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Per l'Italia un autunno migliore delle attese. In rialzo produzione industriale, occupazione e condizioni per investire. La Legge di Bilancio, che avrebbe potuto essere restrittiva, agisce invece da supporto: il voto del 2018, banco di prova decisivo.
"Il consolidamento e la diffusione della ripresa mondiale proseguono oltre l'estate" e per l'Italia si profila un autunno migliore delle attese, in rialzo produzione industriale, occupazione e condizioni per investire. Il giudizio si legge nella Congiuntura flash di Confindustria. "Per l'Italia - si legge nell'analisi del Centro Studi – i rischi restano sbilanciati verso una revisione all'insù delle stime di aumento del Pil. La produzione industriale sale più dell'atteso e la forbice tra i dati qualitativi e quelli quantitativi si chiude verso l'alto. Anche l'occupazione aumenta più del previsto e, diffondendo ottimismo e potere di acquisto, sostiene i consumi. Le condizioni per investire e le commesse di beni strumentali migliorano".
Preoccupa ancora il credito bancario: la BCE ha tenuto fermi i tassi aiutando la domanda e ha annunciato una riduzione graduale degli acquisti dei titoli, a preoccupare però è soprattutto la stretta sulle sofferenze. Il credito bancario alle imprese ha smesso di cadere, ma non sostiene il rilancio del Paese; la stretta regolatoria, di recente accentuata sulle sofferenze, fa danni. La dinamica annua dei prestiti alle imprese italiane è piatta: -0,1% in agosto (+0,3% a luglio), tenuto conto di cartolarizzazioni e altri crediti cancellati dai bilanci bancari. Il credito non è più un freno alla crescita, ma nemmeno la sostiene. Lo ostacola anche l'ulteriore stretta regolatoria in cantiere per le banche (in particolare le linee guida aggiuntive Bce sugli Npl).