e società partecipate anche in altre aree del Piemonte e della Lombardia. Negli ultimi anni, la holding ha portato avanti una strategia di acquisizioni e iniziative legate a startup innovative, come Let.life, un’applicazione del mondo IOT, o Gnammo, una piattaforma di social eating. È dello scorso settembre l’ingresso del Gruppo, attraverso la controllata CEF Publishing S.r.l., in Elite, il programma di Borsa Italiana dedicato alle aziende ad alto potenziale di crescita. 

Dal 2000 al 2002 Robiglio è stato presidente dei Giovani Imprenditori dell’Associazione Industriali di Novara. Dal 2002 al 2005 ha ricoperto la carica di Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Piemonte. Dal 2010 al 2013 è stato Presidente della Piccola Industria dell’Associazione Industriali di Novara. Dal 2014 ha guidato la Piccola Industria del Piemonte. Negli anni della presidenza di Alberto Baban, suo predecessore, è stato direttore della rivista di Piccola Industria Confindustria “L’Imprenditore” che, sotto la sua guida, al tradizionale formato cartaceo ha affiancato anche la versione online. 

 

È vice presidente del Consiglio di Amministratore del Sole 24 Ore Spa, dopo aver ricoperto, tra l’ottobre e il novembre del 2016, la carica di presidente. È rappresentante generale dell’American Chamber of Commerce in Italy per il Piemonte orientale. Ed è Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, titolo conferitogli nel 2012. 

 

Il Consiglio Centrale Piccola Industria di Confindustria ha nominato anche i vicepresidenti che affiancheranno il presidente Robiglio nel suo mandato. Ecco gli imprenditori che faranno parte della squadra:

 

Renato Abate, Amministratore Unico Industrie Abate di Mercogliano (AV)
Angelo Camilli, Amministratore Delegato della Consilia CFO di Roma
Aldo Ferrara, Amministratore della Mediaservice di Catanzaro
Cinzia La Rosa, Direttore Generale della La Rosa Energy di Verona
Diego Mingarelli, Amministratore della Diasen di Sassoferrato (AN)
Maria Teresa Sassano, Amministratore della EDO di San Severo (FG)
Monica Talmelli, Direttore Amministrativo della F.A.M.A.R. di Ferrara
Giancarlo Turati, Amministratore Delegato della Fasternet Soluzioni di Networking di Borgosatollo (BS)
Gianluigi Viscardi, Presidente della Cosberg di Terno d'Isola (BG) 

 

Il Presidente Robiglio ha inoltre affidato a Stefano Zapponini, Presidente della Guida Monaci di Roma, la direzione de L'Imprenditore, la rivista di Piccola Industria.

Per una settimana, dal 10 al 24 novembre, un variegato calendario di eventi racconta l’impresa e i suoi protagonisti

È iniziata venerdì 10 novembre la XVI Settimana della Cultura d’impresa di Confindustria. Fino al 24 novembre un ricco calendario di eventi ed iniziative, organizzati dalle Associazioni di Confindustria, racconterà “I linguaggi della crescita: cultura, impresa e territorio", titolo scelto per evidenziare, attraverso le migliori attività ed esperienze del sistema associativo, gli scambi virtuosi tra sistema produttivo e sistema culturale. Evento clou dell’edizione 2017, i Corporate Art Awards, sviluppati da pptArt®, nell’ambito del programma Mecenati del XXI secolo, insieme al Gruppo Tecnico Cultura e Sviluppo di Confindustria, presieduto da Renzo Iorio. La premiazione avrà luogo il prossimo 22 novembre nella Sala Spadolini del Mibact alla presenza del Ministro Dario Franceschini.

 

Clicca qui (link), per consultare tutti gli eventi in programma.

Roma, 5 ottobre 2017 - Le imprese sono estremamente preoccupate per l’addendum alle linee guida sul trattamento degli NPL messo in consultazione ieri dalla Bce. Contiene una serie di previsioni e di automatismi che, se confermati, avrebbero un impatto di grande rilievo sui requisiti patrimoniali delle banche, imponendo loro nuovi e onerosi accantonamenti e anche sul mondo delle imprese con una ulteriore, ingiustificata, stretta nell’offerta di credito.  

