Il segno dell’arte nelle imprese: Le collezioni corporate italiane per l’arte moderna e contemporanea

Il volume “Il segno dell’arte nelle imprese”, pubblicato da Marsilio Arte, celebra l’impegno delle imprese italiane sotto il segno della “Corporate Cultural Responsibility”, un nuovo modello imprenditoriale che promuove la crescita civile, sociale e culturale, evidenziando l’importanza dell’investimento nell’arte e nel supporto agli artisti.

Ideato dal Gruppo Tecnico Cultura di Confindustria, il progetto esplora come le Corporate Art Collection possano associare al marchio aziendale valori di creatività, esclusività e unicità.

L’arte non solo contribuisce a definire un’identità aziendale, ma rappresenta anche un potente strumento di marketing, capace di rafforzare il brand e i prodotti dell’impresa. Inoltre, attraverso mostre aperte al pubblico, gli investimenti in arte e cultura possono creare un legame con il territorio, sottolineando l’impegno verso la sostenibilità.

Il progetto si inserisce in un contesto di ampio respiro legato al mercato dell’arte, che in Italia offre significative opportunità di sviluppo. Per sfruttare appieno il potenziale, è fondamentale promuovere investimenti aziendali in arte e cultura, supportati da strumenti regolatori efficaci e stabili.

Dopo un anno di lavoro, il volume è stato pubblicato a maggio 2024, con il contributo di figure di rilievo nel mondo dell’arte contemporanea, come Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e Ilaria Bonacossa, curatrice del progetto. Un Advisory Board di esperti, tra cui Costantino D’Orazio, Marianna Agliottone e Marilena Pirrelli, ha collaborato alla realizzazione dell’opera.

La pubblicazione presenta 57 collezioni corporate di arte moderna e contemporanea, arricchite da storie, immagini, testimonianze di esperti e interviste. Quasi 250 immagini illustrano le opere di artisti italiani e internazionali, dal 1870 fino agli artisti contemporanei emergenti e consolidati.

Il volume, patrocinato dal Ministero della Cultura, sottolinea il ruolo delle imprese italiane come catalizzatori di produzione e ricchezza culturale.