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Confindustria condivide la ratio ispiratrice della proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio e, cioè, evitare un uso distorto dei tirocini, problematica che indubbiamente riguarda anche il nostro Paese, nonostante l’ampio apparato di tutele approntato.
Sarebbe tuttavia opportuno specificare meglio che dall’ambito applicativo della Direttiva sono esclusi i tirocini curriculari.
Proprio perché inseriti in un percorso pienamente formativo, non avrebbe senso infatti contornare i tirocini curriculari di tutte le garanzie proprie di un ordinario rapporto di lavoro, salvo ovviamente il riconoscimento di una serie di garanzie fondamentali che, peraltro, sono già previste dalla disciplina nazionale vigente, come ad esempio quella sulla salute e sicurezza sul lavoro.