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L’ingresso e il soggiorno in Italia per motivi di lavoro di cittadini extra UE sono attualmente disciplinati dal Decreto Legislativo del 25 luglio 1998, n. 286, e successive modifiche ed integrazioni “Testo Unico delle Disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero successive modifiche” (articoli 22 e ss. ).
I cittadini provenienti da Paesi extra Ue possono accedere al mercato del lavoro italiano secondo due diverse modalità:
- direttamente in Italia, se già in possesso di regolare permesso di soggiorno e di determinati requisiti previsti dalla legge. Per maggiori informazioni e dettagli operativi si fa rinvio alla sezione dedicata del sito del Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali – Portale Migranti, al seguente link.
- dall’estero: con il sistema delle quote annualmente stabilite con i decreti flussi, salvo alcuni casi particolari di ingresso al di fuori delle quote, cfr. sotto.
Il Governo italiano ha definito la programmazione dei flussi d’ingresso dei lavoratori extra UE nel territorio dello Stato per il triennio 2026-2028 attraverso il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (D.P.C.M.) del 2 ottobre 2025.
Le disposizioni attuative di questo decreto sono state fornite da una Circolare congiunta (prot. n. 8047 del 16 ottobre 2025), emanata dal Ministero dell’Interno, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e dal Ministero del Turismo.
Per il triennio 2026-2028, sono 497.550 le quote previste dal decreto flussi, così suddivise: 164.850 per l’anno 2026, 165.850 per il 2027 e 166.850 per il 2028.
Al di fuori delle quote del decreto flussi:
L’ingresso al di fuori delle quote stabilite dal decreto flussi è regolato dall’art. 27 e seguenti del Testo Unico sull’Immigrazione. Tali disposizioni prevedono una serie di categorie di lavoratori per i quali il nulla osta al lavoro non è necessario oppure, quando è richiesto, viene comunque rilasciato al di fuori delle quote periodicamente stabilite con il decreto flussi. Si tratta dei c.d. “ingressi al di fuori delle quote”, ovvero ingressi per motivi di lavoro possibili nel corso di tutto l’anno e per i quali non esiste alcun tetto numerico (con alcune eccezioni) ed è, di regola, prevista una procedura semplificata per il rilascio del nullaosta al lavoro.
Tra i permessi rilasciati al di fuori delle quote vi sono: Carta Blu Ue, permesso di soggiorno rilasciato per attività sportiva, permesso di soggiorno per traduttori o interpreti, permesso di soggiorno rilasciato per lavoro artistico, permesso di soggiorno rilasciato per ricerca scientifica, permesso di soggiorno rilasciato per vacanze lavoro, permesso di soggiorno rilasciato per tirocinio, permesso di soggiorno per svolgere l’attività di infermiere.
Per maggiori informazioni e dettagli operativi su tale modalità di ingresso, si fa rinvio ai seguenti link:



