Nel Rapporto Monti “Una nuova Strategia per il Mercato Unico” del maggio 2010, il mercato dei contratti pubblici è stato indicato come uno dei settori chiave per rilanciare la crescita economica e stimolare una politica industriale europea più sostenibile e innovativa. L’obiettivo è stato inserito dalla Commissione europea tra le priorità della Strategia Europa 2020, presentando nel dicembre 2011 le nuove proposte di direttive sugli appalti pubblici nei settori ordinari e nei settori delle utilities, con l’aggiunta di una proposta ad hoc sulle concessioni. Dopo due anni di confronto intenso, il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’Unione europea hanno trovato l’accordo sui testi delle nuove direttive che saranno approvate in via definitiva dall’Assemblea plenaria del Parlamento europeo entro l’autunno 2013. È naturale ora chiedersi se e in che misura il legislatore comunitario sia stato in grado di accogliere le sfide contenute nel Rapporto Monti e di Europa2020, ma soprattutto, in vista del recepimento delle nuove disposizioni nell’ordinamento nazionale,si può provare a rispondere ad alcune domande:quali novità contiene la nuova disciplina comunitaria sui contratti pubblici? Sarà in grado di rimuovere i permanenti ostacoli procedurali nei meccanismi di funzionamento? Infine, in che modo la domanda pubblica potrà contribuire a rinnovare e qualificare la politica industriale?