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PdL Lavoro agile
martedì 16 Novembre 2021

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Confindustria ha accolto con favore la legge n. 81/2017 che ha disciplinato, per la prima volta, il “lavoro agile” come una “modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita anche mediante accordo tra le parti”, per i suoi molteplici aspetti innovativi, primi fra tutti la particolare valorizzazione dell’accordo individuale e la disciplina “elastica” dell’orario di lavoro.

Il complesso delle nuove proposte di legge sul lavoro agile, pur nella loro ben differenziata impostazione, rischia di essere eccessivamente pervasivo. A nostro avviso, infatti, l’attuale disciplina non necessita di un ulteriore intervento legislativo ampio e complessivo, bensì eventualmente di alcuni interventi mirati e specifici, come ad esempio quelli volti al riconoscimento di incentivi alle imprese che si impegnano a fornire dotazioni informatiche adeguate ai loro dipendenti; alla precisazione di alcuni aspetti della disciplina della salute e sicurezza dei lavoratori agili; alla semplificazione della disciplina delle comunicazioni telematiche.

Per tali ragioni, Confindustria ha salutato con favore la recente iniziativa del Ministro Orlando che ha convocato le parti sociali invitandole a verificare se vi siano i presupposti per la definizione di un Accordo quadro che orienti l’intervento della contrattazione collettiva in materia di lavoro agile nella disciplina di varie tematiche come, ad esempio: la disconnessione, l’indicazione dei luoghi più opportuni dove svolgere il lavoro agile; la disciplina delle fornitura delle dotazioni informatiche alla formazione; il riconoscimento del pieno esercizio dei diritti sindacali, la parità di genere e di trattamento economico e la tutela dei lavoratori fragili.

 

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