 

Si tratta dell’ennesimo intervento che modifica significativamente - senza che ci siano analisi di impatto e argomentazioni solide che lo giustifichino - disposizioni già esistenti, con l’effetto non solo di spiazzare le banche e i loro piani industriali a medio e lungo termine, ma anche di penalizzare i risparmiatori azionisti delle banche e, soprattutto, di restringere i canali di finanziamento delle imprese, in particolare di quelle piccole e medie, incidendo sulla crescita e sul livello di occupazione in tutta Europa.  

 

Una scelta che appare incomprensibile, dato che nelle attuali regole ci sono tutti i meccanismi necessari ad assicurare adeguata copertura dei crediti deteriorati, e che le disposizioni in consultazione rappresenterebbero una misura prociclica, in netta contraddizione con la politica monetaria espansiva ed anticiclica della stessa BCE.  

 

Ciò appare irragionevole in questo momento storico, specie se si considera che siamo all’inizio di una fase di ripresa e che con simili interventi si rischia di ridurre e depotenziare gli effetti positivi che si sono realizzati nell’economia reale e che è necessario continuare a stimolare con ulteriori interventi di politica economica.

 

Confindustria intende agire, anche in sede europea, non solo per contestare l’impostazione e la tempistica delle nuove linee guida sugli NPL, ma più in generale per ribadire ai regolatori che occorre coerenza nelle linee di politica economica e quelle della politica monetaria che devono essere anticicliche ed espansive e non invece antitetiche, così da assicurare l’indispensabile equilibrio tra le azioni volte a perseguire la stabilità del settore finanziario e quelle mirate a stimolare competitività e crescita.

Oggi Parlamento europeo, Commissione e Consiglio hanno raggiunto un accordo sulla modifica della metodologia anti-dumping contro le importazioni dalla Cina.

 

“Si tratta di uno dei dossier più delicati e controversi che avrà riflessi significativi sulla politica commerciale e su quella industriale della UE”, ha commentato Lisa Ferrarini, vicepresidente di Confindustria per l’Europa.

 

“Quasi un anno fa siamo partiti in salita con una proposta della Commissione UE che con pochi segni di penna avrebbe regalato lo status di economia di mercato alla Cina, mettendo fuori mercato interi settori produttivi.

 

Questo tentativo è stato sventato grazie a un buon gioco di squadra di cui dobbiamo essere fieri - prosegue la vicepresidente - il Ministro Carlo Calenda ha fatto sentire fin dall’inizio il peso dell’Italia in Consiglio e l’On. Salvatore Cicu, relatore per il Parlamento europeo, sostenuto dai principali gruppi politici, ha condotto con abilità il negoziato finale.

 

Dal canto nostro, in sintonia con i settori coinvolti, siamo stati in prima linea fino all’ultimo giorno del negoziato. Il risultato finale - conclude la Ferrarini - rispecchia gli interessi divergenti che caratterizzano l’Europa.

 

Non tutte le nostre richieste sono state accolte, ma fino a che il mercato cinese continuerà ad essere distorto, non si potranno usare i prezzi e costi interni per calcolare il dumping e la Commissione si è impegnata a non imporre ulteriori oneri sulle imprese. Confindustria non abbasserà la guardia e vigileremo caso per caso affinché gli impegni vengano rispettati ed attuati”.

Mattioli: "La candidatura di Milano offre condizioni ideali, doverosa valutazione oggettiva"

Il sistema produttivo italiano ha presentato la candidatura di Milano a nuova sede EMA alla business community internazionale questa mattina a Bruxelles, di fronte ad un pubblico composto da rappresentanti del mondo delle imprese europee.

 

L'evento è stato organizzato da Confindustria, Farmindustria, Federchimica, Fondazione Milano per EXPO 2015, Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi e Assolombarda, coordinate da Diana Bracco, rappresentante unico del mondo delle imprese nella cabina di regia istituzionale.

 

“Affrontiamo la sfida a testa alta, grazie ad una candidatura che offre le condizioni ideali per perseguire con forza gli obiettivi dell’EMA, cruciali per la salute ed il benessere di tutti i cittadini europei. Ecco perché è essenziale, oltre che doveroso, che la scelta che saranno chiamati a fare gli Stati membri sia basata sui più rigorosi parametri oggettivi di valutazione”.

