Aspettative degli industriali: stabile l’attività. In miglioramento le attese sui costi di produzione
Indagine rapida sulla produzione industriale
Nelle attese degli imprenditori è ferma la dinamica della produzione: il 47,5% del campione delle grandi imprese industriali associate a Confindustria ritiene che a marzo la produzione resterà stabile. Nella restante parte del campione è più alta la quota di imprese che vedono un miglioramento del livello di produzione rispetto a quelle che ne prospettano una contrazione. (rispettivamente, 41,3% e 11,2%). Un ulteriore segnale positivo è che nessuna delle imprese incluse nel campione ha segnalato una riduzione significativa della produzione, così come già registrato nella rilevazione di febbraio (Grafico 1).
Se si guarda alla dinamica trimestrale, le imprese sono diventate più ottimiste: nel primo trimestre 2024, infatti, rispetto all’ultimo quarto del 2023, è calata di 22,7 punti percentuali la quota di imprese che prospettavano una contrazione della produzione, mentre è aumentata di 11,3 punti la percentuale di imprese che vedono un miglioramento.
Secondo le grandi imprese di Confindustria, la dinamica di domanda e ordini continuerà ad essere il principale fattore di traino della produzione. Tuttavia, rispetto alla rilevazione del mese scorso, il saldo delle attese diminuisce in modo rilevante, passando da 10,8% a febbraio, a 5,5% a marzo (Grafico 2).
Le aspettative delle imprese del campione rispetto ai costi di produzione, invece, migliorano. Il saldo tra la quota di imprese che riportano una riduzione e quelle che ne segnalano un aumento va a -0,6%, da -8,5% di febbraio.
Il dato relativo alla disponibilità di manodopera rimane negativo (-1,7%), non discostandosi molto dai valori dei due mesi precedenti (-1,8% a gennaio e -2,3% a febbraio). Il saldo, tuttavia, resta ancora lontano dai valori di inizio serie (-7,2% a marzo 2023).
Più favorevole, invece, il saldo tra la quota di imprese che hanno riportato un miglioramento delle condizioni finanziarie e quella di chi ha riportato un peggioramento, pur rimanendo in territorio negativo (-0,1%).
Negativi anche i saldi relativi alla disponibilità di materiali (-1,6%) e alla disponibilità di impianti (-1,4%). A marzo, quest’ultimo ha raggiunto il picco minimo dall’inizio dell’indagine alle grandi imprese industriali di Confindustria.