 

Così la Vice Presidente di Confindustria Licia Mattioli, che ha poi continuato: “L'assegnazione dell'EMA a Milano consentirebbe di facilitare ulteriormente la collaborazione con l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) che ha sede a Parma, attivando importanti sinergie e coordinamento sui temi della salute, nutrizione e sicurezza alimentare".

 

Per saperne di più, scarica il comunicato stampa.

Il ministro ha incontrato in Confindustria il Tavolo Informale Infrastrutture presieduto dal Vice Presidente Stefan Pan.

Oggi il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio ha incontrato in Confindustria il Tavolo Informale Infrastrutture presieduto dal Vice Presidente Stefan Pan. Il Tavolo è composto da rappresentanti delle grandi imprese aderenti e del sistema associativo. 

 

Nel corso dell’incontro è stato affrontato il tema della programmazione degli investimenti, nonché quello delle procedure decisionali e realizzative

 

Il Ministro, rispondendo puntualmente alle sollecitazioni pervenute dai presenti, ha condiviso in modo particolare l'esigenza di procedere nell’opera di semplificazione dei processi decisionali, da cui dipende il pieno utilizzo delle cospicue risorse economiche già rese disponibili dal Governo con una pianificazione di opere e risorse a lungo termine.

 

Sono state affrontate anche altre tematiche relative all’impegno del Governo di promuovere gli investimenti, tra le quali il Sisma-Bonus applicato all’edilizia non residenziale e gli interventi di manutenzione stradale, in particolare quelli necessari a definire le direttrici da dedicare ai trasporti eccezionali. Su entrambe, il Ministro ha rassicurato sull’impegno dei propri uffici nel presentare proposte concrete sulle criticità esposte, anche nell’ambito della prossima Legge di Bilancio.

A proposito delle misure tese ad agevolare l’assunzione dei giovani, Confindustria ribadisce che per ottenere il forte impatto desiderato occorrerà investire risorse sufficienti a garantire la piena decontribuzione fiscale per i primi tre anni, ovviamente con i limiti che saranno utili a evitare usi strumentali e distorti.

 

Solo in presenza di scelte mirate e selettive sarà infatti possibile aprire le porte delle imprese a 900mila giovani nel triennio affrontando con coraggio e determinazione quello che possiamo considerare il principale problema del Paese.

 

Il progetto giovani di Confindustria punta a conciliare gli interessi delle imprese con quelli delle famiglie perché i giovani da assumere altro non sono che i figli delle famiglie italiane. La loro immissione nel mondo del lavoro avrà un impatto positivo sull’economia reale rendendo più competitive le imprese e spingendo i consumi e facendo ripartire la domanda.

 

Il presidente Vincenzo Boccia parteciperà questa sera alle 19 al dibattito su Lavoro e Persona in programma al Meeting di Rimini.

“Le imprese potranno finalmente contribuire alla crescita dei paesi meno sviluppati e al miglioramento delle condizioni di vita delle loro popolazioni”

“Le imprese potranno finalmente contribuire alla crescita dei paesi meno sviluppati e al miglioramento delle condizioni di vita delle loro popolazioni”, così Licia Mattioli, Vice Presidente di Confindustria per gli Affari Internazionali, commenta il bando di gara rivolto alle imprese per finanziare e realizzare progetti di sviluppo sostenibile nei paesi partner di cooperazione.

 

“La nuova legge per la cooperazione internazionale – afferma Mattioli – ha impresso una svolta significativa riconoscendo alle imprese il ruolo di attori dello sviluppo, come già avveniva da anni in tutti i paesi avanzati. È stata inoltre istituita l’Agenzia Italiana per la Cooperazione Internazionale, una nuova e moderna struttura con compiti operativi che migliorerà il funzionamento della cooperazione nazionale. Una volta divenuta operativa – continua Mattioli – l’Agenzia ha iniziato a pubblicare i primi bandi e lo scorso 21 luglio è stata la volta delle imprese. Guardiamo a questo primo bando per le aziende come a una interessante opportunità per orientare al meglio i fondi pubblici e apprezziamo il lavoro svolto dal Vice Ministro Giro e dal Direttore dell’Agenzia Laura Frigenti.

 

Confindustria ha collaborato con l’Agenzia realizzando dei seminari informativi sul territorio che hanno riscosso grande interesse. Il termine per la presentazione dei progetti è il 26 ottobre ed entro fine anno i fondi dovrebbero essere assegnati. Sarà un sperimentazione importante – conclude Mattioli – perché le imprese impareranno a valorizzare le proprie eccellenze perseguendo obiettivi di sviluppo in un’ottica di business inclusivo”.

 

Per partecipare al bando: http://www.aics.gov.it/?page_id=14554

Napoletano, classe 1958, è Amministratore Unico della IBG SpA

Rosario Caputo è da ieri il nuovo presidente di Federconfidi. Napoletano, classe 1958, è Amministratore Unico della IBG SpA, sede a Caserta e stabilimento produttivo a Buccino (SA). L’azienda produce e commercializza nel Mezzogiorno i brand Pepsi Cola, Gatorade, Thè Lipton, Looza, Lay's e Chinotto Neri. Dal 2000 Caputo è presidente di Ga.Fi. il Confidi confindustriale della Campania. Eletto all’unanimità da Federconfidi, che si è riunita ieri in Assemblea, resterà in carica fino al 2020.

 

Federconfidi, che riunisce i Confidi di area confindustriale, rappresenta 29 consorzi e cooperative di garanzia collettiva fidi distribuiti sull’intero territorio nazionale per un totale di oltre 190.000 piccole e medie imprese industriali e garantisce finanziamenti a PMI per oltre 6,7 miliardi di euro. 

 

“Da imprenditore del Sud sono molto orgoglioso di questo incarico - dichiara il neo presidente – continueremo a fornire un valido supporto al sistema dei Confidi che rivestono un ruolo di primaria importanza nell’economia del nostro Paese e mi impegnerò personalmente perché in materia di accesso al credito ci sia il giusto equilibrio tra le esigenze delle nostre piccole imprese e le giuste regole bancarie. I Confidi sono stati e sono ancora protagonisti di una profonda evoluzione, che ha già comportato importanti processi aggregativi e di razionalizzazione. Per proseguire su questa strada - conclude il presidente Caputo - abbiamo bisogno di modernizzare il nostro ruolo e di condividere maggiormente le diverse esperienze, favorendo la diffusione delle nostre eccellenze, per generare quelle sinergie che ci possono far superare le sfide di un contesto normativo e di mercato che negli anni è profondamente cambiato”.

Il Presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini è intervenuto oggi pomeriggio alla riunione del Consiglio delle Rappresentanze Regionali di Confindustria presieduto dal Presidente Stefan Pan e da Natale Mazzuca, Presidente del Comitato per la Coesione territoriale.

 

Al centro del dibattito il futuro delle politiche di coesione in vista dell’apertura del negoziato sul bilancio europeo dopo il 2020.

 

Confindustria e Conferenza delle Regioni hanno condiviso l’esigenza di fare sistema nei confronti delle Istituzioni europee, per sostenere una politica che considerano strategica per la competitività delle imprese e dei territori, soprattutto su temi come l’innovazione, l’occupazione e il capitale umano.

 

L’idea comune è di proporre al Governo la costruzione di una proposta condivisa sul futuro delle politiche regionali e di coesione territoriale, in una cabina di regia aperta alle parti sociali.

 

“Non possiamo giocare in difesa- spiega Stefan Pan, Vice Presidente di Confindustria- dobbiamo avere la capacità di fare proposte in grado di affrontare le criticità che la politica di coesione ha incontrato finora, promuovendone una robusta semplificazione che la renda sempre più fruibile e vicina alle imprese”. 

 

“Le Regioni, come mostrano i dati 2007-2013, hanno migliorato la loro capacità di spesa -  sostiene Stefano Bonaccini, Presidente della Conferenza delle Regioni - devono ora attrezzarsi per consolidare i risultati ottenuti: l’autorevolezza del nostro Paese nel negoziato dipenderà, infatti,  sia da quanto sapremo essere efficaci ed efficienti nell’utilizzo dei fondi attualmente a disposizione, sia dalla capacità del Paese di fare squadra”.

Dove siamo
Complementary Content
${loading}